Vibratori glitterati e chili di marshmallows

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Arriviamo al parcheggio della scuola praticamente alle otto e mezzo. Dato che raggiungeremo Miami domani mattina alle quattro (confortante, vero?) Patrick si è portato il suo cuscino a forma di brownie per dormire.

Il confronto persone normali - troiette si fa subito vedere: Andy e la plebaglia comune, con una valigia leggera e uno zaino, e Brendon, con due valigie da venticinque chili l'una, un borsone per "il resto della roba" e infine lo zaino che usa per la scuola per "andare in giro e avere sempre quello che serve".
Da parte mia, almeno ho una valigia in meno di Beebo, e ho dovuto rinunciare a un bel po' di cose, dato che Linda Pricolo (quella creatura che vive in casa mia e dice di essere mia madre) ha detto che nemmeno lei quando era una ragazza partiva per meno di una settimana con tutta quella roba.

- Tesoro, ci divertiremo molto, noi due, questi cinque giorni - tuba Beebo la suo cicci, vedendo che Ryan lo sta guardando in modo sospetto, come se i cinquanta chili di roba fossero completini sexy - cosa, probabilmente, vera, dato che ieri l'ho visto infilare parecchie cose nella sua valigia e non tutte sono state identificate come normali.

Intanto Patrick sta avvertendo Pete che ha portato davvero molti brownies da mangiare:

- E in questa gita ti abbraccerò tanto tanto - promette, regalandogli un bacino sulla guancia.

Viva l'innocenza.
Intanto, Tyler e Josh si tengono la mano parlottando tra loro su come passeranno la nottata, mentre il gruppo degli etero è dalle ragazze.
E io? Io, come potete immaginare, sto fissando Gerard.
Dio, stamattina mi piangeva il cuore separarmi da Susan. Me la porterei ovunque, e praticamente la tengo in braccio per tutti i pomeriggi, senza contare il fatto che le faccio il bagno tutti i giorni, la spazzolo ogni tre minuti e dorme ai miei piedi, così se allungo un braccio posso toccarla anche quando è notte. Mi ricorda noi, me e Gee. E' il nostro modo per stare più o meno vicini, penso.
Anche lui mi guarda, adesso. Sta fumando, nel gruppo dei professori, mentre la Peterson gli fissa il culo con aria critica e Lindsey è attaccata al suo braccio destro, rompendogli i coglioni con domande del tipo "Vero che passiamo un po' di tempo insieme? Vero? Vero?".
Gli sorrido, dolcemente, poi azzardo un saluto debole, con la mano. Lui ricambia il sorriso, e infine, accertandosi che nessuno dei colleghi lo stia guardando, mi fa l'occhiolino.

Se la mettiamo così...
Comincio a leccarmi bene le labbra, mordendomele quando la lingua rientra nella bocca, a ritmo abbastanza sostenuto.
Arrossisce, e vedo la sua mano correre alla velocità della luce verso il pettirosso per cercare di calmare i bollenti spiriti. Ridacchio, poi Lindsey comincia a parlargli di questo bel negozio di Miami e lui deve rivolgere la sua attenzione a lei.

Sospiro.

- Uh, l'ultima sera dobbiamo assolutamente fare una festicciola - decide Brendon - Ho sentito che Bob ha portato alcol a volontà.

In gita siamo solo dal terzo anno in poi, quindi siamo tutti abbastanza grandi per bere, scopare e prenderci le nostre responsabilità.

- Una festicciola del tipo tutti trombano, persino Mikey sulle scale? - domando, inarcando un sopracciglio, per poi accettare una sigaretta che Josh mi offre e fissare Mikey che tiene una mano attorno ai fianchi di Kristin.

- Tipo - afferma Tyler, intento ad accarezzare i capelli di Josh.

- Può darsi che ci cimentiamo anche io e Pete - esordisce Patrick, con un sorriso innocente e ingenuo - Dopotutto, l'ultima volta è stato veramente bellissimo.

Guyliner avvampa: non si aspettava certo che i lnostro Biscottoso Pat gli chiedesse di scopare. Okay, l'ho detto in termini meno fini, ma alla fine è questo il succo, no? Scopare.

𝐬𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 • 𝒻𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora