ⅩⅩⅢ

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«Sei tornato molto tardi questa notte, è successo qualcosa? »

Oscar si avvicinò a lui curiosa, lo aveva sentito rientrare nella sua camera verso le tre del mattino.

«Ho avuto un incontro con una persona, doveva darmi delle informazioni su una questione che mi sta molto a cuore e anche questa sera dovrò raggiungerlo »

Oscar annuì, tenendo la testa bassa.

«Dove sono i miei figli? C'è un silenzio innaturale in questa casa... »

«Sono ancora molto provati dalla notizia della scomparsa di vostro padre... In più... E' arrivata questa da parte di Josephine »

L'uomo prese la lettera dalle mani di Oscar e ne lesse il contenuto svogliatamente.

Poi rise.

«Incredibile... Vuole il divorzio... »

Oscar impallidì, voltandosi verso l'uomo.

"Vuole separarsi da lui! Oh...!"

«A-Ah si? »

Alexandre si voltòverso di lei, scrutando il suo volto.

Era confusa o era solo una sua impressione?

«Tutto bene? »

«Ehm... Si... »

«Sei pallida, sicura di star bene? »

«Si... Oggi... Adrien deve preparare l'esame con l'istruttore di musica vero? »

«Si, perché? »

Oscar non disse niente, si limitò solo da abbassare il capo e allontanarsi dall'uomo.

"Alcune volte non la capisco proprio"

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«Bene, puoi iniziare »

Disse il precettore di musica ad Adrien.

Il ragazzo annuì e prese delicatamente lo strumento a corde e l'archetto ed iniziò a muoverlo sulle corde con grazia.

Era presente anche madame Josephine, non voleva perdersi il piccolo concerto del figlio.

Iniziò a suonare un pezzo di Mozart e i presenti rimasero estasiati da quella melodia perfettamente riprodotta.

Oscar sussultò, poggiando la schiena alla parete.

"Questa melodia... Dove l'ho sentita?Dove? Dov'è stato? Perché mi sento così agitata?"

Iniziò a tremare, il suo viso era diventato pallido e iniziò a sudare freddo.

"«Oscar! E' a te che spetterà il compito di difenderla. Ti conviene cominciare a prepararti già da ora, per quando sarà quel giorno! »

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