Il mio cavaliere mi salva da un riccio di mare attaccato al pene

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Stamattina abbiamo raggiunto l'hotel - che, detto tra noi, fa pure cagare - alle cazzute quattro.
Mi sono svegliato quando Brendon mi ha gridato nelle orecchie "siamo arrivati, principessa!" per poi sussurrarmi in tutta fretta che Gerard mi ha portato in braccio al mio posto in modo molto romantico dopo che ci siamo visti, e che mi ha persino dato un bacio sulle labbra prima di andarsene.

Ci siamo trascinati nella hall come un branco di zombie, qualcuno ha elencato le camere, ho sentito Brendon esultare e stamparmi un bacio sulla guancia e Pete sospirare, rassegnandosi alla camerata del Golden Trio. Poi il peso delle valigie, un cuscino e il nulla totale.

Solo che, sorpresa delle sorprese, alle nove la sveglia è suonata e Gerard è passato porta a porta per dirci che, evviva!, saremmo andati in spiaggia per tutto il giorno.
Posto che tutti erano nervosi e affamati, la colazione è stata un delirio. Per avere una tazza di caffè annacquato e una brioche con dentro della marmellata di papaya del Sudafrica non lo so, ho dovuto usare i miei gomiti alla Gengis Khan. E Brendon ha quasi accoppato Travis per avere l'ultima con la confettura alla fragola, la preferita di Ryan, per poi dargliela senza rimorsi e limitarsi a mangiare due biscottini ai quattro cereali per mantenersi in linea.
Per fortuna Patrick si era portato i brownies da casa, altrimenti apriti cielo. Pete l'ha imboccato per tutta la colazione.

E poi siamo saliti di nuovo in camera, Brendon ha praticamente buttato fuori dalla finestra il costume mutanda di Pete, gridando per l'ennesima volta che il suo pene era solo di Patrick e che quindi non doveva farlo vedere in giro (dicendo inoltre che i pantaloncini erano più sexy), per poi fargli scegliere dei pantaloncini dalla sua ampia collezione di ben venti capi.
Infine, Beebo ha rovesciato la sua vita dentro il borsone da spiaggia, mentre noi lo aspettavamo alla porta già pronti, e siamo corsi giù nella hall, dove ci aspettavano tutti. Travis farneticava sulle ragazze in bikini, e Ryan gli stava dicendo che il pene era molto meglio della vagi, e col pene ci puoi trombare sempre perché i maschietti non hanno il ciclo, gettando occhiate sexy al suo ragazzo.

E adesso siamo appena arrivati in spiaggia. Abbiamo, grazie al cielo, degli ombrelloni a coppie. Io finisco con Ray, che ha un'occhio sulle tette di Liza, l'altro occhio sul suo culo e le mani che stanno armeggiando con la crema solare.
E indovinate chi abbiamo di fianco? Oh sì. Gerard e il professor Benwick. A parte Benwick, che sinceramente a me sembra invisibile... mio Dio, Gee si sta togliendo i pantaloni e la maglietta e io non sono pronto a vederlo in costume da bagno senza avere un orgasmo istantaneo.
Lo fisso, probabilmente sbavando sulla mia sdraio.
Numi del cielo, ha i pantaloncini così dannatamente bassi, quasi gli si vede la riga del culo e, merda, la sua v, la sua fottuta v.
Quando prende a mettersi la crema solare, capisco che sono molto più vicino al paradiso di quanto pensassi. Le sue mani scivolano ovunque e...

- Toro... Iero... ma che bella sorpresa - Benwick ci sorride, amichevole, interrompendo i miei fantastici pensieri.
Modestamente, sono un genio in musica. Probabilmente è l'unica materia in cui ho la sufficienza abbondante.

- Buongiorno! - esclama Ray, finendo di incremarsi e poi correndo da Liza.

- RAY! - lo chiamo, sbuffando - DEVI METTERMI LA CREMA SULLA SCHIEN...

Non mi sente, ovvio. È così concentrato sulle tette della tizia in modo molto poco gay che manco sa come si chiama.
Sbuffo, cominciando a spogliarmi. Ehm, no, non mi spoglio in modo normale, cosa credete? Ho Gerard dietro. Non perdo l'occasione di fargli venire un'erezione in luogo pubblico. Tanto più che Benwick è appena andato dalla Peterson a ciarlare.
Prima mi tolgo i jeans, prestando molta attenzione a far abbassare il costume molto più del previsto. So che mi sta guardando. È ovvio.

- Ops - ridacchio, ad alta voce.
Quasi riesco a sentire il suo respiro che si fa mano a mano sempre più veloce.
La maglietta praticamente scivola via come l'olio, probabilmente anche perché, da brava troietta, mi sono appoggiato al palo dell'ombrellone con un movimento abbastanza sexy per toglierla, e ho, diciamo, sospirato un pochino.
E già che ci sono adesso mi scompiglio un po' i capelli. Giusto perché sono adorabile quando lo faccio.

𝐬𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 • 𝒻𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora