CAPITOLO 3

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Appena entrate in questa piccola casa c'è gente ubriaca per terra.
"Ci prendiamo qualcosa da bere?" mi chiede Stephany.
"No grazie, non bevo!" rispondo.
"Almeno hai mai provato?" ride.
Si sta prendendo gioco di me? Chi si crede di essere?
"Si, un po' di champagne a capodanno" rispondo fiera di me.
"Oh quanto sei innocente Kara!" esclama urlando sopra la musica.
Sono qui da pochi minuti e già ho mal di testa per questa orribile musica. Stephany ha tra le mani un bicchiere rosso con dentro dell'alcol immagino. In una specie di salone, c'è un gruppetto di persone a cerchio che giocano ad... Obbligo o verità? Sono seri? rido senza senso e Stephany mi guarda strano. C'è anche Sophia lì in mezzo.
"Hey Kara, giochi?" urla Sophia da lontano.
"Oh no, grazie!" rispondo.
"Dai, sei in coppia con me se giochi!" interviene Stephany. Da quanto ho capito, è lei la famosa ragazza apatica.
Sarò in coppia con lei? Il nome Stephany mi intriga, è una ragazza così spensierata e solare. No, non ci gioco, deciso.
"Okay allora!" rispondo. Devo imparare a collegare mente e bocca.
Ci sediamo a cerchio... Stephany alla mia destra e Sophia alla mia sinistra, non so neanche chi siano il resto delle ragazze, i ragazzi invece, ne sono pochi.
Al primo turno Sophia viene obbligata a bere uno short di vodka, Darcy, una ragazza conosciuta da poco, viene obbligata a rivelare una cicatrice sul ventre mentre Stephany viene obbligata a baciare una ragazza sconosciuta.
"Obbligo o verità?" mi chiede Stephany, ripulendosi le labbra dal rossetto.
Rabbrividisco. "Verità"
Lei ride e borbotta: "Ci avrei scommesso", ma fingo di non sentirla.
"Okay. Hai... mai baciato una ragazza?" mi domanda Stephany, lasciandomi sbigottita.
"No, certo che no. Ho un ragazzo!" esclamo. "Tocca a Stephany" ribatto cercando di cambiare il giro.
Le chiedono quale delle due opzioni scegliere e lei sceglie obbligo, ovviamente.
"Ti obbligo a baciare Kara" strilla Darcy.
"Cosa? No!" intervengo.
"Un obbligo è un obbligo" incalza Stephany.
Si avvicina alle mie labbra, siamo vicino non meno di un centimetro, quando poi si sposta sulla destra lasciandomi un bacio sulla guancia. Rimango senza fiato con il cuore a mille. Mi alzo di scatto e vado in cucina. Mi sento gli occhi di tutti addosso.
"Hey tieni piccola" urla un ragazzo più basso di me, lasciandomi tra le mani un bicchiere di plastica blu.
Lo bevo, sperando che sia acqua, ma in bocca ho un gusto di ciliegia al quanto dolce e... mi piace!
Sono al quarto bicchiere di vodka alla ciliegia e mi gira la testa. Ho bevuto troppo ma è così buona questa roba, dio.
Cerco di salire le scale in cerca di un bagno, tutte le porte sono chiuse a chiave, tranne una, la apro sperando che sia il bagno. Ma vedo Stephany avvinghiata ad una ragazza dai capelli blu. Si accorgono di me e smettono di baciarsi.
"Scusate, scusate davvero. Ero in cerca di un bagno, ho bevuto troppo e mi serve un bagno" rido in una risata strana.
"L'ultima porta sulla sinistra. Vattene e chiudi la porta!" interviene la ragazza dai capelli blu.
"Stai tarma... calma" correggo chiudendo la porta.
Arrivata alla fatidica porta del bagno, la apro sbirciando che non ci sia nessuno. Dopo pochi minuti la porta del bagno cerca di aprisi, ma sono chiusa all'interno.
"Occupato!" urlo.
"Hey Kara, sono Step. Aprimi per favore." dice dall'altro capo della porta.
Giro la chiave nella serratura e apro.
"Vattene e chiudi la porta!" rido, prendendo in giro la ragazza dai capelli blu.
"Dio, ma quanto hai bevuto?" mi chiede Step.
"Non sono affari tuoi donna!" recito.
"Dimmi chi diavolo ti ha fatta bere!" ordina.
"Un ragazzo mi ha dato un bicchiere con della..." neanche il tempo di completare la frase che vomito.
Step mi spinge verso la vasca, che è più vicina a noi, e mi scosta i capelli da un lato.
"Prima non avevo intenzione di baciarti, so che non hai la stessa attrazione che ho io per le ragazze. Sei così innocente che non mi va di sporcati." dice sottovoce.
Cerco di non ascoltarla. Perché mi dice queste cose? Ha capito che ho un interesse per lei? No, che non c'è l'ho.

Il sole picchia forte sulla mia pelle che per un attimo sento bruciare. Indosso dei pantaloncini e una canotta, che non ricordo di aver messo io. Ma ricordo le parole di Step sussurrate all'orecchio. Guardo l'orologio che ho al polso e sono le 10:30, chiudo gli occhi, non ho forze per andare a lezione. Con la coda dell'occhio intravedo che sul comodino c'è un sacchetto bianco con un bigliettino attaccatoci vicino. "Ti ho comprato la colazione, riprenditi. Step." dice il bigliettino.
Un'amica così non si trova, ieri sera è venuta da me quando neanche gliel'ho chiesto e si è occupata di me mal grado le toccavo con un dito la guancia. È solo un'amica? Si, ho un ragazzo.
Mi tiro giù dal letto con un gemito. L'acqua della doccia mi scivola addosso, ripenso alle parole di Step:"sei così innocente che non mi va di sporcati" Cosa voleva insinuare?

Esco dalla doccia e mi avvolgo come solita a fare in un'asciugamano.
C'è Step che cerca qualcosa nel suo comodino. Si accorge di me e resta a fissarmi imbarazzata.
"Grazie per la colazione, Step" le dico.
"Di nulla, dovevi riprenderti. Ieri è stata una serata piuttosto pesante per te..." risponde guardandomi dalla testa ai piedi.
Le passo accanto lasciando impronte di piedi sul pavimento.
Step mi prende per il gomito e mi chiede:"mi dici perché hai bevuto in quel modo?" accarezzandomi la guancia.
"Ne avevo bisogno" rispondo guardandola nei suoi occhi blu. Restiamo a fissarci negli occhi non meno di un minuto. Mi sposto da un lato allontanandomi da lei, prendo i vestiti che mi sono preparata e mi chiudo in bagno. Sentendomi addosso gli occhi curiosi di Step.

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