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«Mi sembra di capire che
non sei molto d'accordo»
«Non ho detto questo»
André poggiò il libro sulla scrivania di Bernard.
«Non verrai con me al comizio... Ti conosco»
«Hai ragione... »
I due risero, uscirono dallo studio nel pomeriggio. Il sole stava iniziando a calare e dovevano affrettarsi se non volevano far preoccupare Rosalie; avevano già tardato molto e non volevano intrattenersi ancora.
«Ho sentito che tu ed altri quattro membri dell' Assemblea dovete stilare un...?»
«Un atto che segnerà la storia di noi cittadini»
«Cittandini? Pensi in grande! Il re non accetterà mai»
«Dovrà accettare invece! Non potrà opporsi»
«E se lo farà?»
Andrè si voltò a guardarlo, tra il divertito e il serio.
Bernard fece passare il pollice sul collo, da destra a sinistra, facendolo trasalire.
«Ucciderlo... Severo ma giusto..?»
«Hai ragione»
«E cosa vorreste scrivere?»
Erano arrivati a casa di Bernard dopo pochi minuti, Rosalie li accolse non poco preoccupata.
«Vi aspettavo tre ore fa»
«Lo so... Mi dispiace»
Bernard si avvicinò alla moglie baciandole leggermente le labbra.
«C'è André»
Sussurrò velocemente, allonandandosi dal marito.
L'uomo aveva distolto lo sguardo, trattenendo la rabbia.
"Come potevo proteggerla? Con un occhio solo? L'ho persa... O..."
«André resti con noi per cena?»
«No... No grazie»
«Insisto»

///@///

«Che stanchezza...»
Si era ritirato nella sua stanza da poco.
Si spogliò velocemente, si sciacquò il viso, passando le mani bagnate tra i capelli.
Un mese.
Era passato un mese dalla sua scomparsa e non era riuscito a trovarla.
«Sono un idiota...»
Alzò lo sguardo verso lo specchio.
Il suo viso era pallido, l'unico occhio era stanco, i suoi capelli erano cresciuti velocemente.
"Che strano... Prima li portavo lunghi ed ora... Non riesco a sopportarli"
Prese il coltello che teneva nascosto nello stivale e li tagliò, tanto da scoprirgli la nuca.
"Non è come 'il lavoro' di Oscar* ma... Va bene lo stesso..."
Notò la leggera barba iniziare a crescere sul suo viso.
"«Mi sono sempre chiesta come saresti con la barba, lo sai? Ahahahah»"
Osservò il "suo" ciondolo che portava al collo per qualche secondo, sbuffó per poi buttarsi sul letto.
«Dove sei? Ho bisogno di te...»
Il suono di una mano battere contro il legno della porta lo fece risvegliare dai suoi pensieri.
«Chi è?»
Indossò la camicia ed aprì la porta, trovandosi davanti Renée.
«Renée? Che ci fai qui a quest'ora?»
Renée era una ragazza di quattordici anni, i suoi capelli erano rossi, il viso era macchiato da tante piccole e chiare lentiggini e i suoi occhi erano grandi e verdi... In questo momento pieni di lacrime.
«Scusate André... Io...»
Si buttò tra le sue braccia tremando e piangendo disperata.
«Renée...»
La fece accomodare dentro ma appena cercò di allontanarla si rese conto che la ragazzina si era addormentata.

///@///

«Allora? Mi spieghi perché sei venuta qui di notte? I tuoi genitori lo sanno?»
«No...»
«Dove sono?»
«Non lo so...»
André aggrottò la fronte, poggiando il mento sui palmi delle mani.
«Cos'è successo? Il tuo vestito è strappato...»
«Hanno... Hanno...»
Si alzò di scatto, trattenendo le lacrime.
«Capisco...»
Renée si voltò a guardarlo, tremando.
«C-Co...»
«Non preoccuparti, non ti farò nulla... Non tocco le donne»
"La bugia più grande di sempre **"

///@///

«Pensavo che lui si fosse innamorato di me...»
André si voltò a guardarla, senza parlare.
«Mi regalava fiori... Mi diceva "ti amo"... Era dolce con me e poi...»
«Come ti guardava?»
«Cosa...?»
«Sai... Gli occhi sono lo specchio dell'anima... Alcune volte basta guardare una persona negli occhi per capire cosa sta pensando»
«Voi... Ci siete mai riuscito?»
André si fermò un attimo, pensando.
«Si»
«Davvero? Come ci siete riuscito?»
«Non è facile... Ma conoscevo bene quella persona quindi... Era facile capire il perché della sua tristezza e/o della sua gioia»
«Capisco...»

///@////

«Allora? Hai deciso cosa scrivere?»
«Certo! Dobbiamo basarci sulla costituzione americana, La Fayette ci ha spiegato cosa fare. Tieni, cosa ne pensi?»
I sei uomini erano riuniti a casa di Bernard, anche se André non era incaricato "ufficialmente" a modificare/creare la costituzione si era unito a loro, ma solo per pura curiosità.
André lesse velocemente il contenuto, anche se sforzò molto la vista.
«Vuoi il mio parere?»
«Si»
«Questa non è una costituzione, è una dichiarazione dei diritti e dei doveri»
«Suona anche meglio»
«Vediamo un po'... "Art. 1 - Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull'utilità comune."»
«Questa mi piace»
Disse André, per poi sorridere leggermente.
"Ci credo"
«"Art. 4 – La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri: così, l'esercizio dei diritti naturali di ciascun uomo ha come limiti solo quelli che assicurano agli altri membri della società il godimento di questi stessi diritti. Tali limiti possono essere determinati solo dalla Legge"»
«Questo lo hai scritto tu?»
Disse indicando Bernard.
«Si»
«Bel concetto di libertà»
«Grazie»
«"Art. 17 – La proprietà essendo un diritto inviolabile e sacro, nessuno può esserne privato, salvo quando la necessità pubblica, legalmente constatata, lo esiga in maniera evidente, e previo un giusto e preventivo indennizzo."»
«Ora che ci penso... Iniziate subito con un elenco?»
«No»
«Questo è solo una parte... Solo l'inizio»

*= nel manga, Oscar costringe André a fingersi cavaliere nero e gli taglia i capelli con un paio di forbici
**= in riferimento alla tentata violenza

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