torta!

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Uscii da scuola con in tasca un bel nove

-Marcel ti rendi conto?! Il mio primo e forse unico nove! wow!!-

Iniziai a saltare in preda all'euforia, ero davvero al settimo cielo...

-sono fiero di te!- si mise a ridere per non so quale assurda ragione..a mi sono scordata di dirvi una cosa....parlando in queste sette ore abbiamo scoperto di abitare a due isolati di distanza....avremmo fatto la stessa strada..

****

-e poi le ho detto 'ehi ma che vuoi?'- scoppiai a ridere alla sua storia...era da un bel pò che stavamo camminando...

-scusa Marcel ma, sono arrivata...- indicai la casetta alle mie spalle, troppo grande per due persone...il sorriso sul suo volto svanì...

-oh...allora ciao...- mi mostrò la sua fossetta e se ne andò...

-ciao Marcel!- urlai per farmi sentire ricevendo in cambio una sventolata di mano...

Mi sbattei la porta di casa alle spalle

-mamma?- nessuna risposta...a quanto pare non era ancora rientrata...

Andai in cucina alla ricerca di cibo ma, il frigo era vuoto...

-di male in peggio...- frugai nelle dispense trovando dei pacchi di patatine..buone

-me le farò bastare...- li presi tutti e tre e mi andai a sedere sul divano...In tv non facevano niente di divertente...e la cosa più brutta era che per domani avevo una relazione da fare su Giulio Cesare...'oggi è proprio una giornata di merda...' abbandonai la testa all'indietro ma, poi mi ricordai di avere il numero di Marcel, avremmo potuto fare la relazione insieme...

Frugai nelle tasche in una ricerca disperata del cell ma, poi mi ricordai di averlo poggiato sul tavolo...sbuffando mi alzai e raggiunsi quel pezzo quadrato di legno...'eccolo'

-allora vediamo....M....trovato...- premetti il tasto verde ed iniziarono a partire quei fastidiosi 'tu tu tu tu tu'....'dai rispondi!'

-pronto?- la sua voce roca mi fece soridere....non sò perchè...

-ehi Marcel!-

-ciao Bianca dimmi, è successo qualcosa?- dal suo tono di voce potei capire il suo spavento

-sai la relazione di domani? Be ecco...ti va di...si insomma, di farla assieme?- incomincia a torturarmi il labbro inferiore alla ricerca di una sua risposta

-ok tra un'oretta sono a casa tua...ciao...-

-ciao...ti aspetto!- chiusi la chiamata ero stra felice. Molto probabilmente con il suo aiuto avrei preso un'altro buon voto...lo spero

Andai di sopra per sistemare la mia stanza, era un vero disastro, essendoci trasferite da poco c'erano ancora degli scatoloni per la casa...bè l'avrei usata come scusa del disordine

Stavo stesa sul divano *din don* corsi verso la porta, mi sistemai un pò ed aprii...

Il suo sorriso spiccò grazie ai suoi occhiali...

-ciao, entra...-

-ciao...- lo feci accomodare un pò imbarazzata per il disordine

-siamo soli?- si fece tutto d'un tratto rosso

-mia madre non è ancora tornata da lavoro...vieni andiamo di sopra- feci cenno col capo di seguirmi su per le scale, e così fece

Chiusi la porta della mia stanza delicatamente per non rompere il silenzio

-puoi sederti sul letto, non ti mangio mica..- eseguì il mio ordine, sembrava disorientato...

-è la prima volta che vai a casa di qualcuno?- 'chiuditi boccaccia!'

-emm...si...- il rosso si impossessò del suo viso ed io non potei far altro che sorridere

-allora, iniziamo!-

*****

-non ho mai studiato così tanto in vita mia!- mi buttai a peso morto sul letto appena finimmo...era da due ore che stavamo parlando di Cesare...

-bè in compenso abbiamo finito la relazione su quella testa pelata...- si mise in piedi avvicinandosi alla porta...

-bene credo che adesso io debba andare...-

-aspetta! Non vuoi rimanere un'altro pò?- 'ma cosa stavo dicendo?'

-be ecco...non saprei non vorrei essere un disturbo...- iniziò a balbettare...che tenero...

-nessun disturbo!- mi alzai dal letto per raggiungerlo ed aprire la porta

-godiamoci un pò di sana tv- annuì per poi seguirmi verso il salone

Dopo dieci minuti di zapping in tv, un canale attirò la mia attenzione, quello di cucina...io adoro mangiare ed adoro vedere gli altri cucinare, io in compenso sono una frana

-ti piace cucinare?- il ragazzo al mio fianco proferì

-mi piace veder cucinare, a te?- sorrise timidamente

-molto...-

-allora ti andrebbe di prepararmi una torta?- 'scema scema scema!!'

-se non è un problema...- 'ha accetato?'

-nessuno!- spensi la tv e mi recai in cucina

-bene aiutante chef, ho bisogno della farina- corsi a prenderla dalla credenza

-uova...latte e burro...- aprii il frigo e li presi lui nel frattempo si era messo il grembiulino

-cioccolata, lievito e zucchero...- presi anche quelli...

-bene direi che potremmo iniziare...- si sistemò megli gli occhiali ed iniziò a mettere la farina con le uova in una ciotola...ero ipnotizzata dai suoi movimenti...mi piaceva troppo...

-prendimi un frustino...- ci misi un pò di tempo nel capire l'oggetto che gli serviva

-grazie...- incominciò a sbattere l'impasto frettolosamente, la lingua tra le labbra per concentrarsi ed il naso arricciato...faceva ridere...

-dammi una ciotola per metterla in forno...- il liquido marrone era molto invitante grazie all odore di cioccolato che emanava...gli porsi la forma di ferro per la torta e lo vidi versare il liquido di cioccolata dentro di esso...

-adesso mi servirebbe un limone ed una grattuggia...- capii subito cosa aveva in mente di fare

Inizio a grattuggiare il limone sull'impasto...che odore

-adesso dobbiamo solo infornarla..- sorrise allegramente

-grill a 250 gradi...- impostai il forno appena mise dentro la torta.

Ci battemmo il cinque, era venuto proprio un ottimo lavoro...

Marcel StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora