Banderas il Pretty Little Liar

2.3K 204 531
                                    

Il fatto che al mattino la prima cosa che io senta sia la Pumpleplum che dal corridoio grida "French, Brindin e Pit alzatevi" è già abbastanza sconvolgente.
Se poi ci mettiamo dentro il fatto che oggi hanno deciso di farci alzare presto per farci andare a vedere un fottuto orto botanico, sti cazzi che metto piede fuori dal letto.

- Brendon - chiamo, rannicchiato nelle coperte in un modo che voi ragazze adorereste.

- Mh? - chiede, sbadigliando.

Adorereste anche Brendon in boxer e con i capelli scompigliati, nel letto accanto al vostro, oh sì.
E' ancora un po' traumatizzato per il suo eyeliner, ma alla fine ieri Ryan lo ha consolato come si deve, e si è addormentato tra le sue braccia dopo un pianto isterico. 

- Che facciamo? - domando, sbuffando.
Non voglio alzarmi. Devo. Ma non voglio. Proprio no.

- Naaa. E' Gerard che ci chiama in genere. Finchè non arriva lui, io di sicuro non sposto un solo arto - risponde, riprendendo a sonnecchiare.

- Perchè lo chiami Gerard? - aggrotto le sopracciglia.
Non che sia geloso. Ma è strano che lo chiami così, come se fosse un compagno di classe come un altro con cui io mi sono messo insieme.

- Ft, è il tuo fidanzato. Praticamente è parte della nostra super-homosexual squad, anche se abbastanza inconsciamente - borbotta, girandosi verso di me con un sorriso sonnolento.

- Bene... - replico, per poi chiudere gli occhi.

In tutto questo Pete non si è ancora svegliato. E io non ho intenzione di abbandonare il materasso morbido, come Beebo, d'altronde.
Quindi il piano è "rimaniamo in stanza, che forse si dimenticano di noi".

Purtroppo non riesce, perchè molto presto qualcuno bussa alla porta. 
Sbuffo:

- Sì? - chiedo, aprendo un solo occhio.

- Professor Way - sta sussurrando molto velocemente, sembra che voglia fare in fretta. Probabilmente è la mia occasione per dargli almeno un bacio, quindi scalcio via le coperte, felice. Con un sorriso a quarantasette incisivi, mi alzo con uno scatto e corro alla porta, mentre Brendon ridacchia, canticchiando una delle sue rime che fa tipo "la tesorina Franka tra poco con la sua Gerarda ci scopa su una panca".
Apro la porta, solamente in boxer: il corridoio è, come avevo immaginato, completamente deserto, e Gerard entra velocemente, già vestito di tutto punto. Gli prendo la cravatta, cominciando a baciarlo con più foga di quanta potessi immaginare, e lui tasta insistentemente con una sola mano il mio enorme Pianeta del Tesoro.
Ah, che bello svegliarsi al mattino e avere voglia di una sana trombata.

- Frank... gli altri? - domanda, senza nemmeno riuscire a fermarsi, mentre lo trascino verso il mio letto. 

- Dormono - rispondo, sottovoce, tirandogli la cravatta per attirarlo di nuovo a me.
Be', Pete dorme davvero, e se Brendon mi vede scopare mica è tanto grave. Il cielo sa solo cosa non gli ho visto fare, e viceversa. 
Adesso non mi interessa.
Sento bisogno di lui.
Finisco sotto di lui in men che non si dica, entrambi abbiamo dimenticato l'esistenza dell'universo intero. Non penso nemmeno al fatto che probabilmente faremo rumore, merda, ho solo voglia di sentire la sua pelle. 

- Oh, Gee - mormoro, accarezzando la sua camicia con le mani e allacciando le gambe attorno alla sua vita. 

- Frank, siamo nella tua camera, non dovremmo... potrebbero sentirci... ti prego, lasciami andare, non voglio che tu ti metta nei guai o che ti...

- Shh - sposto la lingua nella sua bocca, inarcando il bacino verso i suoi fianchi con un gemito, così da farlo rabbrividire.
Ansima, poi si stacca e sussurra, con un sopracciglio inarcato:

𝐬𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 • 𝒻𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora