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Pov.Brian

Lo ammettevo. Mi faceva impazzire quella donna, in tutti i sensi possibili ed immaginabili. Ma non riuscivo a non pensarla. la cosa più bella era litigare per poi fare pace, non avevamo mai tregua e mi divertivo a stuzzicarla. Sopratutto perché al contrario delle altre sapeva stare al gioco ed istigarmi.

Sapevo che avremmo risolto. Perciò prenotai un giro sulla mongolfiera. Si era appisolata durante il tragitto in macchina, in modo che avrebbe avuto la sorpresa appena arrivati.

Parcheggiai la macchina in uno spiazzato, vedendo il campo d'erba estendersi mentre alcuni volavano sul deltaplano.

Mi chinai su di lei accarezzandogli la guancia.
"Svegliati, dolce bollitore" la vidi mugolare come era il suo solito, per poi strofinarsi gli occhi ed aprirli, rivelando il suo verde chiaro che m'ipnotizzava.

Mi fece un sorriso tenero, per poi drizzarsi con la schiena sul sedile, guardando fuori come spaesata.
"Dove siamo?" Chiese continuando a guardare fuori come se cercasse qualcosa.

"Ti ho detto che ti avrei portata in un posto. Ed eccoci" le rivelai uscendo dalla macchina per andare ad aprirgli lo sportello.

"In un campo? Era questa la tua grande idea?" Replicò sbattendo le folte ciglia, corrugando la fronte in disapprovazione, scendendo sbuffando come arresa.

Risi per poi indicargli con il dito la sorpresa.
"È quella la mia grandiosa idea" affermai modesto, vedendola sgranare le sue gemme, ed esultare.

"Cazzo Brian. Volevo dire...cavolo. Una mongolfiera" mi sorrise, buttandosi addosso a me, cingendomi le braccia al collo.
"Tu sei completamente geniale" sussurrò a fior di labbra.

"Solo perché ho una come te al mio fianco" rivelai, intrecciando le dita tra i suoi morbidi capelli, prendendo in possesso quelle labbra dolci che mi mandavano in delirio. Quando le schiuse lasciai scivolare la lingua contro la sua delicata. Per poi staccarci poggiando la fronte contro la sua, guardandoci negli occhi.

"Dai andiamo" le presi la mano, vedendola saltare contenta, dirigendoci verso la mongolfiera dove ci aspettava un uomo.

Pov. Maggie

Dire che aveva avuto un'idea mozzafiato era riduttivo. Era pazzo. Lo adoravo. Lo ammettevo finalmente.

"Salve" salutammo l'uomo, vedendolo che ricambiò sorridente, mentre i capelli brizzolati ricci venivano mossi da un filo di vento.

"Le ho già preparato la mongolfiera circa mezz'ora fa. È pronta per decollare. Durerà un'ora. Sapete che l'aria calda viene introdotta con l'ausilio dei bruciatori. È già in posizione. Sorvolerete sulle fantastiche colline del Chianti. Spero vi divertiate" ci spiegò, aprendo la finestrina della mongolfiera, richiudendola.

Quando lo vidii sganciare il filo dove era tenuta legata, e muoversi leggermente, lanciai un gridolino misto tra emozione e preoccupazione.

Brian mi cinse da dietro la vita, con le braccia, dandomi piccoli baci sulla nuca. Vedendo la mongolfiera inalzarsi piano. Puntai gli occhi al cielo, vedendo la distesa di nuvole chiare.

Volare era il mio mestiere, ma essere lì, saper di poter toccare il cielo, sentire l'aria fresca accarezzarmi il viso dolcemente, la rendeva una cosa unica e speciale.
"È bellissimo" rivelai ammirando le case e i campi sotto di noi che diventavano mano mano più piccoli, come delle formiche.

Una Scommessa DivertenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora