XXVI

300 9 12
                                    

Non ricordava bene cosa fosse successo.

Ricordava solo di essere svenuta tra le braccia di quell'uomo che sembrava conoscerla.

Si svegliò in una camera spoglia.

Non era a palazzo, di questo ne era certa.

Non aveva i muri decorati da quadri e grandi finestre, non c'era un grande candelabro di cristallo, non c'era quell'odore di narcisi, le lenzuola non erano seta, non era una camera grande e sfarzosa era... Semplice.

Era piccola e pulita, le lenzuola bianche profumavano di buono, il letto morbido, una piccola finestra dava sulla strada, dalla quale entrava la luce del sole mattutino, c'era un piccolo tavolo con uno sgabello in un angolo, vicino la porta, un armadio non molto grande poco lontano dal letto.

Aveva l'impressione di aver già visto quella camera, tempo prima,  ma non ricordava quando e perché.

Accanto c'era l'uomo che l'aveva aiutata la notte scorsa.

Lui si era addormentato sulla piccola sedia, aveva il viso coperto da alcune ciocche di capelli scuri e le teneva la mano.

Oscar lo fissò per alcuni istanti, il suo viso era perfetto...

Era lui l'uomo che aveva popolato i suoi sogni da quando aveva perso la memoria.

Lo vide muoversi leggermente e aprire gli occhi.

«Uhm... Che nottata... »

La sua voce era profonda e dolce, un po' roca e avvolgente...

«Oh... Ti sei svegliata... »

Esisteva qualcosa più dolce di quel sorriso?

Notò due piccole fossette ai lati delle labbra e le trovò bellissime.

«Come ti senti? Ti fa male la caviglia? »

Con la mano libera, le accarezzò dolcemente la guancia e Oscar non potè non arrossire .

«Che fai? Arrossisci? »

«Ecco... I-Io... »

Le regalò un nuovo sorriso, per poi baciarle la mano.

«Sto bene... Mi fa solo un po' male la caviglia e la testa mi gira... »

«Beh... E' normale, sei svenuta... »

«Ah... Ehm, non mi sono presentata, io sono Oscar... »

Lui la guardò divertito, trattenendo le risate.

«Lo so chi sei, Oscar! Non c'è bisogno di presentarti! Ahahahah! »

«Ah... Quindi ci conosciamo? »

«Ma stai scherzando?  Certo che ci conosciamo? Forse il tuo mal di testa è più forte di quanto immaginassi...! »

Insieme per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora