Marcel Styles

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il tanto atteso giorno è arrivato....yep....

*driin driin driin driin*

Con la mano andai alla ricerca della sveglia...schiacciai il pulsante e con gli occhi impastati di sonno cercai di alzarmi dal letto, che a prima mattina sembra così invitante e comodo...

Appogiai i piedi a terra alla ricerca delle pantofole...-maledizione...- imprecai quando cercai di mettermi in piedi con scarsi risultati...Finalmente riuscii ad alzarmi, la schiena gridava aiuto mentre le mie gambe mi imploravano di sedermi...

Non so come o quale santo mi ha aiutato ma, sono qui sana e salva in cucina a mangiare cereali, vestita e lavata...mi sorprendo di me stessa...

-buongiorno tesoro...già pronta?- mia madre mi raggiunse...era pronta, la sua divisa da poliziotta le stava da dio...

-giorno..- mi baciò la fronte pre poi incamminarsi alla porta,

-è il tuo primo giorno, fà la brava...- se ne andò...come sempre soltanto che oggi c'era qualcosa di nuovo, diverso...la casa...

Ci siamo trasferite da una settimana a causa del suo lavoro...non sono distrutta per aver cambiato città...anzi più che altro sono felice...lì ho lasciato prevalentemente brutti ricordi, brutte persone e brutte compagnie...sono stata tradita innumerevoli volte nel corso della mia vita, la prima persona ad averlo fatto? mio padre. Quel bastardo ha abbandonato mia madre e me senza dire niente, molto probabilmente scappando con qualche puttana di passaggio..da quel giorno non l'ho mai più visto, sono da ben dieci anni che non lo vedo...meglio per me, non volevo vivere con un ubriaco in casa..l'unica cosa che mi è rimasta di lui è il cognome...Wollas...mi chiamo Bianca Wollas, che poi io di bianco non ho chissà che cosa...sono bruna con occhi marroni con sfumature verdi di tanto in tanto...e basta. Non sono una di quelle ragazze amate ed apprezzate da tutti, anzi il contrario...io mi vedo brutta, sono brutta...il mio fisico lo è, la mia faccia anche...

-cazzo sono meno un quarto...- in fretta e furia scappai fuori di casa, accompagnata dalle mie fidate cuffie e lo zaino...pesante già il primo giorno.

La scuola l'ho solo vista in una foto, avrei frequentato il quarto anno delle superiori...a culo direi siccome non sono brava in quasi tutte le materie....e sapere di dover ambientarmi in una nuova scuola mi scoraggiava ancora di più...nuovi compagni che molto probabilmente ti avrebbero sparlato alle spelle (come sempre), nuovi professori cacacazzo (come sempre) e i soliti bulli della minchia che prendono in giro gli "sfigati", ma che cosa ci sarà di così divertente nel pestare quasi a sangue una persona, solo per sentirsi più forte e per portare a letto le puttanelle della scuola...che schifo di società...

Eccola lì..la mia rovina. Arrivai a scuola con il fiatone...ancora non era suonata 'meno male' pensai per poi appoggiarmi ad un muretto lontana da tutti e da tutto. Manco cinque secondi che mi trovavo qui e già gli sguardi sono su di me, odio essere al centro dell'attenzione, odio i loro sguardi maligni e odio la scuola.

La campanella mi salvò, con il poco fiato rimasto nel mio fragile corpo corsi verso l'entrata per andare nella segreteria....

-buongiorno...- esultai rivolgendomi alla anziana donna davanti a me

-buongiorno desidera?- mi guardò da capo a piede con un sorriso compassionevole stampato in viso...forse mi poteva stare simpatica questa signora

-sono Bianca Wollas la nuova studentessa, vorrei sapere la mia classe...- si sentii in sottofondo il rumore dei tasti del computer...

-classe 4°B, benvenuta...ecco il foglio con i libri che dovrai comprare...- lo presi e con un cenno del capo me ne andai...adesso viene la parte peggiore, presentarmi alla mia nuova classe.

Salii al secondo piano, camminai per il corridoio alla ricerca dell'insegna con su scritto '4°B'e per mia sfortuna lo trovai...bussai titubante sulla porta di legno scuro...

-avanti..- una voce maschile mi fece trasalire...con tutto il coraggio che avevo in corpo aprii quel pezzo di legno e feci il mio ingresso nella nuova classe

Un uomo sulla quarantina mi sorrise accogliendomi in quel manicomio che solitamente si chiama 'classe', entrai facendo un passo dopo l'altro, lentamente...ancora una volta gli sguardi erano tutti su di me...

-bene ragazzi lei è la vostra nuova compagna...presentati...- odiavo questa parte..presentarmi, se potevo dicevo tutto quello che mi passava per la testa, come per esempio mandarli a fanculo uno per uno ma, mi stetti zitta ed eseguii gli ordini

-mi chiamo Bianca Wollas ed ho 17 anni, piacere...- per la prima volta diedi uno sguardo ai miei compagni, le femmine mi fissavano...lo sguardo ardente di odio e pieno di insulti oppure di qualche predica sui miei vestiti 'problemi se mi piaccione felpe da maschio e jeans?', i maschi invece avevano uno sguardo malizioso, specialmente uno, sembrava il bullo della classe, pelle ambrata ciuffo moro tirato su con non so quanto gel...

-prego, siediti vicino a Styles...- mi indicò l'unico posto vuoto affianco ad un ragazzo, alla'aparenza secchione per via dei suoi occhiali esageratamente grandi e del suo gilet a quadri...sorrisi falsamente al professore e mi andai a sedere vicino al così detto Styles.

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