KARA
Il giorno dopo a scuola è un qualsiasi giorno qualunque. Sono nel bar del campus, ordino un caffè prima dell'inizio della lezione di storia dell'arte.
"Guarda chi si vede!" urla da lontano Darcy.
"Buongiorno Darcy!" rispondo con un sorriso.
"Stasera ci sarà una festa, è in spiaggia, ognuno porterà qualcosa. Ti andrebbe di venire con me?" dice abbassando gli occhi. "...da amiche, ovviamente!" aggiunge.
Una festa di mercoledì sera? Qui posso darmi alla pazza gioia e pensare allo studio contemporaneamente. Prima di tutto questo stavo sempre chiusa in casa con Jack.
"Okay... ci vengo, però porto io le birre!" rispondo entusiasta.
"Oh bene, a stasera allora piccola!" ribatte.
Darcy non ha capito che non sono gay? Ha un interesse per me, ma Step non glielo permetterà. Cosa c'entra Step? Basta cervello pensare a Step.
"Ti amo!" dice il messaggio.
"Anch'io Jack, tanto." rispondo.
Questo week-and andrò a trovare mia madre, ho bisogno di un lavoro per pagarmi il viaggio.
Io e Jack ci siamo visti soltanto ieri e già mi manca.Stravolta dai pensieri, mi ritrovo in classe. Sono seduta al secondo banco vicino ad un ragazzo, lo guardo pensando che assomiglia a Leonardo Di Caprio, ha lo stesso capello ribelle nel film Titanic ed ha dei lineamenti perfetti.
"Mi guarderai ancora per molto?" dice infastidito.
"Oh no, scusa, piacere Kara!" sfoggio un sorriso.
"Trevis..." ricambia il sorriso.
Passata l'ora di storia dell'arte, Trevis mi invita a prendere da bere al bar. Arrivati al bar mi racconta del suo fidanzamento con Mia e di quanto l'ama. Chissà se quando Jack parla di me, gli brillano gli occhi come a Trevis parlando della sua Mia.
Trevis è un ragazzo di poche parole, per parlare con lui devi spingerlo a farlo e forse ti dirà qualcosa. È simpatico, alto, bello e con le sembianze di Leonardo Di Caprio, dall'accento italiano e con un modo tutto suo di vestirsi.
Guardo l'orario e sono le 15:30, ho ancora tempo prima che inizi la festa. Darcy mi ha dato appuntamento alle 20:00 in spiaggia. Saluto Trevis e lo ringrazio del tempo trascorso con me.
Camminando per strada, vedo una coppietta di anziani camminare mano nella mano. Sono così dolci e spero che anch'io invecchierò con Jack.Arrivata al campus, entro in stanza con gli occhi puntati sul telefono, navigo su Internet in cerca di un lavoro.
Apro la porta e vedo Troian nuda seduta a cavalcioni sul corpo nudo di Step, intente a baciarsi.
Rimango sbigottita... mi preme qualcosa nella bocca dello stomaco. Gelosia?
Fuoriesco dalla camera sbattendomi la porta alle spalle. Una volta chiusa, mi appoggio con la schiena ad essa cercandomi di togliere dalla testa quella orrenda immagine di Troian nuda. Sono disgustata.Sono le 19:30 e Troian è ancora in camera.
Merda. Ora entro in camera e in tono calmo la invito ad uscire, cercando di non tirarle i capelli uno ad uno.
Apro la porta: Step e Troian sono abbracciate. La testa di Troian è sul petto di Step, le accarezza i capelli.
"Troian, ti dispiacerebbe uscire?" le chiedo con gentilezza.
"Escitene tu!" ribatte secca.
Ridono entrambe.
"Step, devo prepararmi." mi rivolgo a lei guardandola.
"Non mi frega un cazzo, ho da fare non vedi?" dice indicando Troian con la coda dell'occhio.
"Troian esci, cazzo" urlo sbattendo le mani contro la porta.
"Oh, calma, esco solo perché non è camera mia." ribatte.
Step non si smuove, rimane nuda sul letto.
Dopo che Troian si è vestita, ed è uscita raccogliendo prima il resto della sua roba, finalmente posso prepararmi.
Sento addosso gli occhi di Step, mi giro a guardarla ed ha un sorriso compiaciuto stampato in faccia.
"Smettila di fissarmi Step" urlo.
"Siamo un po' nervosette eh?" ride.
"'Fanculo Step." borbotto.
La Step che è con le amiche non mi piace affatto: antipatica, scorbutica e menefreghista.
Ma quando è con me, sa essere il contrario di com'è realmente, è dotata di una dolcezza che poi non riesci a starne senza.STEP
Troian è solo uno svago, sa colmare i miei piaceri.
Kara è decisamente arrabbiata stasera o infastidita da qualcosa. Ciò non porta bene, di solito quando è arrabbiata beve fino a star male e stasera c'è una festa, che coincidenza.
"'Fanculo Step" borbotta.
Non le do retta e le passo accanto completamente nuda, non mi degna di uno sguardo.
Entro in bagno, sono davanti allo specchio e faccio le facce buffe, in cerca di un sorriso da parte di Kara.
Entra in bagno e ridendo dice:"Dio, quanto sei brutta!"
La sua risata è contagiosa e mi spinge a ridere insieme a lei. Ha un sorriso perfetto.
Step, a cosa pensi? A te non piacciono le etero.
Ci siamo baciate due volte, ciò non vuol dire che è gay. Penso tra me e me.KARA
Dopo essermi lavata, decido di sfoggiare il mio vestito più corto e bello che ho: è nero con una apertura, arrivante fino al sedere, facendo intravedere la mia schiena. Lungo fino e sopra le ginocchia. Diceva mia madre che questo vestito rimette in risalto il mio sedere, guardandomi allo specchio capisco che ha proprio ragione!
Come scarpe metto le converse bianche, saremo su una spiaggia non credo che i tacchi siano la soluzione giusta.STEP
Esco dal bagno e vedo Kara, davanti allo specchio intenta a guardarsi. Dio, è bellissima. Indossa un vestito cortissimo, mettendo in mostra le lunghe gambe.
"Come sto?" chiede girandosi verso di me.
"Sei bellissima!" rispondo guardandola negli occhi.
"Oh, grazie!" arrossisce.
È bella anche quando è imbarazzata, è bella sempre. Basta pensare queste cose Step.
"Di nulla piccola!" rispondo.KARA
Mi ha chiamata piccola o sbaglio? Non sono affatto piccola, ma questa parola sulle labbra di Step è così pronunciata bene e dolce.
"Kara" correggo.
Perché fai così? Bocca mia taci, mi piace questo nomignolo!
"Scusa. Kara..." corregge. "Allora? Sei pronta?" aggiunge.
"Si..." arrossisco.
Sembra un appuntamento, sembra che Step mi ha invitata ad uscire e resta lì, a guardarmi sul letto, mentre mi preparo.
Cervello baaastaa!

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LEI O LUI?
عاطفيةKara, una ragazza piena di obiettivi. Studentessa modello e amante della danza. Jack, amante dei cardigan e mocassini, classico nerd e figlio di papà. Con una famiglia nobile e con una grande aspettativa della vita. Insieme da ormai ben quattro anni...