tanto atteso...

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La luna illuminava il suo viso. In quel momento sembrava un angelo sceso in terra, venuto per salvarmi da tutto il casino che si stava attorcigliando al mio corpo.

-speravo venissi..- mi spuntò un leggero sorriso e con stanchezza mi andai a sedere sull'altalena vuota. Stranamente anche io speravo di trovarlo lì, su quella splendida altalena. L'ultima volta che sono venuta qui era tutto diverso. Io ero fidanzata e lui stava abbandonando una parte importante di se stesso. "Marcel".

-ti devo parlare. Riguardo...- feci un sospiro pesante

-riguardo tutto.- strinsi tra i pugni la catena arrugginita e con le gambe iniziai a dondolarmi. Alle mie orecchie arrivava quel fastidioso cigolio causato dalla ruggine delle catene.

-quel bacio era inaspettato. Mi sono sentita male ed ero arrabbiata. Mia madre gli aveva dato il permesso di farlo, solo dio sa quanto ero incazzata in quel momento. Quella donna mia ha costretto a scegliere tra lei e te..- per la prima volta lo guardai negli occhi. Erano così belli illuminati dalla leggera luce della luna. Erano lucenti, brillavano di luce propria e quel verde..così intenso, ma al tempo stessi cristallino, faceva invidia alle stelle che, in quel momento, si trovavano sulle nostre teste.

Lui mi guardava, ascoltava ogni singola parola che usciva dalle mie labbra.

-e tu? Che scelta hai fatto?- sussurrò posando il suo sguardo davanti a se, in un punto indefinito.

-te...ho scelto te.- dissi ferma, convinta delle mie parole. Quella mattina risposi di no alla domanda di Louis. Ero sicura della mia scelta. Per una volta avrei ascoltato il cuore, la cosa più giusta da fare. E adesso voglio scappare da questa stupida realtà e volare via lontano assieme ad Harry.

-scappiamo! Andiamo via solo io e te...ti prego...- sussurrai le ultime due parole. Mi si stringeva il cuore per una sua possibile risposta negativa. Quel silenzio mi stava uccidendo, lentamente. Quel silenzio valeva più di mille parole, anche se me ne bastava solo una in quel momento. Volevo che affermasse i miei pensieri, volevo che capisse che ormai la mia vita era nelle sue mani, mentre il mio cuore gli apparteneva già da tanto tempo. Solo ieri ho capito che fino ad adesso, il mio cuore era solo suo. I miei pensieri solo per lui e i miei occhi volevano soltanto una persona davanti, lui.

-ti porterò ovunque tu voglia.- quelle parole mi scaldarono l'anima, crearono un sorriso sulle mie labbra. Provai pace con me stessa, anche se durata poco, ma mi bastava.

Con uno scatto veloce si alzò dall'altalena, facendola dondolare. Mi porse una mano che, di certo non avrei mai rifiutato. Quel piccolo contatto tra le nostre pelli mi fece provare brividi che scorrevano dal basso verso l'alto, ininterrottamente.

Iniziammo a correre su quelle foglie ormai secche e i sassolini che rimanevano incastrati sotto la suola delle scarpe. Le stelle ci guidavano verso una meta a noi sconosciuta e il mio sorriso si allargò ancora di più. Uno zoo nello stomaco e la risata del riccio, che non smetteva di correre verso chissà dove.

Il paesaggio era magnifico su quella piccola collinetta. Gli unici suoni che si udivano erano i nostri respiri affannati, ci dovevamo ancora riprendere dopo la corsa che, ci aveva portati fino a qui. Stanca mi buttai a peso morto per terra. Le mani sul viso mentre cercavo di riprendere fiato. Sentivo la faccia in fiamme e le gambe molli. Ma poi tutto accadde troppo in fretta.

Una pressione sul corpo, dei ricci che solleticavano la mia fronte e il suo respiro sulle labbra. Gli accarezzai la guancia, perdendomi in quel mare di emozioni che mi stavano travolgendo. Il mio sguardo faceva su e giù sul suo viso, soffermandosi prevalentemente sulle sue labbra che, in quel momento, sembravano così invitanti e belle da baciare. Un bacio che stavo aspettando da tempo, troppo.

-baciami..- mi sussurrò sulle labbra. Continuavo ad accarezzare la sua pelle morbida.

-ti prego..baciami..- lo vidi mentre chiudeva gli occhi, in attesa di quel contatto atteso da entrambi. Senza farmelo ripetere tre volte, feci quello che mi fu richiesto. Le nostre bocche si scontrarono delicatamente, come se non volessimo farci del male a vicenda, come se non volessimo fare troppo rumore. Il suo profumo inebriava i miei sensi e le mie mani accarezzavano i suoi ricci morbidi. Sentii la sua lingua cercare un varco tra le mie labbra che, in poco tempo, creai. Iniziò quella splendida danza, quel cercarsi di lingue che mi faceva impazzire. La sua mano scorreva lungo il mio viso ormai in fiamme. Mille brividi che non volevano smettere di scorrere su, per la mia spina dorsale. Tutto troppo perfetto per essere vero. Quel bacio era troppo perfetto per essere vero. I suoi denti iniziarono ad assaggiare il mio labbro inferiore. Finalmente dopo tanto tempo un bacio vero, con dei veri sentimenti e con amore che non smetteva di fuori uscire dal mio corpo.

Con un pugno strinsi i suoi ricci e, con malavoglia, lo allontanai dalla mia bocca, staccando le nostre labbra e ricevendo in cambio un suo grugnito di dispiacere.

-non respiro..- mi giustificai vedendo il suo sguardo deluso.

-ti avrei baciata fino all'alba..- mi morsi leggermente le labbra al solo pensiero di rendere quelle semplici parole la pura realtà. Con il pollice disegnò il contorno delle mie labbra con il suo solito sguardo malizioso

-mi piaci...da impazzire.- senza pensarci, mi fiondai nuovamente sulle sue labbra.

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SPAZIO ME

Salve ragazze!! Ecco a voi il tanto atteso momento dei Barry (grazie del consiglio).

Ho fatto un capitolo lungo per ripagare la merda del precedente. Spero che vi sia piaciuto e...che dire...grazie, come sempre, a tutte. Vi amo tantissimo!! Bacioni.

-becca

p.s continuo a 28 like

Marcel StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora