LVI

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«Rispetto alla volta scorsa, e ti dico solo quattro o cinque giorni fa, sembri leggermente peggiorata. Prima riuscivi a muovere meglio le gambe ma ora sembrano più rigide. Dovresti muoverti di più cara ma soprattutto devi rilassarti. Lo so che è difficile ma se accumuli la tensione ti sentirai sempre peggio, fidati »

Oscar annuì, stringendo la camicia tra le mani, André era appoggiato con la schiena al muro e aveva seguito tutta la visita senza dire una singola parola.

«Cosa dovrei fare dottore? Mi è davvero difficile muovermi, ci proverò ma se il dolore è insopportabile come... ora? »

«Per ora le consiglio dei massaggi, spero che vostro marito possa esservi d'aiuto in questo »

«Certamente, faremo tutto ciò che è necessario dottore »

L'uomo sorrise, si aggiustò gli occhiali sopra il naso e riordinò i suoi strumenti con cura.

"Roba da matti, lui è mezzo cieco, lei ha una malattia rara, hanno una bimba insieme e lui ha avuto una figlia con un'altra e lei lo accetta, ah! Il mondo è impazzito!"

Pensò il medico tra se e se, sorridendo.

Oscar si avvicinò ad André e poggiò la mano sul suo braccio, lui la strinse a se e le baciò il capo.

Il dottore si soffermò a guardarli per qualche secondo con un dolce sorriso sulle labbra, si ricordò della sua dolce moglie morta tempo prima e una lacrima stava per bagnargli la guancia.

«Verrò la settimana prossima per vedere se ci sono cambiamenti, se avete bisogno di me sapete dove trovarmi »

«Ma certo, la ringrazio dottore... »

I tre uscirono dalla camera, André accompagnò il medico alla porta e Oscar prese Juliette dalle braccia di Renée e le sorrise dolcemente.

Prima di lasciare la casa, l'uomo di voltò  verso la donna e poi verso il compagno.

«Prendi questa »                       

Il medico gli diede una fiala tra le mani, cercò di non farsi notare dalla donna e lo guardò negli occhi.

«Cos'è? »

«Morfina. Non posso darlo direttamente a lei, potrebbe esagerare sapendo di averlo. Lo do a te e spero che lo sui con parsimonia, solo quando ti rendi conto che prova un forte dolore. Nascondilo tra il cibo, lei non deve notarlo e non deve sapere della sua esistenza in questa casa. Un altro avvertimento: non farle provare forti emozioni, potrebbero influire sul suo stato  »

Detto questo l'uomo salutò e uscì dalla casa.

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«Cosa ti ha detto il dottore? »

André si voltò verso di lei alzando il sopracciglio, senza capire a cosa si riferisse.

«Prima, quando ti ha fermato davanti la porta »

Oscar iniziò ad intrecciarsi i capelli  sul letto, i capelli erano cresciuti tantissimo e le arrivavano fino al fondo schiena, André si stese vicino a lei mentre si sbottonava un po' la camicia per il caldo.

«Ah sì... nulla di importante, solo qualche consiglio per i tuoi massaggi, come ti senti? »

«Bene, ora mi sento abbastanza bene. Sento solo la gamba sinistra tirare un po' ma, ripeto, sto bene »

Insieme per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora