Pov.Brian
Mi mandava in cortocircuito il cervello. E cazzo se non doveva. Era una fottuta scommessa, non potevo perdere il controllo così.
Infondo era una ragazza come le altre. Si credeva forte e indifferente, ma quando mi guardava con quegli smeraldi verdi luccicanti, vedevo solo passione, desiderio. Lo stesso che avevo io. Devi controllarti Brian. Mi ripetei mentalmente.
Mi avviai verso il Bar dove mi aspettava mio fratello. Che cazzo gli era saltato in mente. Aggredirla in quella maniera. Per giunta avrebbe potuto scoprire tutto. Stavo mentendo lo sapevo bene, ma mentivo a tutte le donne. E per qualche strano motivo a me ignaro, con Maggie mi dispiaceva. Odiavo sentirmi così...vulnerabile.
Aprii la porta di vetro, quando lo vidii a sedere, intento a bere del caffè, e leggere un quotidiano.
Mi avvicinai. Ero furioso. Feci cenno alla signorina di portarmi un caffè, mentre lei annuì al di là del bancone.Quando gli arrivai davanti, sovrastando la mia ombra che copriva il giornale, non alzò lo sguardo.
Gli strappai il quotidiano da sotto i suoi occhi, che fissavano il foglio ma non leggevano le scritte, guardando il tavolo beige. Troppo intento a pensare di evitarmi. Sbattendolo sul tavolino, accartocciandolo, con rabbia. Sedendomi difronte a lui."Ciao Brian" accennò fievole, alzando piano gli occhi verso i miei. Gli stessi occhi blu.
"Ciao un cazzo. Che intenzioni avevi? Eh?" Gli chiesi fuori di me, vedendo la signorina portarmi il caffè, che ringraziai solo con la mano, senza staccare lo sguardo dal suo volto dispiaciuto.
"Non ho detto nulla, e comunque non l'avrei detto. Lo ammetto mi è partita la vena, ma mi so controllare" ammise per nulla convincente, prendendo un'altra sorsata di caffè.
Appoggiai i gomiti sul tavolo, incrociando le dita delle mani difronte al mio viso, prendendo un sospiro.
"Tu lo chiami niente? L'hai aggredita cristo santo. Avrà pensato che ho un fratello pazzo, oh chissà cosa" lo rimbeccai, vedendo che annuiva. Aveva capito che aveva sbagliato.
So quanto stesse soffrendo, ma già fargli capire che il suo manuale era una distruzione per le coppie felici, mi sembrava una punizione più che sufficiente.Una donna solo così cinica, come lei poteva inventarsi delle cazzo di regole.
E le avevo lette tutte. Mi stupivo di me stesso a leggere certe idiozie, ma dovevo essere preparato. Sapevo perché si comportava così, ma non sapevo perché non voleva cedere. In aereo non era la stessa Maggie. I suoi cambi di personalità mi destabilizzavano.Carl, mi ridestò dai miei pensieri, attirando la mia attenzione.
"Come procede?" Chiese, facendomi intendere che cosa, scrutando il mio volto in attesa di una risposta, incitandomi con lo sguardo.Chiusi gli occhi, inspirando ed espirando.
"Non cede. Non c'è modo. È sempre così....composta, odiosa" rivelai, celando il fatto che fossi altamente, fottutamente, attratto da quella donna. Dal suo corpo, dal modo in cui si mordeva il labbro, lasciandolo piano con i denti. Dio avevo bisogno di sviare il pensiero di lei sotto di me."Composta ed odiosa? Non è che mandi all'aria il piano perché ti ha mandato a puttane il cervello? Ok, bella è...cazzo se è bella, ma ricordati. Infondo è stata anche colpa sua se Jasmine ti ha lasciato. E a me Lauren" aggiunse pronunciando rauco il nome della sua ex, allentandosi la cravatta, che sembrava gli strozzasse le parole.
"Sai benissimo che Jasmine mi ha lasciato perché non eravamo compatibili" asserì duro. Non leggeva certe cretinate. Almeno non lei. Chiusi gli occhi, pensando che era davvero l'unica relazione stabile che avevo avuto. Ma mi sono sempre ritenuto un libertino. Le relazioni di coppia mi stavano strette.
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Una Scommessa Divertente
ChickLitNon sempre un manuale su "come trattare gli uomini bugiardi" può tenerti lontano dall'amore... Maggie adora fare festa, non crede nell'amore e non frequenta lo stesso uomo per più di 4 giorni. Brian strafottente, adora stuzzicare qualsiasi bella rag...