9

9.8K 482 80
                                    


Sarebbe stata una serata difficile e disastrosa. Non annunciava nulla di buono. Avrei fatto solo un favore ad Anny e tenuto a debita distanza Mr so tutto io.

Tornai all'hotel stremata, salutando Anny con un cenno della mano sul marciapiede, mentre sfrecciava via. Da quando era diventata così spavalda? Mi piaceva questo suo lato. Stare con l'insolente gli aveva giovato.

Arrivai alla reception chiedendo le chiavi della stanza.
La ragazza mi guardò e si girò a prenderle, appese ad una mensolina di legno.

"Signora crede sia il caso di salire ora in camera?" Mi chiese guardandomi dispiaciuta, poggiando un palmo ingioiellato sul bancone.

La squadrai inacidita pronta a risponderle.
"Signorina, precisiamo. E comunque si dal momento che è camera mia" la rimbeccai, vedendola abbassare lo sguardo.

Pigiai il pulsante dell'ascensore entrando, quando arrivai al piano. Aprendo con la chiave la camera. Quando rimasi bloccata sulla soglia. Completamente paralizzata. Sgranando gli occhi mentre la busta mi cadde a terra, lasciando che l'intimo uscisse dal sacchetto, che emise rumore, concentrando l'attenzione di Brian verso di me.

"Maggie...io. Oh cazzo" imprecò spostando la ragazza dai capelli rossi lisci, che stava mezza nuda a cavalcioni su di lui, per nulla intimidita. Vedendo Brian raccattare i vestiti di lei gettandoglieli, per farglieli rimettere. Mentre si aggiustò la zip dei jeans, venendomi incontro.

Ero impietrita, non riuscivo a parlare, se non a provare delusione. Certo non perché era intento a scopare con un'altra. Razza d'insolente, maleducato e pure cafone. Portare una sgualdrina nella nostra camera, facendomi passare per la ragazza cornuta. Certo era un fidanzamento finto. Era pur sempre il mio ragazzo nell'hotel.

Si avvicinò in affanno, guardandomi negli occhi. Vedevo il dispiacere lampeggiare in quel mare come un faro in lontananza. Scossi la testa indignata, superandolo con una spallata.

Mi bloccò per il polso, congedando la ragazza con un cenno della testa, che se ne andò sorridente.
"Hmm, troia" feci una finta tosse, pronunciando quelle parole, ritraendo il polso dalla sua presa, aprendo la porta scorrevole della camera. Sentendo i suoi passi seguirmi.

"Maggie, ti prego, pos..." Non lo lasciai finire, che mi voltai. Andandogli vicino a muso duro, puntandogli un dito contro, finendo a toccare con il polpastrello il suo petto. Ma in quel momento anche se sentivo una scossa dovevo rigettarla indietro.

"Come ti sei permesso? Come hai potuto portare una qualsiasi qui? Nella mia camera. Mi fai schifo Brian, e se prima di reputavo un uno adesso sei uno zero spaccato" affermai dura, spingendolo fuori chiudendo la porta.
Mi buttai sul letto, sentendo battere il suo palmo contro la porta.
"Maggie ti prego. Sono stato un coglione" m'intimò con voce impastata e piena di rancore.

"Non ti voglio sentire" gridai sul letto, stendendomi di lato, portando un braccio sotto la testa, puntando lo sguardo perso fuori dalla finestra.

Sentii un respiro caldo sul mio viso. Aprii piano le palpebre. Dovevo essermi addormentata, allungando le gambe sul materasso morbido.
Guardai davanti a me, trovando il suo mare azzurro scrutarmi e farmi annegare.
"Scusami Maggie, per tutto. Abbiamo iniziato con il piede sbagliato, so che stasera dovremo andare alla prova del cibo, per conto di Anny ed Anthony. Vorrei porre rimedio se me lo consentì. Credi sia possibile?" Rivelò cercando di captare ogni mio movimento.

Mi morsi il labbro, ripensando di nuovo alla scena di lei sopra di lui, ed un senso di rabbia impetuoso vagava dentro il mio corpo ancora intorpidito.
"Non lo so Brian, onestamente. Devo prepararmi." Affermai secca, vedendolo annuire arreso, uscendo dalla camera. Mentre poggiai i palmi sul lenzuolo tirandomi su a sedere, abbassando la testa, sbuffando, portandomi i capelli da un lato.

Una Scommessa DivertenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora