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Per la gioia di grayblackred

Ero delusa lo ammettevo. Nonostante i momenti che avevano condiviso lui mi vedeva ancora come una snob presuntuosa.
Lo sapevo che tutti gli uomini erano uguali ed una volta ottenuto il loro scopo, tornavano gli stronzi di prima ma non sapeva con chi si era messo contro.

Sicuramente non sarei rimasta a casa con un pigiama di pile con gli orsetti a mangiarmi barattoli di gelati calorici per pianger e guardare allo specchio le mie maniglie dell'amore che crescevano a dismisura. No!
Io ero Maggie O'Connel creatrice del manuale per uomini come Brian. L'idolo di tutte le donne prese e poi sputate.

Uscii fuori finita la festa, salutando Anthony ed Anny, ed anche la vecchia bisbetica, che si avvicinò a me.
"Mia cara ho visto come ti guarda il biondino ingelatinato, Tra voi due c'è qualcosa e solo un cieco non lo vedrebbe" ammise, stringendomi le mani nelle sua fredde con delle vene in rilievo data l'età.

Non le risposi, finsi un sorriso mentre mi avviai a piedi.
Sentii la macchina di Brian seguirmi, abbassando il finestrino.
"Monta Maggie" il suo solito tono arrogante mi arrivava come un pugno nello stomaco ora.
Continuai a camminare senza dargli adito. Presuntuoso.
"Ti ho detto di montare" replicò freddo sul punto di perdere la pazienza, quando vidii da lontano la moto del cugino di Anthony, Davide. Mi dipinsi un sorriso in volto, avviandomi nella sua direzione. Se voleva giocare avrei vinto io.

"Maggie cazzo" mi richiamò, non ricevendo ancora risposta, quando mi fermai davanti a Davide, che si stava mettendo il casco integrale. Aveva degli occhi neri profondi, peccato che non ci vedevo nulla dentro, non provavo scariche di adrenalina come con quello lì, ma comunque un passaggio mi serviva e non sarebbe stato Brian a darmelo.

"Ciao Maggie" mi salutò alzandosi la visiera trasparente.

Gli sorrisi maliziosa.
"Mi serve un passaggio Davide. Ti scoccerebbe darmelo?" Ammisi mordendomi il labbro, vedendo i suoi occhi seguire il mio movimento.

"E il tuo amico Brian?" Domandò risoluto, quando lo sentii avvicinarsi a noi. Ma cavolo.

"Maggie se non sali su questa cazzo di macchina, giuro su dio che..." Non lo lasciai finire la sua ramanzina che presi il casco e montai in sella alla moto, intimando nell'orecchio a Davide di partite.

"Maggie non farmi incazzare" continuò imprecando mentre Davide mise in moto, partendo mentre urlai.
"Buona notte Brian" ridendo dentro di me, sapendo che sicuramente stava sbattendo le sue abili dita sul volante, e che quando sarei tornata in albergo mi avrebbe fatto una ramanzina. Ma non era nessuno per dirmi quello che potevo fare. Da oggi si gioca come dico io.

Quando mi fermò davanti all'albergo, scesi buttandomi giù il vestito che si era alzato, togliendomi il casco, aggiustandomi i capelli con le mani, restituendoglielo, rivolendogli un sorriso.
"Grazie Davide" lo ringraziai sincera, vedendo che scosse la testa.

"Di nulla bella. Quando vuoi" ammise, vedendolo chiudersi la visiera per ripartire, vedendo la sua figura diventare sempre più piccola.

Salii in camera, aprendo la porta, mentre mi girai per chiudere trovai Brian a braccia conserte di spalle, ammirare la vetrata, con la camicia sbottonata ed i pantaloni. La giacca, la cravatta e la cintura erano sul poggiatesta del divano, così come le scarpe erano sistemate sul tappeto.

Mi tolsi i tacchi, vedendo che non si girava, dirigendomi in cucina per prendere dell'acqua, aprendo il frigo.
"Ti è piaciuto il giro in moto?" Iniziò rompendo quel silenzio glaciale che mi congelava dentro.

Una Scommessa DivertenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora