CAPITOLO 20

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STEP
"Incontriamoci" dice il messaggio.
Devo affrontare le mie paure, non dirò nulla a Kara altrimenti non me lo farebbe mai incontrare.
"Alle 16:00 in quella biblioteca dove dovevi andare a lavorare" risponde.
Merda. Come lo sa?
Sono le due del pomeriggio. Non so dove sia Kara, l'ho lasciata in camera sua due ore fa.
"Sono sola. Ti va di venire da me?" è Troian.
Lascio perdere il messaggio, che si fotta.
Sono in corridoio, e vicino ad un armadietto c'è Kara che parla con un ragazzo.
Cerco di non interessarmi ma Kara fa finta di non vedermi e mi urta i nervi.
"Ciao, scusa." dico al ragazzo.
Me la tiro per un braccio:"cosa stai facendo?" sussurro.
"Non posso avere amici maschi?" mormora.
"Ah sì? Sembravi in trance."
"È un bel ragazzo, ed è un amico."
"Fai quello che ti pare, io esco." sussurro.
Inizio a camminare:"aspetta Step, ma credimi cazzo!"
"Ti credo Kara, ma adesso devo andare!"
Me la scrollo da dosso ed esco dal campus.
Arrivo alla libreria in meno di cinque minuti, non c'è nessun vecchietto o uomo abbastanza grande da avere l'età di mio padre.
"Step? Sei tu Step?" si avvicina un ragazzino.
"Si, saresti?"
"Frank, ho un bigliettino per te!"
"Vengo io da te, preferisco stare soli :)" dice il bigliettino.
Merda. Corro in macchina partendo a grande velocità.
Mi chiudo in camera e non esco più, mannaggia a me che non mi faccio gli affari miei.
Cosa mi è passato per la testa? Incontrare mio padre, pfft ma neanche per sogno!
Rientro nel campus, mi rifugio nel posto segreto di Sophia. Qui non mi troverà nessuno.

KARA
Devo chiarirmi con Step. Non so dove sia e con chi sia.
Cammino girovagando tra i corridoi, fin quando non mi scontro con il solito ragazzo.
"Merda. Scusa!" dice.
È il ragazzo dagli occhi coloro oro.
"Oramai è diventata un'abitudine incontrarci così!" dico sarcastica.
"Piacere Zac!" mi tende la mano.
"Kara!" gli stringo la mano.
Ha la pelle così fredda che mi procura un leggero brivido.
"Ci si vede in giro splendore!" mi saluta con un bacio sulla guancia.
Ottimo, si chiama Zac ed è a parer mio un vampiro. Dalla pelle bianca e fredda e con occhi color oro.
Ehm... si, Step.
"Dove sei?" le invio un messaggio.
Risponde dopo vari minuti:"nel nascondiglio."
Che ci farà li? Da cosa si sta nascondendo?
Arrivo da lei, ha le gambe tirate fino al seno.
"Ho voglia di te" sussurra.
Annuisco. Non era arrabbiata? Step è il tipo di ragazza che davvero un uomo non riuscirebbe a capire.
"Prendimi, allora." mormoro.
Step si avventa su di me, togliendomi la maglia. Sposta il reggiseno in un lato, prendendo il mio capezzolo tra le labbra.
"S-Step" ansimo.
Lei non gode per niente, almeno credo. Tocca a me.
La rigiro mettendola sotto il mio corpo, dopo varie spinte tra la mia intimità e la sua, le tolgo i pantaloni con l'aiuto di Step.
"Avanti, fammi vedere di cosa sei capace!" sussurra con un sorrisetto compiaciuto.
Le abbasso le mutandine, avvicinando la mia lingua alla sua intimità. Step mi aiuta muovendo i fianchi nello stesso movimento della lingua.
"Oh Kara!" ansima.
Continuo ad andare più veloce, continuo a leccare mentre le infilo due dita.
È così calda e bagnata ed ha un sapore così buono.
"Hai un sapore così buono Step!" sussurro.
Step mi tira a se con i capelli. Mi bacia, assaporando il suo sapore. Mi siedo sulla sua intimità, dopo essermi tolta i pantaloni, e muoviamo entrambe i fianchi. La sua intimità si scontra fortemente con la mia.
"Oh Step, ti amo" sussurro.
Ti amo?! Ti amo?! Dio mio, ma cosa mi passa per la testa?
Step si ferma di botto.
"Cosa?!" si agita.
"N-nulla" mento.
"Cos'hai detto Kara?"
"Niente, okay? Non rovinare anche questo momento!"
"Anche? Cos'altro ho rovinato?" inizia ad urlare.
Ottimo direi.

STEP
Merda Kara. Ho sentito bene? Ha detto "ti amo"? Come può amarmi?
"Rovini sempre tutto Step!" urla.
Mi alzo, prendendo ogni mio vestito. Inizio a mettermi i pantaloni:"che ci fai con me allora? Solo per fartela leccare? Perché sai che nessuna si avvicinerebbe a te nemmeno se fossi l'ultima donna su questo mondo!"
"Tu l'hai fatto!" urla.
"Devi capire, che il mio scopo in questa scuola è far diventare le ragazze etero, lesbiche" mento.
Devo ferirla in qualche modo.
Si rabbuia:"cosa dici? Sono solo un gioco?"
"Esatto Kara. E sei una preda così facile!"
Si avvicina a me, mi guarda per un paio di secondi. Sta per darmi uno schiaffo ma la mia mano ferma il suo polso giusto in tempo.
"Con il tuo egoismo, un giorno, rimarrai sola!" mormora.
"Non aspetto altro!"
"Non farti vedere più Step!" urla.
Kara corre. Corre così veloce che scopare dalla mia vista in un secondo. Non dovevo dirle quelle parole, ma in quell'attimo sono stata più che bene.
Rimango in quel posto tutta la notte, accendo l'ultima sigaretta prima di addormentarmi.
Domani é un altro giorno.

Al risveglio successivo, ho le gambe indolenzite per essere rimaste piegate tutta la notte. Decido di andare in stanza per farmi una doccia e cambiare questi vestiti oramai sporchi.

KARA
Già mi manca Step. Spero che abbia detto quelle cose solo per ferirmi, come nel suo solito.
Decido di mettermi un vestitino bianco, siccome fa abbastanza caldo.
Alla prima ora c'è matematica.
L'ora subito passa, come le ore successive.
Non ho incontrato Step per i corridoi, suppongo che non sia andata alle lezioni.
Passa davanti ad una finestra del campus e noto Step sulle scale di emergenza a fumare.
Ha un jeans nero stracciato, con anfibi, una maglia bianca semplice e con sopra una felpa nera con il cappuccio.
Se ne sta sempre sola e in disparte. La classica ragazza stronza che ne sta sulle sue.
Una macchina fuori al cancello del campus bussa il clacson, prima di alzarsi Step si guarda attorno, si alza il cappello sul capo e corre verso la macchina.
Dove sta andando? E chi è quell'uomo nell'auto?
Si starà cacciando nei guai, tipico di Step. E quell'uomo sarà un avvocato, ne sono sicura.
"Dove stai andando?" dice il messaggio.
Step non risponde.
Cosa starà combinando? Non riesco a non pensare quell'uomo nell'auto. Non voglio immaginare che sia... suo padre.

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