Per tutto il tragitto io e Chris non diciamo nulla, ammetto che ciò che mi ha fatto vedere mi ha sconvolta, ma almeno sono sicura del fatto che lui era contro quelle strane torture di suo padre... forse mi ha fatto vedere quella casa per farmi capire che è un coglione o una persona di merda? Ah...sta facendo in modo che non mi innamori sul serio di lui, wow ottima tecnica.
<<Che tipo di musica ascolti in macchina di solito?>> mi chiede spostando i canali radio.
<<Non ho una macchina>> rispondo. Non ho mai pensato di prenderne una, se devo andare in giro o vado a piedi o uso l'autobus, potrei usare le auto dei miei ma loro sono quasi sempre a lavoro e le usano. La scuola è vicina e anche il centro, una macchina è praticamente inutile nel quartiere dove io e Chris abitiamo. A differenza sua che probabilmente ne avrà 6.
<<Ah>> risponde <<Beh avrai un cellulare per ascoltare musica, no?>>
<<Non so...roba pop>> dico incerta, non ascolto molta musica.
<<Ti vedo molto una da Taylor Swift>> dice ridendo
<<Perché?>> chiedo stranita, come mai ora ha voglia di parlare dei miei gusti musicali?
<<Non so...di certo non sei una da robe rock>>
Annuisco e acconsento al suo ragionamento. Chris non ottiene più nessuna risposta così lascia il canale radio su una canzone di Taylor Swift "Wildest Dreams" e la ascoltiamo in silenzio, mentre lui si concentra sulla strada e io sui miei pensieri.<<Tesoro!!>> mia mamma mi accoglie in casa abbracciandomi. Manco non mi vedesse da una vita! <<Come è andata?>> domanda riferendosi al campeggio
<<Bene>> rispondo forse un po' secca. In cucina c'è mia sorella che mangia un panino al prosciutto, le rivolgo un occhiata, ma non la saluto. Sono ancora arrabbiata con lei per avermi rovinato il compleanno.
<<E...? Non mi racconti nulla?>> non ho proprio voglia di parlare del campeggio. Non ho dormito granché in questi giorni, tra l'alcool e...Chris. <<È stato divertente>> rispondo andando verso camera mia e senza aggiungere altro. Metto a posto i vestiti, un po' mi manca la tenda e la brezza fresca della sera, ora è freddo da morire.
Mi butto sul letto, sono stanca, sebbene sia solo mattino e ho una voglia terribile di vedere Christian. Come faccio a stare senza di lui? Perché ne ho così bisogno? Non sono per niente arrabbiata con lui, non so perché dovrei esserlo. La colpa non è sua, ma di suo padre, forse ora sarebbe diverso se i genitori gli fossero stati accanto durante la sua vita. Un po' mi fa pena...
E pensare che mesi fa non potevamo nemmeno vederci dall'odio che provavamo. Mi chiedo cosa sia cambiato e cosa l'abbia cambiato. Ora siamo intimi e ci diciamo i segreti...non riesco a capire in che situazione ci troviamo.
Il mal di pancia mi costringe ad alzarmi dal letto e mettermi l'assorbente. Vaffanculo proprio ora dovevano arrivare queste maledette punizioni? Ritorno in camera, ma a farmi compagnia si aggiunge il mal di testa. Fantastico. Mi arriva un messaggio proprio nell'istante in cui mi distendo sul letto. Afferro il mio cellulare "So che mi stai pensando", non può essere che lui.
"Mi stai stalkerando?"
"Può darsi"
"È violazione della privacy, signorino"
Non risponde, forse avrà di meglio da fare che chattare con una come me.
Il cellulare vibra, rispondo alla chiamata <<Velocità da record>> dico a Chris.
<<Velocità è il mio secondo nome>> risponde, con una voce così sexy...si è appena fatto una doccia immagino.
<<Vieni da me>> dice dopo un minuto di silenzio.
<<Non posso, ci sono i miei e ci siamo appena visti>> l'ultima non è una scusa valida. Ma certo che voglio andare da lui!
<<Non fare storie e vieni subito a casa mia>> sbotta, riattaccando la chiamata. Okay, mi sa che dovrò andare da lui con la scusa di andare a trovare un'amica. Afferro il cappotto e me lo metto addosso, cosa vorrà fare?
<<Esco>> avviso i miei genitori sbrigativa
<<Dove vai?>> chiede mio padre.
<<Da un'amica>> Amy mi guarda fulminandomi con gli occhi, lei sa bene da chi vado, se non tiene la bocca chiusa gliela faccio pagare. Ho la scusa della festa che lei ha rovinato, quindi non può dire nulla a mamma sennò siamo entrambe nella merda.
<<Non fare tardi>> dice mia mamma.
Esco di casa, è così freddo che mi pento di non essermi presa un berretto, ero troppo abituata alla temperatura del campeggio. Arrivo davanti a casa di Christian, suono il campanello, la porta si apre e ovviamente mi ritrovo con lui davanti. A torso nudo. Mi mordo il labbro.
<<Tania è stanca di essere usata come scusa>> bel saluto Christian Scott.
<<Ho detto che andavo da un'amica, non ho specificato chi>> gli rispondo, riferendomi alla scusa dei miei genitori.
<<Da un'amica...mi consideri tuo amico?>> chiude la porta alle mie spalle, mi toglie il cappotto e lo ripone ordinatamente sull'attaccapanni, ah strano.
<<Sì...lo sei, no?>> è un mio amico? Oh no, è mio nemico, ma detto così sembra brutto.
<<Dovremmo essere rivali>> ormai quella regola la abbiamo infranta così tante volte che non vale più <<Hai mai visto qualcuna scopare con un suo amico?>> ma che domande fa?
<<Chris, che cosa mi domandi?>> faccio un sorriso e mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Rispondi>> sbotta, rimanendo serio.
<<No, di solito le mie amiche fanno sesso con i conoscenti o con il fidanzato, ma mai con gli amici>> per "amiche" intendo Tania e quelle che avevo a New York suppongo.
<<E noi due cosa siamo?>> oh merda, e ora cosa gli rispondo? <<Non siamo amici, ma scopiamo>> viene vicino a me, appoggia una mano alla mia guancia <<Cosa siamo noi?>>
<<Non lo so>> rispondo sincera, penso a dei possibili "scopamici" ma è un termine così inadatto...privo di emozioni, invece Chris mi fa provare moltissime emozioni e non so come, mi rende felice. <<Scopamici?>> chiedo come compromesso.
Si mette a ridere, non capisco se sia divertito della mia domanda o del fatto che gli piace l'idea di esserlo. Mentre cerco di capire qualcosa dalla sua espressione, mi spinge indietro e mi fa sedere sopra al pianoforte, premo i tasti, fanno un suono brusco che mi fa prende paura. Cosa vuole fare? Ha un'aria così sexy...seducente. So cosa ha in mente.
<<Non aver paura, piccola>> siamo ritornati al "piccola". <<Non ti farò del male>> le sue labbra raggiungono il mio collo, lo bacia delicatamente. <<Cosa vuoi fare?>> mi domanda leccandosi un labbro. Non possiamo fare sesso, ho il ciclo.
<<Guardiamo un film>> sono così banale. Non mi offendo se ora si mette a ridere.
<<Un film?!>> ripete sorridendo. <<Ne sei sicura?>>
<<Christian...non possiamo fare sesso oggi>> lo avviso, sapendo già le sue intenzioni.
<<Non è un problema>>
<<Cosa?>> chiedo con una voce roca.
<<Posso scoparti anche se hai il ciclo>> ma come fa a saperlo? Inizio ad avere brutti presentimenti. Se mi stalkerasse?
<<Non credo proprio...mi sentirei a disagio>> dico in imbarazzo.
Mi prende per le cosce, mi alza dal pianoforte e corre con me in braccio, sale le scale rapidamente, entra nella sua camera da letto e mi butta sul materasso.
<<Chris!>> lo rimprovero, quando mi scaraventa sul letto così bruscamente.
<<Ora ti faccio vedere>> mi vuole scopare proprio ora? Ma non può aspettare cinque giorni? Si sbottona i jeans, mi toglie la maglia e con rapidità mi ha già tolto anche i pantaloni. Mi sbottona il reggiseno e lo fa cadere a terra. <<Apri le gambe>> mi ordina, io eseguo e le apro. Si piazza in mezzo. La sua bocca, dal collo scende sempre più giù fino alla pancia. Ho un mal di pancia terribile, spero che non mi faccia male. <<Bene bene...quindi avresti mal di pancia>> ma...come lo sa? <<Povera piccolina>> mi bacia dolcemente, leccandomi e lasciandomi tracce di saliva. Non ce la faccio più a resistere, se deve scoparmi o lo fa subito o mai più!
<<Arriva a ciò che vuoi>> gli dico, forse un po' troppo severa.
<<Le regole le faccio io>> sbotta, senza mai togliermi gli occhi di dosso. Continua a baciarmi la pancia e poi va sempre più giù...cazzo. Le sue mani arrivano fino all'assorbente <<Usi quello interno?>> ride mordendosi il labbro
<<Non sempre, ma a casa avevo solo quello>> quella stronza di mia sorella mia ha fregato i miei preferiti, così ho dovuto usare questi scomodi.
Le sue mani lo tolgono e lo gettano a terra, oh mio dio. Afferra il preservativo e apre la confezione con i denti, la fa volare via e lo indossa. <<Dimmi se ti faccio male>> mi consiglia, entra dentro di me. Con una mano stringo il lenzuolo, cavolo...perché ci va così forte? Se la pancia non mi facesse così male, forse riuscirei a sopportare il dolore. Spinge ancora di più, ma non resisto <<Chris, fa piano>> lo scongiuro prendendogli la faccia fra le mani. Lui mi rivolge un'occhiata un po' dispiaciuta <<Scusa>> gli dico <<Tu fai le regole>>
<<Non è un problema per me, posso rallentare quando vuoi>> ma è come se chiedessi a un bambino di rinunciare al suo peluche preferito. Lui ha bisogno di sfogarsi, e lo capisco solo ora. Sennò perché avrebbe iniziato a fare sesso a 13 anni? Perché voleva non pensare al passato e provare piacere allo stesso tempo. Non voglio che si dia dei limiti solo perché sono sensibile.
<<Fai come vuoi>>
<<Aria non ti voglio fare male>>
<<Chris, fa come ti pare>>
<<Per te posso rinunciarci>>
<<No, non voglio essere egoista e poi mi sento in imbarazzo>> ho gli occhi lucidi e la testa in fiamme. Esce da dentro di me e si avvicina. Di conseguenza mi alzo e mi siedo sul letto. <<Mi dispiace, mi dispiace tanto>> non potrà mai farlo forte come vuole lui, perché mi farà troppo male e io sono una bambina capricciosa, ecco cosa sono. Se avessi iniziato tempo prima con il sesso, forse ora sarei più sciolta e meno debole.
<<Cioè ti stai lamentando con te stessa solo perché oggi sei più debole del solito?>> ride <<Non ti sto prendendo in giro, ti sto solo dicendo che non sono un animale inferocito e che rispetto il fatto che oggi stai male>>
Mi sento già meglio grazie a queste parole, però credo che la mia insicurezza non riguardi solo oggi, ma riguardi la mia inesperienza in generale.
<<Ancora con la storia che non ti senti all'altezza?>> si siede affianco a me
<<Ma è la verità, sono troppo inesperta e debole>>
<<Non è vero, te l'ho già spiegato>>
<<Leggo ogni volta nei tuoi occhi la voglia di farlo, ehm...come si deve, ma con me sei troppo limitato e non voglio essere irrispettosa nei tuoi confronti. Forse è meglio che vai a divertirti con quelle con cui puoi andarci forte>> no, io non voglio che vada con le altre, cosa diavolo sto dicendo? Spero sia il ciclo che mi sta facendo andare fuori di testaz
<<Ma che ti prende?! Non diresti mai una cosa del genere>>
Lo so, lo so, ma non ho scelta. Lui merita di più, ragazze che ci sanno fare, non una come me. Sento le lacrime salirmi agli occhi e imbrattarmi le guance.
<<È vero che sono abituato a molto di più, però mi piace farlo con te, è un'emozione diversa e ogni volta che ti tocco, non so...sento un'adrenalina assurda che mi fa perdere il controllo>> sul serio? <<Non è solo sesso quello che faccio con te>>
<<E cos'è?>> chiedo con una voce da cagnolino incuriosito.
<<Qualcosa di più>> dimmi che non è come penso, dimmi che...siamo sempre quelli di prima. Dimmelo cazzo.
<<Sì, fra noi sembra molto di più...>> dico un po' indecisa...ovviamente non è nulla di serio, non so cosa sia, perché io non sopporto Christian come persona, lo odio, ha un carattere di merda, ma lo voglio, cioè mi attrae così tanto che non riesco a stargli lontana. <<Mi fai sentire bene a volte e...>> cerco quasi di dichiararmi, forse gli sto per dire "Mi piaci", ma non so se ho il coraggio.
<<No, fermati>> mi interrompe prima che possa arrivare a chissà quale dichiarazione <<Hai ragione, non c'è nulla di più, è solo sesso>> dice quasi per convincere non solo me ma anche sè stesso. Credo che sia anche la soluzione più accurata alla situazione, non voglio perdere la testa a pensare ad uno come lui; sì scopiamo bene e mi piace, ma siamo mal assortiti e non lo sopporto (e siamo rivali).
<<Okay, quindi e' stato solo sesso>> rispondo imbarazzata, cosa dovrei dire?
<<Okay, solo sesso>> risponde tranquillo, forse troppo.
<<Me ne vado>> dico, vestendomi velocemente e raggiungendo la porta della sua camera. Lui viene verso di me, si avvicina come se volesse baciarmi, come se questo gesto ormai fosse involontario. Ma si blocca, forse per paura di quello che abbiamo appena detto. Ma io mi faccio avanti e lo bacio così profondamente che sembra un addio. È un addio? Perché ho il presentimento che sia così?
<<Ciao>> lo saluto una volta che ho staccato le labbra dalle sue. Domani ricomincia la scuola, non ho per niente voglia di alzarmi presto e subito ricomincerà il nostro teatro da "nemici".
<<Ciao>> balbetta a bassa voce, mi accompagna fino alla porta d'uscita. Rimaniamo in silenzio ad osservarci, come se ci fosse qualcos'altro da dirci, ma nessuno vuole parlarne. Lui è triste, anche se ha uno sguardo indifferente, percepisco la sua tristezza e la voglia che io rimanga qui con lui.
Ma non posso.
Ho cambiato troppo la sua vita e lui la mia.
Lui sta soffrendo e ha bisogno del suo...sfogo sessuale con puttane quotidiane. Di quello che è abituato. E io devo tornare alla mia vita semplice da figlia rispettosa e da buona sorella minore, studiare e rimanere concentrata.
Lo bacio nella guancia lentamente e appena mi giro per andarmene sento svanire quei brividi che mi vengono solo quando sto con lui. Lui aspetta che imbocchi la strada per il marciapiede e poi richiude la porta scomparendo dalla mia vista.
Sì, è un addio. Non so perché dobbiamo allontanarci da un momento all'altro ma siccome sappiamo comunicare molto bene anche con gli occhi, credo sia la cosa giusta per entrambi.
Io non sono per lui e lui non è per me. Fine.
Ma allora perché mi manca di già? Forse la nostra è solo attrazione fisica. Non trovo altre giustificazioni.
Se sarei rimasta da lui, avremmo fatto sesso e sarebbe andata avanti così per sempre. Ma che gusto c'è fare sesso senza sapere cosa si stia facendo? Non siamo amici, non siamo migliori amici, non siamo scopamici, non siamo fidanzati, non siamo niente. Forse è stato meglio così. Abbiamo fatto la giusta scelta per una volta e ci farà bene. Ci farà schiarire le idee e capire cosa siamo.
Nemici? No, non ci odiamo più come una volta, però non siamo nemici. Qualunque cosa siamo, io e Chris staremo distanti per un po'.
Sempre se ci riusciremo.
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Chills
Teen FictionChi avrebbe mai detto che le persone più pericolose a volte sono le più affidabili e affascinanti? Aria, una ragazza di 16 anni, si trasferisce a Los Angeles a causa del lavoro dei suoi genitori, lasciando la sua amata New York e le poche conoscenze...