XVI

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Era la mattina del 10 dicembre.

Le nuvole coprivano il cielo, il vento era gelido; le temperature erano scese drasticamente nell'arco di due giorni.

Le strade erano deserte, nessuno aveva messo piede fuori da casa, neanche per comprare il pane.

André era rimasto sotto le coperte, non aveva ancora la forza di alzarsi ma soprattutto non voleva abbandonare il tepore delle lenzuola.

Erano passati diversi giorni dalla rivolta,la sua ferita era ancora grave tanto da non fargli muovere ancora il braccio.Era confuso, tremendamente confuso. Non riusciva a non pensare all'incontro con Oscar. Ma era davvero lei? Oppure era solo un'illusione? No... Era lei, aveva riconosciuto il suo profumo e la sua morbida pelle. Non riusciva a darsi una spiegazione.

Era viva! Quindi quelle tracce di sangue per terra trovate quel 14 luglio... Era scappata?

Sbuffò, portano la mano alloa fronte.

Si sentiva accaldato, si alzò di colpo, sentendo la testa girare tremendamente.

La benda stretta al suo braccio era sporca di sangue, di nuovo.

"Maledizione..."« »

Era la seconda volta che la ferita si riapriva e il dolore che provava era intenso.

Si avvicinò lentamente alla porta e quando l'aprì trovò Renèe seduta vicino al tavolo della cucina che piangeva.

« Renèe...?»

La ragazza sussultò, asciugandosi velocemente le lacrime con la manica del vestito blu notte.

«Oh!Vi siete svegliato... ehm... Avete dormito bene? Ho comprato un po' di verdure, se vuoi possiamo fare un bel minestrone! Si... hai fame? Non te l'ho neanche chiesto... Sono un po' sbadata ultimamente ehehe non so perchè..! Beh io inizio a cucinare »

«Renèe fermati!»

Andrè la fermò predendole il braccio, per poi tirarla verso se.

«Perchè stavi piangendo? Cos'è successo?»

«Non... Stavo pia... Piangend...Do... I-io »

Renèe scoppiò in lacrime, stringendosi al petto di Andrè.

Lui le stava accarezzando lentamente la schiena, cercando di consolarla.

«Mi... Mia madre... »

«Cos'è successo con tua madre?»

«Lei... Lei era...una... »

Ma il suo pianto divenne più violento, ma Andrè capì cosa volesse dirgli.

«Calmati... Non piangere così... »

«Mi ha ingannata... Mi ha sempre ingannata...ERA UNA PUTTANA! ERA UNA... Oh... »

Insieme per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora