In infermeria non c'era nessuno...eravamo solo io,lui ed il mio mal di testa. Mi fece sedere sulla sedia che con il mio peso scricchioló, per tutto il tempo tenni lo sguardo basso,non avevo ancora raccimolato tutto il coraggio necessario per guardare i suoi occhi castani da mozzare il fiato...Mi torturavo le mani pensando a qualsiasi risposta per una sua domanda improvvisa...stavo aspettando la sua voce pronunciare il mio nome, le mani ormai calde iniziarono a sudare, il mio corpo iniziò a tremare e il mal di testa si fece più forte...sentii tutto girare, poggiai la mano sulla fronte cercando di calmarmi...perché non mi chiedi nulla? sapevi già tutto? questi pensieri fecero si che mi girasse ancora la testa...con ancora lo sguardo basso vedevo le sue nike
bianche fare avanti e dietro davanti al mio corpo seduto, sospirai immaginando la sua espressione, sopracciglia aggrottate, mascella tesa e una mano fra i capelli per cercare di calmare il respiro accelerato...lo sguardo perso e la bocca socchiusa...quella bocca...ma cosa vado a pensare?.. mi schiaffeggiai mentalmente...
-da quanto?- ..alzai lo sguardo alla ricerca
del suo, lucidi e preoccupati..sospirai cercando una risposta adatta
-questa è stata la seconda da parte sua..- vidi i suoi occhi ingrandirsi
-in che senso?- feci un'altro respiro profondo
-mi hanno picchiata..in gruppo...- abbassai lo sguardo sentendo una lacrima scivolare lungo
il viso...faceva troppo male ricordare. Sentii due dita farmi leva sul mento,seguii la loro traiettoria incontrando il suo sguardo. Si era inginocchiato ai miei piedi, vidi una lacrima cadere pesantemente lungo il suo viso, mi affrettai ad asciugarla portando poi la mano. sulla sua guancia calda...
-scusa...- abbassò la testa po ghiandola sulle mie gambe...
-perché ti scusi...tu non centri...-cercai di far incrociare i nostri sguardi, ci riuscii ma per poco
-ti dovevo proteggere...- stavolta alzò lo sguardo da solo tenendolo fisso nel mio, cercai di non sorridere per la sua frase date le circostanze...d'istinto lo abbracciai goffamente cercando di nascondere il rossore sulle mie guance..mi strinse forte a sé,percepii il calore del suo corpo e il battito accelerato del suo cuore...sorrisi pensando che battesse così veloce solo per la mia vicinanza, mi piaceva pensarlo.
-adesso dobbiamo andare a dirlo al preside.- si alzò dalla sua posizione scomoda e si diresse verso la porta
-no!- mi alzai di scatto pentendomene amaramente del mio gesto siccome poco dopo mi sentii svenire...due forti braccia mi presero prima di cadere rovinosamente a terra.
-siediti...- mi fece risedere sulla sedia dandomi in seguito un bacio sulla fronte, mi sciolsi per il suo gesto.
*****
Quella sera Liam mi accompagnò a casa accertandosi della mia salute
-a domani piccola!- mi diede un bacio leggero sulla guancia provocando in me uno strano bruciore su per lo stomaco
-a domani- lo salutai sventolando la mano ed entrai a casa sotto il suo dolce sguardo...Liam era la prova che, non tutti i principi sono biondi con gli occhi azzurri...credo che mi sto affezionando sempre di più al mio principe castano...
Salii in camera mia salutando frettolosamente mia madre e lasciando perdere le prediche che mi riservò siccome ero rimasta fuori fino alle 17 visto che da scuola si usciva alle 15. Cosa ho fatto fino ad adesso? Sono rimasta con Liam a parlare, a sfogarmi di tutto il male che subii in passato e del cambiamento di Marcel...guardai il cielo diventato ormai rosso-arancio ammirando la meraviglia che riservava la natura...così bello vedere il cielo cambiare colore, come se stesse passando dal bene al male...come se stesse indossando una maschera per nascondere il dolore della giornata appena trascorsa, ed io ero come il cielo, nascondevo con una maschera il mio vero io cercando di essere quello che le persone volevano vedere ad occhio nudo...perché se si cercasse di guardare con il cuore una persona potremmo notare la tristezza dietro un sorriso tirato...
Guardai la luna che si faceva strada nel cielo facendo scorrere una lacrima amara sulla guancia arrossata...l'asciugai in fretta cercando di nascondere anche ad essa la mia sofferenza...dovevo solo ringraziare di una cosa la buona sella che mi stava seguendo da lontano...di Liam. Si era dimostrato di essere un buon amico, l'unico che mi era rimasto accanto...dopo che Marcel....sorrisi ricordando il ragazzo con gli occhiali timido e insicuro che arrossiva al solo tocco o ad una parola dolce, il ragazzo che era riuscito a leggere la tristezza dietro ad un sorriso, il ragazzo di cui mi ero innamorata...mi manchi...Marcel...
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Marcel Styles
Fanfictionla storia di due ragazzi...lei cerca soltanto degli amici veri, mentre lui qualcuno che lo ami per quello che è e non per quello che appare. tratto dal capitolo 66: -e cosa vorresti fare?- -ti farei di tutto..- -e allora fammi tutto.- stato storia:...