..e tu dovresti essere un ladro?

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Harry, caro e dolce Harry. Io provo un forte sentimento per te, ma ancora devo capire una cosa...tu sei un ragazzo perfetto e pieno di qualità, ma perché devi russare come un maiale?!

Con fare scocciato mi portai sulla testa il cuscino ovattando quel fastidioso rumore che non voleva cessare. Perché devo patire tale disgrazia?!

-mmm..Bianca...- mi alzai di scatto con il busto appena sentii il mio nome. Parlava in modo strascicato e non capivo nulla di quello che stava dicendo. Stava beatamente dormendo a pancia in su, il torace scoperto ed i ricci che ricadevano morbidi sul cuscino. Se non fosse per quel suo russare gli avrei baciato le labbra seduta stante.

-vieni qui..non andare via da me..- continuava a borbottare nel sonno e con foga sentii prendermi per il polso. Mi ritrovai stretta tra le sue braccia con le gambe intrecciate e la faccia nell'incavo del suo collo. Automaticamente sentii il bisogno di lasciare umidi baci. Iniziai da sotto l'orecchio per poi proseguire lungo la mascella. Sorrisi contro la sua pelle appena lo sentii gemere nel sonno.

Un tonfo. Un altro e un altro ancora.

Drizzai le orecchie appena sentii dei passi. Presa dalla foga mi precipitai fuori dal letto, presi da una sedia lì vicino, una maglietta nera di Harry che, mi arrivava a metà coscia. I piedi scalzi non facevano rumore a contatto con il parquet e delle piccole scosse di freddo mi fecero rabbrividire.

Titubante poggiai la mano sulla maniglia della porta e con la coda dell'occhio vidi il riccio che ancora dormiva beatamente. Forse non è il caso svegliarlo

Un rumore. Come se qualcosa è caduto a terra.

Aprii piano la porta cercando di non fare rumore.

Mentre scendevo le scale sentivo dei strani borbotti provenire dalla cucina. Non conoscevo quella voce, apparentemente maschile, nel sentirla tremavo e la paura mi scorreva nelle vene.

-cazzo..- sgranai gli occhi. Ormai avevo sceso anche l'ultimo scalino e non mi rimaneva altro che entrare in cucina, però prima andai nel salotto e presi in mano la prima cosa che trovai, ovvero un vaso..non si sa mai, sperando che non mi dovesse servire.

Lentamente, con passo furtivo mi avvicinai all'entrata della cucina e piano piano i borbotti diventarono sempre più udibili. Dopo aver preso un grosso respiro, feci capolino per vedere chi mai fosse entrato in casa. Mi sorpresi nel vedere una figura girata di spalle, intenta a frugare nei cassetti. Era alto e magro, i capelli biondi e vestito completamente di nero.

-chi va là?- domandai con voce tremante. Il ragazzo si girò impaurito nel sentire una voce. Strinsi saldamente il vaso, nascosto dietro la schiena, tra le mani.

-chi sei tu? Cosa vuoi?- domandai con più autorità mentre entravo in cucina lentamente. Il ragazzo sgranò gli occhi azzurri e vispi. Si morse il labbro torturando il piercing al lato di esso.

-io non volevo fare niente..-

-devo chiamare la polizia?- quasi urlai. Sembrava più lui il terrorizzato invece che io. E questo dovrebbe essere un ladro?

-ti prego, no!- rispose con voce tremante. Si girò completamente verso di me così che potessi vedere quello che stava facendo. Sul piano cottura vidi il mio pacco dei biscotti aperto..stava mangiando? Per giunta i miei biscotti al cioccolato preferiti..

-si può sapere cosa stavi facendo?- domandai con un piccolo sorriso mentre mi appoggiai allo stipite dalla porta. Vidi il suo viso diventare d'un tratto rosso e lentamente abbassò lo sguardo sui suoi piedi.

-io son-

-che sta succedendo qui?!- Harry si mise al mio fianco, la voce leggermente impastata dal sonno e gli occhi sgranati nel vedere il ragazzo davanti a noi. Adesso si che avevo paura, ma non per me, più che altro per il ragazzo che doveva subire l'ira del riccioluto.

-cosa cazzo stavi facendo?- domanda con voce possente. I suoi passi si udivano per tutta casa e furiosamente si avvicinò al ragazzo. Il poveretto stava tremando

-Harry..non stava facendo niente di male..- si girò di scatto verso di me

-niente di male?- domandò con fare divertito. Poi si rigirò verso il biondo e ripeté

-niente di male?-

-ti prego posso spieg-

-cosa vorresti spiegare? È logico che stavi commettendo un furto!-

-Harry!- velocemente mi avvicinai a loro. Poggiai il vaso sul piano cottura e poi misi le mani sulle spalle di Harry, in modo da allontanarlo dal ragazzo alle mie spalle.

-lo difendi pure?- chiese scioccato.

-non stava facendo niente di male, ma adesso lasciamolo parlare così ci spiega..e se voleva rubare allora lo cacceremo di casa, ma non chiameremo la polizia..chiaro?- scossi leggermente le sue spalle e da parte sua ricevetti un leggero movimento del capo.

-ok.. andiamo in salotto per chiarire..-

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SPAZIO ME

Ciao tesorini miei!! Ecco a voi un altro capitolo. Scusate dovevo postarlo ieri, ma ho dovuto fare delle commissioni e non ho avuto il tempo. Comunque spero di avervi lasciato con della suspance e dovrete resistere fino a quando questo capitolo non raggiungerà i 30 like ed i 15 commenti. Spero che vi piaccia la storia come la sto portando avanti e se volete darmi qualche consiglio fatevi avanti li accetterò volentieri..per il resto..mi levo dalle palle quindi..Ciao!! Bacioni!

-becca

Marcel StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora