STEP
Questo appartamento è davvero bello. Soprattutto quella scala a chiocciola che porta su una terrazza non curata.
Me ne occuperò io.
I miei pensieri vengono distratti dal suono dell'iPhone di Kara.
"Kaaaara, il telefono!" urlo.
"Vedi chi è!" urla dal bagno.
"Mi manchi Keira. Quando ci vediamo?" è un messaggio.
C'è scritto Zed con un cuoricino rosso alla fine del nome.
Zed? Chi è questo tizio? E si chiama Kara, non Keira.
Kara apre la porta, uscendo dal bagno.
"Allora?" domanda, asciugandosi i capelli con un'asciugamano.
Le poggio il telefono in mano, facendo un falso sorriso.
Kara guarda prima il telefono e poi me, il telefono e me, il telefono e me...
"È un amico!" dice infine, tremando.
"Sì certo!" sbuffo.
Esco dall'appartamento, rimanendo sole Kara e Sophia.KARA
Merda. Merda. Merda. Merda. Merda. Merda. Merda. Merda.
Ho fatto appello a tutto il mio autocontrollo per non dirle la verità. Non sono la ragazza giusta per mentire. Se le cose si faranno più serie fra me e Zed le dirò la verità.
"Era davvero un tuo amico?" chiede Sophia.
Credo di potermi fidare di Sophia, in fondo è pur sempre una mia grande amica.
"Ehm... no. Ci sono uscita due/tre volte." abbasso la sguardo.
"Ti piace?"
"Non ti so rispondere. Però so che amo Step e voglio stare con lei!"
Sophia sorride, abbracciandomi.
"Non fare nessun errore." sussurra.Mi domando dove sia Step. Sono passate più di due ore ed io e Sophia già stiamo alla quinta puntata di Orange is the new black.
Amo follemente questa serie tv.
Dopo due ore e mezza, sentiamo bussare al campanello.
Sophia fa per alzarsi:"vado io!"
Scoppio a ridere:"sì certo, arrivi domani ad aprire la porta!"
Arrivo vicino alla porta, e prima di aprirla mi giro verso Sophia che mi fa una linguaccia.
Se ripenso all'ultima volta che ho fatto una linguaccia, ricordo Step dove minacciava di baciarmela.
A quel ricordo sento qualcosa nel basso ventre. L'eccitazione.
Ribussano al campanello, facendomi ritornare alla realtà.
Il suono si fa più persistente.
Apro la porta ed è Step. Mi guarda con aria arrabbiata, scrutandomi dalla testa ai piedi.
Entra con lentezza dalla porta, si avvicina alle scale a chiocciola salendole con destrezza.
Sophia mi guarda con aria interrogativa e infine scrolla le spalle.STEP
Avevo promesso di cambiare, ma questo è il mio essere.
Stare lontano dalle persone a cui voglio bene quando sono arrabbiata non mi fa bene e non fa bene neanche a loro.
Oramai sono sul terrazzo, il vento mi scuote i capelli.
Passano alcuni uccelli facendomi ricordare del mio voler essere libera.
Caccio il pacchetto appena comprato e sfilo una sigaretta.
La mia prima sigaretta dopo quel fottuto incidente.
"Come stai? Quando passi a trovarmi?" vibra il telefono che ho in tasca.
"Troian, meglio se vieni tu da me." rispondo.
Dopo aver inviato la via del mio nuovo appartamento, riposo il telefono su un tavolino alle mie spalle.
Sento salire le scale, presuppongo sia Kara, dato che Sophia da sola non può muoversi.
E infatti, dalle scale vedo emergere una capigliatura bionda.
"Cos'hai?" dice, avvicinandosi a me.
Cos'ho? Avanti Kara, cielo e terra sanno che hai interesse per quel Zed con il cuoricino.
"Nulla!" rispondo infine, buttando via il fumo.
Sento gli occhi addosso di Kara, che continuano a fissarmi le labbra.KARA
Mi mancavano quelle labbra. Le labbra al gusto di cocco di Step.
Mi mordo un labbro, per cercare di non avventarmi su di lei. Ma appena butta via il fumo da quelle enormi labbra non ci vedo più.
Resto ad ammirarle, leccandomi il labbro inferiore.
"È un amico, credimi." mormoro.
"Perché tremavi allora? L'ho capito che hai interesse anche per i maschi." dice, non guardandomi negli occhi e facendo una faccia disgustata.
E se ha ragione? Se ho interesse sia per gli uomini che per le donne? Forse non voglio ammetterlo, ma penso che Step abbia pienamente ragione.
"Voglio te Step. So che voglio te." mi metto davanti a lei, guardandola negli occhi.
I miei occhi grigio-azzurri ed i suoi occhi blu s'incontrano.
"Hm" risponde semplicemente.
Prende il pacchetto di sigarette alle sue spalle e si dirige verso la scala.
Odio quando fa così, cerco di aiutarla e lei è prontamente a rifiutare il mio aiuto.
Oramai Step è al caldo con Sophia in salotto.
Sento ribussare alla porta, stavolta con più frequenza e velocità.
Scendo le scale di corsa e mi affretto ad aprire la porta.
È Troian. Cosa ci fa qui? Come ha fatto ad arrivare qui?
Nella mia mente riemergono tantissime domande.
Troian entra nell'appartamento senza neanche salutarmi.
Abbiamo solo una cosa in comune: Step.
Ma neanche, perché oramai è mia.
Si avvicina verso Sophia, facendole una carezza sulla nuca.
E poi si avvicina verso Step, la mia Step regalandole un bacio a mezza luna, nell'angolo delle labbra.
Il fiato incomincia ad essere corto e il cuore batte all'impazzata.
Cosa diamine fai Step? Toglitela di dosso!
Per Step è come se non esistessi, si dimentica di me appena vede Troian.
Sophia mi guarda strano, penso stia capendo che sto per cacciare un urlo come una banshee. Che è in grado di uccidere una persona con un solo urlo.
Troian si siede sulle gambe di Step, che non fa nessun movimento per farle capire che quelle gambe sono per me.STEP
"Come stai?" domanda Troian.
"Penso bene!"
Troian mi accarezza la nuca, giocando con l'elastico della mia felpa.
"Ti fa male questo coso?" indica il collare che ho al collo.
"Per niente!" sorrido.
È stranamente bella oggi. C'è qualcosa di diverso in lei.
Ha le labbra grandi con occhi enormi, ha messo la matita e le sta bene.
Sento sbattersi una porta in una delle camere.
Non ci faccio caso, tornando a guardare Troian.
"Tu come stai?" si gira verso Sophia, appendendosi al mio collo.
Chiudo gli occhi dal dolore.
"Porca miseria Troian!" la strattono, togliendomela di dosso.
"Cosa cazzo hai in quella testa? Un criceto in prognosi riservata, diamine!" urlo.
Troian mi guarda perplessa e Sophia si mette una mano davanti alle labbra per trattenere una risata.
Adesso ricordo perché l'ho lasciata, questa imbecille del cazzo. Che idiota!
Mi alzo per andare in bagno, ma la porta è chiusa a chiave.
"Apri!" urlo, dando dei colpi alla porta.
Sento Sophia e Troian, sussurrare qualcosa.
"No." urla Kara dall'altra parte della porta.
"Devo fare pipì, avanti apri." do un pugno sulla porta.
Kara a quel pugno apre. Tra le mani ha un'asciugamano sporco di trucco.
Kara fa per uscire, ma le sbarro il passaggio.
"Togliti Step!" sbotta.
La spingo nel bagno, tenendo gli occhi fissi sulle sue labbra.
"Mi vuoi? Eh?" sussurro.
"C-cosa?" mi guarda imbarazzata.
"Avanti, hai capito. Non fare l'ingenua!"
Kara abbassa lo sguardo, giocando con l'asciugamano che ha in mano.KARA
Bipolare. È una bipolare di merda.
Esce dal bagno rimanendomi sola, con l'eccitazione, con la voglia del suo corpo.
Non capisco questa sua reazione, è incomprensibile.
Mi limito ad uscire dal bagno cercando di trattenere tutto il mio odio verso Troian.
Ma appena entro in salotto, i miei occhi rimango disgustati a quella scena così agghiacciante.
Troian seduta sulle gambe di Step, ogni tanto Step accarezza la sua schiena.
Mi siedo accanto a Sophia, cercando di rimanere immune alla mano di Step su Troian.
"Chi vuole il caffè?" interviene Sophia, cercando di smorzare questo straziante silenzio.
"Io!" dice Step.
"Se lo prendi tu, lo prendo anche io!" interviene Troian.
Step le fa un occhiolino per poi mandarle un bacio.
Ma dio mio è seria? Ha vent'anni o due?
"No, preferisco una birra!" mi avvicino al frigo per prendere una Corona.
Sophia si alza dal divano con il mio aiuto, e avanza lentamente verso la cucina.
In salotto rimaniamo io, Step e Troian.
"Allora Troian, come va?" cerco di aprire un argomento.
"Bene" sbuffa, senza neanche ricambiare la domanda.
Okay. Non resisto più, sto esplodendo.
"Scendi dalle sue gambe, forza!" mi alzo, indicando il corpo di Step.
"Dobbiamo prenderci a capelli anche qui? Se voglio restare sulle gambe di Step, ci sto." urla.
Calma Kara, sii donna.
Prendo il mio giubbotto, il telefono e le chiavi della mia cinquecento.
Esco da quell'appartamento senza dire nulla alle mie due donne.Giro per le vie di New York, fin quando non mi fermo in una libreria.
Entro ed è alquanto silenziosa, si sente solo il rumore di pagine girate con calma e qualche tosse per schiarirsi la voce.
Cerco un libro da leggere e mi attira molto uno di essi.
La copertina è blu scuro con una scritta bianca su di essa: l'essere notati.
Mi rannicchio in un angolino iniziando a leggere questo fantastico libro a me nuovo.

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LEI O LUI?
RomanceKara, una ragazza piena di obiettivi. Studentessa modello e amante della danza. Jack, amante dei cardigan e mocassini, classico nerd e figlio di papà. Con una famiglia nobile e con una grande aspettativa della vita. Insieme da ormai ben quattro anni...