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Eravamo in macchina a ridere e scherzare, obbligando ad Anny d'indossare la fascia e
la corona con i genitali...che sorpresa, s'illuminavano al buio. Sentendosi immensamente ridicola, toccandosi la fronte, storcendo il naso imbarazzata, rivolgendoci occhiatacce, puntandoci il dito contro come per dire "me la pagherete cara".
Ciò che contava adesso era solo farla ridere.
Ci alzavamo uscendo la testa dal tetto della Limousine, cantando a squarciagola, urlando alla gente di passaggio, che inevitabilmente ci guardavano spaventati.

"Ragazze stasera siete più che presentabili" confessai vedendo le parenti di Anthony ringraziarmi. In effetti era merito mio, e devo ammettere che non avevo fallito nella mia missione " trasformiamo i brutti anatroccoli in cigni".

Mentre sorseggiavo il flûte colmo di spumante, Paul si girò verso di me, sistemandosi gli occhiali giallo fluorescente.
"L'hai visto il dio greco?" Mi diede una gomitata al braccio, vedendo che ero assorta dai miei pensieri che guarda caso riguardavano proprio quel prepotente.

"Brian? Si purtroppo. Pensa che ha avuto anche il coraggio di farmi il terzo grado ed aggredirmi su come fossi vestita" ammisi con voce amara, al ricordo. Bevendo tutto d'un sorso per versarmene ancora.

"Un tipo tosto. Ricorda...tieni il toro per le palle" i suoi consigli da Guru non mancavano neanche in questi momenti, mentre accavallò le gambe, facendo spallucce, scontrando il bicchiere con il mio.

La limousine si fermò, in un locale aperto, dove la musica rimbombava nelle casse, facendoci uscire, mentre già iniziavamo a ballare ed ancheggiare.
"Dove diavolo mi avete portata?" Asserì preoccupata ma nella voce una punta di divertimento, girandosi verso di noi Anny. Vedendo gente vestita da Hippie, sgolarsi birra, e farsi canne, stendendosi sul prato.

Sul palco c'era un cantante che suonava con la chitarra, accompagnato da uno con la batteria. E sotto un ammasso di gente, che alzavano le braccia al cielo, alcuni anche a sedere sulle spalle dei propri amici.
Radunai le ragazze all'insaputa di Anny, che acconsentirono alla mia idea che sicuramente l'avrebbe vista rossa come un pomodoro in volto.

La trasportammo proprio sotto al palco, con la scusa che si vedesse meglio. Quando l'alzammo di peso tutte insieme, vedendola gridare e implorarci di metterla giù, mentre Paul indicava con la mano Anny, al cantante che ci guardava cantando mentre ci lanciava sorrisi divertiti. Probabile che pensava che non eravamo molto normali, e chi poteva dargli torto.

Le porse la mano, mentre Anny titubante accettò, lasciandosi portare sul palco, scuotendo la testa, coprendosi il volto con le mani. Se avesse potuto sarebbe scomparsa dalla vergogna, mentre si spostava da un piede all'altro guardandoci dall'alto del parco, storcendo il viso, facendoci le linguacce, mentre noi le mandavamo baci, e il ragazzo cantava guardandola negli occhi, facendola divenire porpora sulle guance, sentendo la gente fischiare e battere le mani.

Quando finì la canzone, le porse il microfono, facendogli delle domande, togliendosi la chitarra dalla spalla, poggiandola a terra.
"Allora, come si chiama questa splendida ragazza?" Le chiese sorridendogli. Cavolo era davvero sexy. Capelli castani scuri e due occhi neri come la notte.

Anny gli sorrise, mordendosi il labbro.
"Annalisa, ma per le amiche...Anny" si fermò indicandoci, mentre la salutammo con la mano, divertite dalla situazione.

"Ho notato che ti sposi giusto?" Le toccò la fascia, per poi indicare la corona con i genitali, trattenendo una risata divertito.

Vidii Anny sbiancare, spalancando la bocca, sgranando gli occhi, sussurrando forse troppo vicino al microfono,
"Oh merda" togliendosela, buttandola a terra, vedendo una ragazza che la prese, più che soddisfatta, mettendosela in testa.

Una Scommessa DivertenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora