ⅩⅩⅡ

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«So tutto »

Alain si voltò a guardarlo, confuso da quelle parole.

«Cosa? »

André alzò lo suardo dai fogli che aveva in mano, fissandolo in silenzio.

Quello sguardo...

Sembrava volesse ucciderlo tanto che era freddo.

«Spiegati Grandier, mi stai preoccupando »

Rosalie posò l'ultimo bicchiere nella piccola credenza e si voltò verso i due uomini e così fece Bernard, che stava scrivendo l'articolo del giornale sull'incidente all' Opera.

«Tu... L'hai vista... »

Alain sbiancò di colpo come tutti i presenti ma l'uomo non ci fece caso.

«Ti ho sentito.... Mentre ne parlavi con Bernard prima del mio arrivo a casa tua... »

«André io... »

L'uomo sorrise, poggiando il braccio sullo schienale della sedia.

«Non ti preoccupare... Potevi dirmelo »

«Ah si? »

Alain alzò gli occhi al cielo, portandosi una mano alla fronte.

«Sai perché non ho voluto dirti niente? Perché non volevo vederti soffrire! Lo capisci questo? »

«Certamente e te ne sono grato, credimi »

André si alzò dalla sedia e poggiò i fogli vicino Bernard.

«Questi vanno bene, puoi usarli »

Detto questo, prese il suo mantello ed uscì dalla casa.

Se era sicuro di riuscire a digerire quella notizia... Perché ora si sentiva così male?

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«Oh Renée! Va tutto bene? Sembri preoccupata... »

«Rosalie, scusa il disturbo ma... Mio padre è qui? »

«Ehm no... E' uscito più di un'ora fa... Aspetta, non è a casa? »

«No... »

«Cosa succede? »

Bernard e Alain si avvicinarono alla porta, Rosalie fece entrare la ragazza.

«André è scomparso »

«Cosa?! »

«Doveva tornare a casa due ore fa... Ho paura che sia successo qualcosa... »

Insieme per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora