CAPITOLO 17

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STEP
Camminiamo sulla ghiaia:"non ho nessun tatuaggio, mi raccomando!" mi avverte Kara.
"Ahm..."
"So che l'hai visto Step, eravamo in doccia! E comportati bene!" mi fa notare.
L'unico tatuaggio che ha e le sta anche bene. Ce l'ha sul fianco destro, appena sotto le mutandine: al solo pensiero di quel tatuaggio, mi eccita.
"Devi stare calma okay? Mi stai solo facendo agitare. Se mi passa per la testa ti rimango qui e me ne vado." l'incalzo.
Mi fa ramanzine su ramanzine. E poi mi dice come comportarmi, ovvio che non sono piena di spiccioli come lo è lei ma almeno so comportarmi.
Kara bussa al campanello che finisce di suonare mezz'ora dopo.
"Mamma!" esclama Kara.
"Oh tesoro, a cosa devo questa sorpresa?"
Si abbracciano come se fossero mamma e figlia, aspetta... lo sono!
Mentre Kara e sua madre sono state più di mezz'ora abbracciate, finalmente arriva il mio turno. Ah che bello, una gioia.
"Mamma, lei è Step. La mia compagna di stanza!" mi presenta Kara.
"Piacere, Megan. Ma puoi chiamarmi Meg!" sorride.
Ha una madre bella e giovane, le assomiglia poco Kara.
Ha capelli, occhi e colorito della pelle diverso dalla figlia. È una donna abbastanza alta ed ha un fisico che tante donne alla sua età non potrebbero permettersi.
"Piacere mio Meg!" ribatto.
"Avanti! Entrate! Step fai come se fossi a casa tua!"

KARA
Io e Step saliamo le scale di marmo.
Arriviamo ad un corridoio immenso:"dormirai qui!"
Le apro una porta, ed all'interno di questa porta fuoriesce una stanza enorme.
"Ha un mini-frigo?" dice, rimanendo stupita.
"C'è tutto quello che vedono i tuoi occhi. È casa tua oramai, chiedi e ti sarà dato!" rispondo.
A Step le brillano gli occhi.
"Sai quante cose potremmo fare su questo letto, eh?" mi sussurra all'orecchio, con un tono perverso.
Step continua a stare ferma sul mio orecchio, leccandomi il lobo con la punta della lingua.
"Step, aah Step!" gemo.
Step mi spinge contro la parete premendo il suo corpo al mio.
"Ti voglio. Qui. Ora!" sussurra.
"Ahh... n-non p-possiamo." balbetto.
"Mi eccita così tanto il fatto di nasconderci da tua madre"
Step dall'orecchio scende lungo il collo, lasciandomi baci con quelle enormi labbra. Con la punta della lingua segna un tracciato fino alla spalla facendomi venire la pelle d'oca.
Spingo il mio corpo al suo, premendo la mia intimità con la sua.
"Step, Kara siete nella stanza degli ospiti?" chiede mia madre dalle scale.
Step subito si ritrae, facendo finta di cacciare i vestiti fuori dallo zaino.
"Siamo qui, mamma!" le apro la porta della stanza.
Guarda con aria strana, in stanza c'è aria di quasi sesso al muro.
"Ehm... si, è quasi pronto il pranzo!" ci avverte.
Step esce dalla stanza insieme a mia madre, ha le mani in tasca e un'aria superficiale.
Ed ecco che cambia umore, dio che nervi!
"Step, dovevi finire di raccontare la tua rottura con il tuo ragazzo." mento.
È un modo per farla restare in stanza. Ma finge di non ascoltarmi.
Davvero non la capisco questa ragazza, aveva l'eccitazione negli occhi un attimo fa ed ora è come se fosse arrabbiata.
"Step" ringhio, prendendola per il gomito.
I nostri occhi s'incontrano. Chiudo la porta dietro di lei con un piede e le metto la schiena contro al muro.
"Che hai adesso?" le chiedo.
"Niente, sono troppo bagnata per rimanere in una stanza da sola con te."
Premo le mie labbra alle sue, le infilo la lingua all'interno della sua bocca assaporando ogni centimetro. La sua lingua si muove all'unisono con la mia, partecipando alla danza.
Scendiamo le scale mano nella mano, ma appena arrivate giù Step mi lascia la mano bruscamente ricordandosi di mia madre.
Mi fa male al cuore.
"Come va con Jack?" chiede mia madre a tavola.
"N-non stiamo più insieme!" ammetto.
"Mi dispiace tanto tesoro, non voglio farmi gli affari tuoi okay?"
"Grazie mamma!"
"Devo farti conoscere il nuovo vicino, ha ventitré anni ed è già un imprenditore"
Step tossisce come se si stesse strozzando.
"Sembra interessante" rispondo.
Step mi guarda sott'occhio, dandomi un calcio sotto al tavolo. Sussulto.
"Step e tu? Sei fidanzata con qualcuno?" chiede mia madre.
"Ehm... no."
"Ah no?"
Scommetto che mia madre sta guardando con disprezzo ogni centimetro dei tatuaggi di Step.
"Non sono fatta per le relazioni serie." risponde semplicemente.
"Ora me lo dici?" mormoro.
"Zitta." ordina Step.
Step finisce di mangiare tutto e con il permesso di mia madre esce fuori a fumare. Sto per alzarmi quando mia madre mi ferma sussurrando:"non sono amici adatti a te!"
"Non soffermarti sull'aspetto fisico!" ribatto a mia volta.
Esco fuori dov'è Step, è seduta a terra a fumare. Tra le mani ha un pacchetto di Marlboro.
"Eccomi!" le dico sedendomi affianco a lei.

STEP
Se quel ragazzo può sembrare interessante agli occhi di Kara, allora, può andarsene anche da lui.
Sono gelosa, l'ha capito ed ha capito anche che non sono da relazione seria. Ma Kara mi suscita gelosia.
"Eccomi!" dice Kara sedendosi affianco a me.
Tra un tiro e l'altro, gioco con il pacchetto di sigarette che ho tra le mani.
"Potevi restare anche dentro, non ho chiesto la tua presenza. O sbaglio?"
"N-no, non sbagli. Hai ragione vado dentro Step." abbassa lo sguardo.
Kara si alza, pulendosi il sedere.
"Aspetta... fammi compagnia." ordino.
Si risiede, poggiando la testa sulla mia spalla ed io continuo a fumare.
Mi squilla il telefono è Troian.
Troian? Cosa vuole Troian da me?
Kara mi tira il telefono da mano:"Troian? Ti stai vedendo di nuovo con lei?" si rabbuia.
"Oh no, certo che no piccola!"
"Cosa vuoi?" risponde Kara.
Non riesco a sentire cosa dice Troian dal telefono.
Ma riesco a sentire solo Kara che dice:"no, non c'è. È con me. Non puoi più scopartela, proprietà privata! Ciao troia...ehm Troian!" stacca la chiamata ridendo.
"Hai combinato un bel guaio!" le faccio notare.
"Almeno spero che abbia capito! Seguimi!"
Kara mi porta in una specie di casetta che all'interno è mal ridotta. Ci sono tantissimi giochi dentro, tra casa delle barbie allo scivolo.
"Ci ho passato l'intera infanzia qui dentro!" esclama. "Ed avevo voglia di te."
"Ah sì? Devo prenderti sul cavalluccio quindi?" mormoro.
"Qui nessuno ci è mai entrato, quando ci sono io, non entrano!"
Si avvina a me, baciandomi il lobo dell'orecchio.
Le nostre labbra si muovono all'unisono. Premo il corpo di Kara al mio. La giro al contrario, la faccia di Kara è completamente schiacciata alla parete.
"Oh scelta giusta quella del vestitino." sussurro sul suo collo.
Alzo il vestito di Kara e le abbasso le mutandine. Scendo giù lentamente, toccando il tessuto: sento che è bagnata marcia. Bacio la sua intimità, sento il respiro di Kara affannarsi.
"Avanti Step." supplica.
Lecco ogni centimetro del suo sesso, come se fosse un lecca-lecca. Kara geme sussurrando il mio nome.
"S-si Step, c-continua!" ansima.
Dopo vari minuti Kara arriva mugolando il mio nome.
Rimane appoggiata con la fronte alla parete, il suo respiro è ancora affannoso.
L'allontano dalla parete, tirandola a me per il bacino. Le metto la mano tra i capelli, tirandoli all'indietro.
Bacio tutto il collo arrivando fino alle labbra. Premo le mie labbra alle sue infilando la lingua all'interno della sua bocca, tra un affanno e un altro Kara riesce a ricambiare il bacio.

KARA
Step sa farmi sentire così lesbica.
"A me ci penserai dopo!" sussurra mentre stiamo entrando in casa.
"Dov'eravate?" chiede mia madre.
Dov'eravamo? Dov'eravamo? Kara pensa. Non dire cazzate.
"Nella stanza dei giochi, le ho fatto vedere dove trascorrevo la mia infanzia!"
In gran parte è una verità.
Ah e Step mi ha fatta arrivare leccando la mia intimità, ed io ero con la faccia schiacciata al muro, poi mi ha baciata tirandomi all'indietro i capelli. Cosa che mi fa ha fatta eccitare maggiormente. Aggiunge la mia coscienza.

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