In questo capitolo scopo con Way, okay? Ecco. L'ho detto.

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La festa va abbastanza bene, è una figata, c'è troppa roba da mangiare, fumo, alcool, tipe, tipi. Pali.
Tutti ci ubriachiamo in fretta. Alla fine l'alpaca esiste veramente, solo che gli è venuta la diarrea quando ha cominciato a mangiare la panna montata della torta e ora sta scagazzando allegramente nel prato. C'è pure la Pumpleplum, come avevano promesso, ubriaca fradicia, che canta a squarciagola l'ultimo singolo di Jennifer Lopez. Per fortuna non si è ancora spogliata, altrimenti sarei già svenuto, e il mio aggeggio sarebbe rimpicciolito di molto.
Mi sono fatto una cosa come quattro tipe e tre tipi molto sexy, uno dopo l'altro, e ho gente che mi si appiccica addosso in ogni stanza nella quale metto piede.

Pete e Patrick, nella loro innocenza, stanno scopando, entrambi brilli (perché nei brownies c'era il liquore, a loro insaputa, sì, l'ho consigliato io perché se no non avrebbero mai avuto la spinta necessaria per scopare), sul tavolo, accanto ai rimasugli di una torta.
Ray e Liza ci stanno dando dentro in una camera da letto al piano di sopra, li ho visti salire e di certo non voglio spiarli.
Brendon e Ryan sono su un palco in uno dei salotti sotto i riflettori e stanno gridando come delle galline in calore, mentre un pubblico di secondine eccitate e sexy li guarda mentre si annaffiano di alcool e fanno le troiette, anche se probabilmente tra un po' se ne andranno per i cacchi loro in una cabina armadio.
Tyler e Josh sono sul divano del salotto, a spogliarsi ridacchiando, stessa cosa per Andy e Juliet, che però sono più moderati, e si sbaciucchiano, più che altro, e Oli e Grace, che sono sotto una montagna di cuscini.
Mikey, quello che "no io non scopo alle feste", sta sbattendo Kristin direttamente sulla scala, tanto perché i gradini sono comodi per la sua prima volta, ovvio.

Bevo ancora un bicchiere di birra, bacio una ragazza, tocco un po' un ragazzo e alla fine mi rifugio in giardino, con la compagnia del lama scagazzante.
Ormai tutti sono dentro a scopare.
Io non ne ho più voglia.
Cioè, anzi, ho voglia.
Però con Way.
E non ho voglia solo di scopare, ma anche di abbracciarlo e baciarlo. Tanto. Fino a che la Ballato non ci vede e allora dobbiamo scappare veramente in Canada.

Prendo il telefono, ridacchiando.
Ho salvato il suo numero, giusto? Quindi posso chiamarlo.
Eccome se posso.
Premo la cornetta e aspetto, guardando il vuoto, sperando che risponda.

- Pronto? - risponde, distrattamente. Non riesco a capire se sa già che sono io o no, sotto c'è silenzio, penso sia solo, ma dalla sua voce non traspare alcuna emozione.

- Geeeerard - lo chiamo per nome. Allungo la e perché mi viene così, sono ubriaco, cosa volete che vi dica?

- Frank. Frank, sei tu? - domanda. Evidentemente ha eliminato il mio numero dopo avermi inviato quella foto, temendo di poter fare qualche altra grossa minchiata.

- Professor Way - farfuglio - Non deve eliminare il mio numero, io voglio che lo tenga e mi chiami ogni giorno.

Non mi accorgo nemmeno di star sparando cagate una dopo l'altra, e allo stesso tempo mi chiedo cosa cazzo esattamente io stia facendo.
Ho bevuto, sto chiamando il mio professore e qualcuno potrebbe sentirmi.

- Frank, sei ubriaco - osserva poi, con tono apparentemente calmo.

Fanculo, l'ho chiamato e adesso gli dirò tutto.

- Precisamente, ho ingoiato abbastanza alcool da avere voglia di chiamarla e venire a casa sua. Non direi che sono completamente ubriaco, cammino molto dritto e so perfettamente dire il mio nome e contare fino a dieci, ricordo la strada di casa e non vedo venti dita sulle mie mani - dico, orgoglioso, poi mi ricordo di quello che ha detto stamattina, negli spogliatoi:

- Scusa, dovevo darti del tu quando saremmo stati soli - farfuglio, stropicciandomi gli occhi.

Poi mi alzo in piedi. Barcollo un po', ma se sto sul marciapiede non mi accadrà niente di male.

𝐬𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 • 𝒻𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora