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Pov.Brian

Ero arrabbiato?! Cazzo se lo ero. Si stava prendendo gioco di me. Si divertiva a provocarmi e a fare la finta tonta il secondo dopo. Non la reggevo.

Cavolo la possibilità di farmi la ragazza rossa che ci serviva ai tavoli era sfumata del tutto ormai.

Uscimmo fuori dalla pasticceria, entrando in macchina. Ciò significava, finalmente una dormita, che mi facesse passare tutte le voglie.

Quando Anny ebbe la brillante idea di proporci lo spasso totale.
"Ragazzi, che dite se andiamo a ballare? Vi prego è presto e siamo ancora giovani no? Dai, vi prego" si girò con il busto dalla nostra parte, sporgendo la testa dal sedile anteriore, poggiando le mani sul poggiatesta, supplicandoci, mettendo il broncio. Cazzo era perfino peggio di Maggie. Pregavo mentalmente per il futuro di Anthony.

Poi in me si accese improvvisamente un'idea brillante.
"Si dai andiamo" guardai Maggie che sgranò le sue gemme verdi, in cui mi sarei voluto perdere. Ad Anthony gettarmi un'occhiata sorpresa dallo specchietto, corrugando il sopracciglio.
"Infondo a ragione Anny, siamo giovani" aggiunsi, vedendo Anny sorridere.

"Cavolo Brian, dammi il cinque" mi porse il palmo che accettai, battendolo.

Maggie inspirò profondamente, vedendo la sua gamba muoversi agitata.
"Ma io sono stanca" esultò, massaggiandosi la testa. Eh no mia cara, non l'avrai vinta.

Anny si rigirò fulminandola.
"Maggie non fare la guasta feste, sei sempre stata l'anima di quelle, non dirmi che sei cambiata" la stuzzicò, vedendo prendere colore nel viso di Maggie.

"Ovvio che no. Andremo, berremo, balleremo, si" gridò euforica. Dire che era lunatica era un eufemismo. Forse non voleva darle vinta. Trattenni una risata di soddisfazione. Non sapeva cosa gli aspettava.

Il tragitto per fortuna non durò molto, non sarei resistito a lungo. Maggie era più stonata delle campane a cantare ed Anny non era da meno, Anthony apprezzava, accarezzando ogni tanto la coscia scoperta della sua amata, mentre io se mi avessero avvertito prima mi sarei comprato dei tappi, ma comunque vederla muoversi su quel sedile, strusciando la gamba contro la mia, cazzo se mi piaceva, trasudava sensualità da tutti i pori, facendomi scordare anche della sua voce, concentrandomi solo su i suoi movimenti. Non cedere Brian, attieniti al normale flusso delle cose.

Facile dirlo per chi non aveva una come Maggie vicino, che ti faceva uscire di senno in tutti i sensi.

Quando arrivammo davanti alla discoteca, Anthony parcheggiò la macchina nello spiazzato ghiaioso, sentendo stridere le ruote.
Uscendo subito fuori. Non feci in tempo ad aprire la portiera di Maggie che già si era avviata all'entrata con Anny, contenta come una bambina in mezzo ai giocattoli.

Anthony mi tirò una pacca sulla spalla.
"Ci sarà da divertirsi amico" mi avvisò strizzandomi l'occhio, mentre io annuii. Non sapeva quanto mi sarei divertito io.

La fila per fortuna scorreva veloce, quando arrivò il nostro turno, il buttafuori ci prese i polsi, girandoli, lasciandoci un timbro sopra, ed un cartellino per una bevuta gratuita. Grazie al cielo potevo bere finalmente.

Quando entrammo, venni colpito dalle luci forti, che si alternavano. C'era una luce soffusa ed intima. Le pareti nere. Infondo alla sala un rialzo con la console, dove il dj metteva le canzoni. Sul lato sinistro un bancone per le bevute, e sul destro dei divanetti in pelle neri con i tavolini quadrati bianchi.

Prendemmo postazione ad un tavolino, sedendoci su i divani. Maggie si alzò dirigendosi verso il bancone delle bevute, mentre Anny ed Anthony si scatenavano in pista, beh più che altro ci davano dentro. Rimasi a fissare Maggie che scherzava con il barista, cazzo se mi dava fastidio, e non doveva.

Una Scommessa DivertenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora