Il Golden Trio delle Zoccolone

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Sabato, a motoria, la professoressa Ballato è assente.
Oops.
Way, le avrà trasmesso qualche malattia sessuale o roba simile.
Sta di fatto che viene chiamata in causa la Pumpleplum, che ci porta in palestra e subito dopo ci dice che possiamo fare quello che vogliamo a condizione che non incendiamo tutto. Infine, si siede su una sedia e comincia a leggere la Signora in Giallo, con aria molto, molto, assorta.

Prima che io possa anche solo toccare un pallone e cominciare a minacciare il branco di fighe di legno di ficcarglielo in culo per prendere in modo disonesto la loro verginità, però, Brendon mi raggiunge, con aria seria.

- Cos'è successo? - domando, addocchiando contemporaneamente Way, che sta fumando in tutta tranquillità nel campetto da basket all'esterno, ben visibile dalla porta aperta per fare entrare qualcosa di simile all'ossigeno nella nostra palestra, che puzza di piedi e sudore e polvere e fa dannatamente schifo.

Urie mi indica Pete, che, seduto in un angolo, guarda con espressione da funerale Patrick che ride e scherza con Hannah. Non che Hannah abbia una cotta per Patrick (nessuno sano di mente l'avrebbe), ma sembrano davvero molto amici, e stanno davvero molto vicini.
E Pete sembra davvero molto affranto.

- Ahia - dico solo, con una smorfia.

- Ti va se aiutiamo Petonzolo? - domanda, agitando le sopracciglia in alto e in basso, come se fosse un'offerta imperdibile.

- Beh, certo. Me ne ha parlato, l'altro giorno... - comincio, poi mi rendo conto che stavo pensando al pene di Way e che quindi non ricordo assolutamente niente e non l'ho nemmeno ascoltato.
All'improvviso mi sento una merda.

- Bene, che ti ha detto? - domanda Brendon, fissando la Pumpleplum, che potrebbe anche essere morta, tanto non si muove mentre legge molto assorta l'incredibile storia della dentiera trovata morta in un bicchiere colmo di whiskey.

- Ehm... - esito.
Non posso inventare.

Brendon alza gli occhi al cielo:

- Ho capito, ho capito. Eri troppo intento a pensare alle chiappette di un certo professore di arte - dice, scuotendo la testa - Ma ci pensi? Potremmo fare tipo il Golden Trio delle Zoccole!

- Pete? Una troietta? - domando, stortando il naso e tralasciando il Golden Trio delle Zoccolone.
Dire che Pete è una troietta è come dire che un topolino è un leone. Non so se avete afferrato.
Lui è timido. Gli piacciono i video games. Si veste come gli capita. Ha ansia sociale e cose del genere. Una ragazza lo stava per baciare una volta, in prima elementare, quando l'omosessualità non era ancora entrata a far parte delle nostre vite da bimbi innocenti (tranne che in quella di Brendon, lui è nato con il palo per la pole dance e il gel alla fragola alla mano), e lui era letteralmente scappato a piangere nei bagni.
Capite, quindi.

- Oh, quando avremo finito, sì, cazzo. Se lo slinguazzeranno per bene. O meglio, se lo vorranno slinguazzare ma si mangeranno il fegato mentre si spupazza Patrick, il quale cadrà ai suoi piedi dopo averlo visto - incrocia le braccia, e annuisce, nel suo piano malefico.

- Oh, so cos'hai in mente - adesso comincio a vedermelo, nella testa.

- Amico, siamo dei cazzi di signori del male - afferma Brendon, battedomi il cinque.
So già che abbiamo già in mente lo stesso Pete, perché abbiamo imparato a ragionare nello stesso identico modo. Le zoccole hanno una mentalità abbastanza comune, ricordatelo.
E poi io e Brendon siamo gemelli separati dalla nascita, quando si tratta di trasformazioni di look, trombatine di dieci minuti e cose varie.

- Tipo... la matita nera... - dico, torturandomi il labret.

- Esatto. E la piastra. Per i capelli, sul ciuffo, tipo - aggiunge lui, annuendo.

𝐬𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 • 𝒻𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora