Manca mezz'ora a mezzanotte. Mi sveglio di colpo, non so quale sia il motivo, ma sento come un brutto presentimento dentro di me. Il mio cellulare ha lo schermo acceso, lo afferro: ci sono dei messaggi. Sono 10 messaggi da Jack. Cazzo mi ero dimenticata di lui!
'Dammi delle spiegazioni'
'Aria rispondii'
'Cazzo! Aria è una cosa seria'
'Aria!'
'Io ti amo'
'Mi dispiace di averti abbandonata'
'Scusa'
'Almeno rispondi'
'Dai rispondi!'
'Va bene ho capito vengo a Los Angeles, se ne vale la pena'
Cosa? Viene a Los Angeles!! Oh mio dio cosa gli dico? Sono in un mare di guai.
'Visualizzi e non rispondi, te la vedi con me'
Arriva quest'ultimo messaggio, quasi mi viene un infarto. Mi vesto, mi metto il giubotto, le scarpe, esco di casa senza fare rumore e vado in giardino pestando l'erba sotto ai miei piedi come se lei fosse la colpevole di tutto.
Il messaggio che diceva che sarebbe venuto qui a Los Angeles risale a tre ore fa...mio dio sarà qui a momenti e chissà che intenzioni ha in mente.
Mi siedo sull'altalena in giadino -fatta da mia sorella- e mi preparo delle giustificazioni...no. Non devo giustificarmi, lui lo deve fare! Mi ha abbandonata per quasi un mese, non mi scriveva più non mi chiamava, non visualizzava i messaggi e per di più mi ha anche bloccato su instagram.
Il tono che ha usato nel messaggio era incazzato, mi può fare del male? Rabbrividisco solo all'idea di Jack che mette le mani su di me. Quando mi sono innamorata di lui era diverso: era quel tipo di ragazzo che fa innamorare ogni ragazza che gli passa affianco, gentile, figo e un po' volgare. Ora invece mi sembra solo uno stupido che pensa solo a se stesso.
<<Ehi Stronza>> il tipo sempre vestito in nero sta fumando dietro casa sua e mi parla al di là della siepe, troppo bassa per i miei gusti. Dovrebbero alzarla così non vedrei più il Coglione.
Appare sempre nei momenti meno opportuni, o è alleato con il diavolo o mi stalkera quando non sa cosa fare.
<<Ehi Coglione>> rispondo guardando sempre terra
<<Non te la farò passare liscia>> si avvicina e la puzza di fumo mi invade le narici, so a cosa si riferisce...alla cosa che ho visto nello spogliatoio.
<<Puoi almeno smetterla di fumare?>> chiedo cortesemente anche se so già non lo farà mai,... tanto vale provarci.
<<Col cazzo>> ma perché è sempre vestito di nero? Giuro che al suo compleanno gli regalo una maglia rosa. Quel colore mi fa solo venire la voglia di ricominciare un'altra vita perchè questa è troppo complicata. <<Ascolta, non pensare di dire in giro ciò che hai visto>> mi avverte e lo guardo con indifferenza. Cosi' impara a farmi venire il doppio malumore.
<<No>> rispondo con sicurezza
<<Cosa hai detto?>> salta la siepe con molta agilità e viene verso di me
<<Allora?>> mi incalza guardandomi in cagnesco, vuoi uccidermi? Fai pure.
<<Perché non dovrei?>>
<<Perché non sono cazzi tuoi e nemmeno della scuola, sapere che tipe mi faccio deve rimanere un segreto>> si avvicina di più, quell'odore mi era mancato...in senso negativo ovviamente.
<<Io...>>
<<Non dirlo a nessuno, se sanno che vado a letto con lei...mi fanno fritto>> credo che quella lei sia la bionda.
Non rispondo e diventa sempre più rosso dalla rabbia.
Mi afferra per le braccia e mi butta addosso all'albero. La sua pupilla è dilatatissima, il che crea uno strano contrasto con i suoi occhi azzurri.
<<Così impari a rispondermi>> mi lascia dalla presa. Mi viene da tirargli un pugno su quel viso così perfetto.
<<Va bene non lo dirò a nessuno>> dico cercando di non essere uccisa dalla sua furia.
<<Brava>> si volta e guarda in giro, come per vedere se nei paraggi qualcuno avesse visto la scena. Restiamo in silenzio per alcuni secondi, un silenzio strano allo stesso tempo imbarazzante. Tossisco per alleggerire l'atmosfera.
<<Cosa ci facevi sveglia a quest'ora?>>
<<Non sono cazzi tuoi>> sbotto imitandolo, ma riuscendoci male.
<<È pericoloso>> questa sì che mi è nuova! Da quando in qua Christian il Coglione si preoccupa per me? Sto sognando? È un incubo, un incubo immenso che assomiglia moltissimo alla realtà. Se è così vorrei che qualcuno venisse a svegliarmi.
Prima mi scraventa addosso all'albero e per poco non mi uccide, poi fa il protettivo. È patetico.
<<Non dovrebbe importarti>> rispondo con disinteresse. Mi scruta da capo a piedi e mi chiedo che cavolo di problemi mentali abbia. Spero non si stia immaginando strane scene perverse proprio in questo momento.
<<Non ti aiuterò più con quelli che ci provano>>
<<Ci provano a fare che cosa?>>Domando anche se poi mi viene in mente di cosa sta parlando...
<<Sverginarti! Stronza>> fa il saputellino e si gasa per chissà quale motivo.
<<Beh non ho più tempo da perdere qui, ci vediamo stronzetta>> mi fa il dito medio e salta la siepe. Devo ammettere che questo ragazzo è proprio atletico, figo e... ma che sto dicendo?!
<<Addio Coglione>> mi siedo a terra.
Sto per addormentarmi, quando vedo dei fanali di un taxi accecarmi gli occhi.
Jack.
È arrivato, e io me ne ero completamente dimenticata.
Mi alzo da terra e mi faccio coraggio.
Deglutisco.
Che succederà?
Vado verso l'auto; mi chiedo come abbia fatto a scappare di casa così all'improvviso e prendere il primo volo. Ci tiene così tanto a me o vuole farla finita una volta per tutte?
Scende dall'auto. Non è il mio Jack, questo è uno Jack sconosciuto.
Maniche corte in pieno autunno e in piena notte, jeans attillati, orecchini argentati, tatuaggi nelle braccia diventate ancora più muscolose.
<<Aria!>> mi chiama alzando la mano in segno di saluto. Io sto morendo dal freddo, mentre lui è in maniche corte. Probabilmente tra poco di metterà a piovere.
<<Cazzo Aria dimmi cosa è successo!>> sbotta agitando le braccia, Buonaserata anche a te, sai è buona educazione salutare una persona, oppure a New York hanno dimenticato le buone maniere insieme al cervello? Nervoso, troppo nervoso. Sembrava più un ordine che una domanda.
<<Mi hai tradita>> dico arrivando subito al punto, ed è tutto quello che riesco dire. Lui avanza con un aria quasi spaventosa e minacciosa, come se lo avessi offeso.
<<io? Tradita? non ti ho messaggiato e non ti ho chiamato mai, ma non vuol dire che ti abbia tradita>> viene verso di me e mi abbraccia <<Aria ti amo ancora>> mi da un rapido bacio sulla guancia e poi altri baci lungo il collo, inizia a succhiare e a leccarmi. Ma cosa diavolo succede?
Non posso permettergli di usarmi così! Questo bastardo mi ha tradita, lo vedo dai suoi occhi bugiardi e dal suo alito da alcolizzato. Questo non è il mio Jack buono e rispettoso, questo è un mostro.
<<Non toccarmi!>> urlo sperando di non svegliare il vicinato e soprattutto i miei
<<Perché? Stiamo ancora insieme, ricordi?>> dice sorridendo in modo minaccioso; lo allontano da me senza rispondere alla domanda. Lui deve rispondere alle mie domande.
<<Non mi vuoi più?>> si avvicina ancora, non so il motivo, ma ho una tremenda paura <<oppure vuoi di più?>> cosa? No, io non voglio di più...cioè oddio, cazzo perché succede tutto a me? Perché ho questa sfortuna con i ragazzi?
<<Non ti voglio Jack, sei cambiato>>
<<Tu mi vuoi e basta!>> sbraita
<<Non puoi scegliere per me!>> cerco di difendermi
<<Cosa ti ho fatto?>>
<<Mi hai tradita, lì a New York andrai a letto con una ogni giorno. E lo so! Me lo ha detto Gemma>> ammetto sperando non reagisca male.
Non risponde...è come immaginavo! I ragazzi sono tutti uguali!
Mi metto a piangere.
<<Possiamo ricominciare da capo>> dice ad un certo punto. Col cazzo, ha appena affermato di tradirmi e vuole anche ricominciare? Con una relazione a distanza? Con uno come lui non ne vale la pena. Mi incammino verso la porta nel retro. Questa frase afferma tutto ciò che credevo... mi tradisce, o almeno lo ha fatto, e ora mi chiede di ricominciare?
Jack mi segue correndo e io faccio lo stesso per allontanarmi.
<<Puttana vieni qui!>>
Mi blocco.
Per un secondo, anche se mi è sembrato un secolo.
Puttana, il ragazzo per qui avevo avuto una cotta dalle medie mi ha chiamato P-u-t-t-a-n-a.
Sento i frammenti del mio cuore spezzarsi come bicchieri di vetro.
Il tempo che sono rimasta impalata in mezzo al giardino, lo ha vantaggiato ed è venuto verso di me.
<<Scusa>> aggiunge poi.
<<Stammi lontano. Non avvicinarti. Non guardarmi. Non parlarmi. Non toccarmi. Scordati di me>> sbotto mentre mi prende un braccio disobbedendomi, faccio per toglierlo, ma qualcuno lo fa al posto mio. Per una volta nella vita vorrei lodarlo e dirgli scusa per tutte le volte in cui l'ho chiamato Coglione.
<<Che cazzo succede?>> chiede il Cogli... cioè Christian, rivolgendo un'occhiata interrogativa a me e a Jack.
<<Chi è questo tipo? Ah, brava Aria, è il tuo nuovo amante. A quanto pare anche tu hai trovato qualcuno con cui scopare tutti i giorni>> Vorrei tappare quella cazzo di bocca a Jack, ma credo ci penserà Christian, in questo è un esperto. Le risse sono il suo forte.
Credo che Christian non lo abbia riconosciuto subito...dall'ultima volta che è entrato in camera senza bussare (il ricordo mi fa arrossirre) Jack era diverso. Ora è un esaltato che si è mangiato Jack e lo ha stregato facendolo diventare così puttaniere e pericoloso.
<<Cosa cazzo...?>> Christian ci guarda e capisce tutto: tradimento, litigio, guai, abbandono, trasformazioni e questo. Christian dopottutto non è proprio uno stupido.
<<Ou tizio! Come cazzo ti permetti di mancarmi di rispetto?>> urla Christian si avvicina a Jack e lui si fa piccolo piccolo.
<<La tua fidanzatina mi manca di rispetto>> sghignazza Jack furibondo.
<<Lei non è la mia fidanzatina>>
<<Infatti perché è MIA. Non ti illudere, non saprai quanto bello è scoparla>> si difende Jack, in realtà non ho mai scopato con Jack...vorrei intervenire ma ho troppa paura di rovinare tutto, anche se questo "tutto" è già rovinato. Christian gli dà un pugno sulla faccia, colpendolo in pieno e facendolo cadere. Vorrei tanto urlare "Vai Christian! Distruggilo!" Ma non ho le forze e non voglio tifare per nessuno dei due.
<<Vattene, non voglio sentire altro>> capisco che Christian si sta trattenendo nel trasformarlo in polpetta. Jack se ne va a gambe levate. Mi chiedo che potere abbia Christian sugli altri: fa venire la pelle d'oca a chiunque.
Jack mi da un ultimo sguardo e dice << Comunque Gemma e Carmen hanno bisogno di te>> se ne va senza darmi spiegazioni. Cosa vorrà mai dire? Che sono dispiaciute di come mi hanno trattato e ora si sono rese conto che...sono state delle stronze?
<<Cazzo Aria!>> urla Christian svegliandomi dai miei pensieri <<per una volta nella tua fragile vita puoi difenderti?>> Non rispondo <<devi farti avanti non posso stare sempre a guardare, quel tipo voleva...vendicarsi in chissà quali modi e avrà bevuto chissà quante bottiglie>> si avvicina <<almeno prova a difenderti>>
<<Potevi lasciarmi da sola a soffrire la mia punizione>> dico per la seconda volta da quando mi salva in queste "situazioni".
<<E vivere con il rimorso? Con il rimorso di aver visto una ragazza presa a botte miserabilmente perché io, che assistivo alla scena non ho intervenuto?>> mi sorprende questa protezione nei miei confronti, e per una volta mi fa stare bene.
<<Non so se sarebbe arrivato alla violenza ma...Ci proverò>> rispondo a caso.
<<No. Mi avevi detto lo stesso una settimana fa quando un tipo ti è venuto addosso in mensa e voleva ucciderti per divertimento>> oh Sì, questa la avevo dimenticata. Il tipo è andato al pronto soccorso con un bernocolo alla testa e il polso quasi rotto.
<<Cogl...cioè Chrsistian, dico sul serio non mi serve il tuo aiuto>> eppure sembra che da quando Christian sia entrato nella mia vita il mondo si sia trasformato in un posto pericolosissimo in cui solo Christian può salvarmi. Patetico.
<<Certo che ti serve, Jeremy non ti aiuta mai>> cosa centra Jeremy ora? <<Eppure lo consideri come un Dio. Se non fosse per me ora tutti saremmo al tuo funerale>>
È g...g...geloso? Geloso di Jeremy? Perché lo considero un amico mentre lui l'opposto? Cazzo Christian cosa hai mangiato per cena. Rospi? Oppure la pillola della bontà e del rispetto del prossimo?
<<Sei strano>> ammetto guardandolo a bocca aperta
<<No, voglio solo...>> cerca di trovare un verbo giusto, ma l'intento fallisce.
<<Aiutarmi?>> chiedo con una vocina striminzita
<<Sì...ma lo faccio solo perché mi fai pena, in un certo senso>>
<<Pena? Appena quindici minuti fa mi hai chiamato Stronza>> lo avverto sperando di avere ragione e che torni tutto come prima. Questa conversazione mi spaventa...cioè vuol dire che in un certo senso, al 2% Christian ci tiene a me?
<<Sì, lo sei, ma ti serve solo qualcuno che oltre a stronza, non ti faccia diventare babbea>>
<<Grazie>> dico guardandolo in cagnesco. Tiro un sosopiro di sollievo: tutto è come prima, anche se questa strana tensione fra noi due ancora mi spaventa.
<<A domani>> dice scavalcando la siepe. Ormai ci ha fatto pratica.
Mi stupisco del suo "a domani" di solito dice "addio".
Cosa starà mai succedendo?
<<Ehm...ciao>> dico e mi maledico da sola per la mia stupidità.
Ogni giorno da quando mi sono trasferita qui mi sto stupendo di ogni cosa che accade. Positivo o negativo?
Questo non lo so dire...staremo a vedere cosa combinero'.
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Chills
Teen FictionChi avrebbe mai detto che le persone più pericolose a volte sono le più affidabili e affascinanti? Aria, una ragazza di 16 anni, si trasferisce a Los Angeles a causa del lavoro dei suoi genitori, lasciando la sua amata New York e le poche conoscenze...