LIX

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Ultimamente non riusciva a dormire bene, non sapeva però se era dovuto al male che la stava tormentando da mesi o fosse un episodio a parte.

Fatto sta che non riusciva a dormire, anche se era terribilmente stanca.

"Eppure oggi non ho fatto chissà che... sarà un altro sintomo? Maledizione..."

Si mosse nel letto, stendendosi lungo il fianco sinistro, sperando di trovare una posizione comoda e di riuscire finalmente a dormire, o almeno sperava.

L'ultima volta che aveva dormito e fatto un sogno era stato terribile, non ricordava il sogno ma si sentiva terribilmente inquieta e tremava come una foglia, come se avesse visto un fantasma.

Iniziò a tremare di nuovo inconsapevolmente, ma cosa le prendeva ora?

Ebbe uno spasmo alla gamba improvviso e maledisse nella sua mente quella strana malattia che la stava logorando.

Si accorse che il suo compagno stava cambiando posizione e sperò vivamente di non averlo svegliato, non voleva farlo preoccupare ancora di più; chiuse gli occhi, fingendosi addormentata per non insospettirlo, sentì la sua schiena aderire al petto dell'uomo, il su capo poggiarsi sulla sua spalla e un braccio cingerle la vita dolcemente.

Era completamente addormentato, Oscar poggiò luna mano sul suo viso gli accarezzò la guancia ruvida per la barba dolcemente, sorridendo.

Cercò di addormentarsi, sentendosi protetta dal suo André.

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«Buon giorno cara, dormito bene oggi? »

Oscar era seduta vicino al tavolo e stava dando da mangiare a Juliette, Renée alzò le spalle e si sedette vicino alle due ancora assonnata.

«Non ho chiuso occhio... »

«Davvero? Non si direbbe »

Renée aveva tutti i capelli arruffati e due cerchi viola sotto gli occhi e aveva l'aria terribilmente stanca ma riuscì a lanciarle un'occhiataccia, riuscendo però ad ottenere l'effetto contrario.

La donna, infatti, iniziò a ridere e questa allegria riuscì a contagiare la ragazza.

«Come mai non sei riuscita a dormire? »

«Pensavo al vostro trasferimento... Insomma io vorrei seguirvi ma non posso costringere Kilian a trasferirsi di nuovo... e se restassi qui non potrei più stare con voi e con la mia sorellina... »

«Beh... Beuvron-En-Auge non è molto distante, potete venire a trovare tutte le volte che volete e scenderemo anche noi qualche volta. Non preoccuparti non to abbandoniamo »

Renée rise, prese un po' del pane che c'era sul tavolo e gli diede un morso, cercando di masticarlo.

«Non ho trovato altro... mi sono un po' persa stamane ma piano paino ho cercato di tornare a casa »

«Papà non vuole che tu esca da sola »

«Ma non ero sola, c'era Juliette con me »

«Oscar... Juliette ha dieci mesi »

«E' vero ma è un'ottima compagna »

Juliette si voltò verso Renée e iniziò a ridere, allungò le braccia verso di lei cercando di avvicinarsi.

«Oh... vuoi stare con Renée? Traditrice »

«Lei non pensa lo stesso! »

Renée la prese in braccio e l'abbracciò delicatamente, facendola divertire.

Insieme per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora