CAPITOLO 13

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STEP
La mattina seguente, al mio risveglio, Kara non c'è.
Mi preparo per andare a lezione: entro mezz'ora sono pronta.
Cammino tra i corridoi in cerca dello sguardo di Kara, ma nulla, nessuno le somiglia.
In lontananza, tra gli studenti, intravedo la lunga coda di cavallo di Sophia. Avvicinandomi di più capisco che sta parlando con qualcuno, anzi con qualcuna... con Kara.
È dolcissima. Ha in dosso un vestitino bianco, che mette in risalto tutte le sue curve. Ha legato i capelli in una coda e ha tra le mani vari quaderni.
Si accorge di me, mi guarda per un istante ma subito abbassa gli occhi.
"Buongiorno!" saluto.
Sophia mi saluta ma Kara cerca di evitare il mio sguardo.
"Devo andare" dice.
Saluta Sophia con un abbraccio. Sono in cerca di un suo saluto, ma nulla.
Sophia indica me e poi lei:"cosa succede?"
La guardo per un istante e con la testa le dico di no.
No. Non deve sapere cosa succede, se vuole glielo dice Kara.

KARA
Deve starmi lontana, altrimenti lo faccio io.
Cammino per i corridoi in cerca dell'aula di chimica.
Sono qui da un mese e ancora devo imparare ad individuare le classi.
Riesco a trovarla prima del suono della campanella, già ci sono due/tre studenti all'interno.
"Buongiorno!" saluto il professore.
Mi posiziono ad una postazione libera mettendomi il camice.
Suona la campanella ed entrano i ritardatari, c'è anche Step. Appena entra, i nostri occhi subito s'incontrano ma ritorno a guardare avanti a me, girandomi veloce.
"Scegliete un compagno" ordina il professore.
Tutti scelgono un compagno ma nessuno sceglie me. Step rimane immobile non sapendo chi scegliere.
"Adams si posiziona vicino alla signorina Young." le suggerisce il professore.
Step si avvicina mettendosi il camice da laboratorio. Ci mettiamo subito a lavoro.
La guardo sott'occhio ed i suoi occhi sono puntati su di me, appena mi giro a guardarla subito distoglie lo sguardo.
"Smettila Step" ordino.
"Finalmente mi parli." risponde.
Verso del liquido in una boccetta. Non so cosa sto facendo, ma è l'unico modo per distrarmi da Step.
"Non dovevi Step" dico infine.
"Ti ho chiesto scusa okay?" sussurra.
"Non bastano le scuse, perché non capisci?!" inizio a sussurrare con un tono più alto.
"Cosa cazzo devo fare?!" risponde.
"Signorine silenzio!" urla il professore.
C'è un attimo di silenzio ma poi Step ricomincia a parlare:"Ho sbagliato, lo so... ma perdonami" sussurra.
"Se c'eri tu al posto mio? Cosa avresti fatto?!" rispondo sotto voce.
"Non ne ho idea okay? So solo che mi dispiace."
"Se siete qui per chiacchierare, andate a chiacchierare fuori!" ci interrompe il professore.
Step mi prende per il polso portandomi fuori dalla classe.
"Step, cosa fai?! Lasciami andare." urlo.
Step mi porta in bagno, chiudendolo a chiave.
"Sono sincera, ti ho chiesto scusa con il cuore" sussurro.
"Non hai un cuore Step".

STEP
"Non l'hai..." cerca di dire qualcosa ma le tappo con una mano la bocca.
"Devo rifarmi il trucco, Miguel vuole vedermi negli spogliatoi della palestra." dice una ragazza.
Continuano a parlare, mentre io ho ancora la mano sulle labbra di Kara. Faccio cenno col dito di non parlare.
Da cosa ci nascondiamo?
"Lasciami" sussurra.
Kara esce dal bagno rimanendomi sola.
Impreco mentre le due ragazze mi guardano curiose di scoprire cosa facevamo io e Kara in bagno.
Kara si è dileguata, non so dove sia. Credo che se quelle due oche non fossero entrate in bagno, Kara mi avrebbe perdonata.

KARA
Basta, mi ha stancata.
Cammino a passo veloce, sbattendo contro gli studenti.
"Guarda dove vai!" mi urla un'oca.
Non le do retta, devo liberarmi di Step, anche se non voglio... devo.
Arrivo in segreteria:"dovrei parlare con il direttore" annuncio.
"Si, lei è?" domanda la signorina ben vestita.
"Young, Kara Young." rispondo.

Dopo venti minuti di attesa finalmente riesco ad entrare nell'ufficio del direttore.
"Ehm... permesso" mi schiarisco la voce.
"Salve, si accomodi!" suggerisce.
Ma preferisco stare in piedi, è questione di due secondi. Ma mi siedo, giustamente, perché il mio cervello in questo periodo è un po disadattato.
"Sono qui, perché vorrei cambiare stanza. Ho problemi con la mia compagna..."
"Numero della camera?" chiede.
"A72." rispondo.
"Bene, per fortuna un'altra ragazza ha chiesto di cambiare camera. Quindi vi invertirete, l'altra andrà nella A72 e lei nella A3N" mi informa.
"Grazie mille!" sorrido.
"Questo ed altro, arrivederci."
Esco dall'ufficio stravolta dai pensieri.
"Oh scusa!" mi urta un ragazzo.
"No, di che. Scusami tu, ero distratta." rispondo.
Ha degli occhi incantevoli, ti ci perdi all'interno. Non mai visto occhi color oro, e con questa carnagione gli stanno da favola.

STEP
Sono rinchiusa in questa università da troppo tempo. Ho bisogno di un lavoro e di un'appartamento.
Esco di scuola fregandomi del resto delle lezioni, giro in cerca di un lavoro tra ristoranti e bar, ma niente.
Mi avvicino ad una biblioteca con fuori un cartello con scritto:"cercasi ragazza, dai diciotto ai vent'anni". Ottimo direi.
"Buongiorno, ho letto il cartello... è ancora disponibile?" chiedo imbarazzata.
"Shhh, certo!" sussurra. "Puoi incominciare domani, poi parleremo dei dettagli appena ci saremo conosciute meglio"conclude.
"Ottimo, a domani allora!" sorrido.
Non mi va di tornare all'università, sono tutti così viziati e figli di papà che solo a vederli mi gira lo stomaco.
Mi fermo in un piccolo bar poco distante dall'università.
Ci sto all'interno due ore contentate, cerco di perdere tempo per non rientrare in quella maledetta scuola.

Due ore dopo torno all'università con il sorriso stampato in faccia, il lavoro che ho trovato non è granché ma almeno posso permettermi qualcosa.
Ho ancora dei soldi conservati nell'armadio, ma non bastano per affittarmi un'appartamento.
Mi squilla il telefono in tasca, è Sophia.
"Hey bellezza!" non mi da neanche il tempo di rispondere.
"Tesoro!" rispondo.
"Stasera da me, c'è un mini-party" stacca la chiamata.
Oramai è così tra noi, lei non si dimentica di me ed io non mi dimentico di lei... la maggior parte delle volte.
Oramai le lezioni sono finite da un bel pezzo, rientro in camera e c'è Kara intenta a fare le valige.
Perché fa le valige? Cambia scuola?
"Ciao." saluto.

KARA
"Ciao" mi saluta Step.
Non può fare così, come se non fosse successo niente.
È stata una stronza egoista, non la perdonerò mai.
Oramai Jack, non vuole più vedermi e sentirmi. Grazie Step, grazie mille per essere così egoista.
"Kara..." sussurra, mettendomi una mano dietro la schiena.
Mi scosto dal suo tocco:"cosa vuoi Step?"
"Perché fai le valige?" chiede.
"Cambio stanza, questa è la mia ultima notte con te" rispondo.
"Allora bisogna sfruttarla." si avvicina lentamente.
"Ferma, non puoi..." mi azzittisce con un bacio.
Mi mancavano le sue labbra che sanno di cocco, mi lascio andare.
Ci ritroviamo sul letto, Step è sopra di me: cerca di togliermi la maglietta.
"Ferma Step, non posso." sussurro.
La strattono fortemente, mi stupisco della mia forza. Non può fare così, no.
Non so cosa mi succede, a me piacciono i ragazzi. Step deve capirlo: è solo attrazione fisica che ho nei suoi confronti.

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