Louis rimase fermo nella stessa posizione per parecchio tempo, mentre gli altri clienti del negozio passavano e lo guardavano con un misto di compassione e di indifferenza.Era ormai sul punto di prendere il suo cellulare e chiamare a casa, per farsi venire a prendere, quando Harry e Pongo tornarono.
Il cane gli saltò in grembo, ma lo sguardo che gli rivolse era carico di canino rimprovero.
" Quale pallina è più adatta a Pongo?" sussurrò Louis a disagio.
" È uguale, a lui piace tutto..." rispose atono Harry.
Il conte, allora, con enorme fatica, cercò di prendere una palla azzurra, ma, a causa del suo handicap, non ci riuscì.
Lasciò quindi ricadere il braccio e, cosa che non gli era mai capitata prima, cominciò a piangere silenziosamente.
Pianse per la sua vita rovinata, per la sua solitudine e per sentirsi così inutile.
Harry, allora, si inginocchiò vicino alla sedia a rotelle e disse:
" Louis, lascia che il tuo cuore torni a palpitare di gioia, non essere così scostante e cattivo con chi ti è vicino e ti vuole aiutare "
" Chi mi sta vicino lo fa solo perché viene pagato da me " rispose Louis con occhi tristi.
" Pongo non riceve alcun soldo da te e io...io ti aiuterei anche gratis, certo....povero come sono ho bisogno di una casa e di qualcosa da mangiare..." sussurrò il riccio, in imbarazzo.
Il conte sorrise e si asciugò gli occhi, dicendo:
" Grazie, ora l'ho capito. Quando abbiamo finito qui, voglio andare a comprarti un cellulare e anche qualche vestito...quelli che indossi sono fuori moda "
Harry fu sul punto di protestare, ma poi capì che quello era il modo di Louis per chiedergli perdono.
Allora si rialzò ed esclamò:
" Va bene, come vuoi e per Pongo desideri la palla azzurra?"
" Sì " rispose Louis felice " e anche il maialino, il pollo e la bistecca di gomma e anche un bel po' di ossa da rosicchiare "
Alla fine uscirono dal negozio con sei sacchetti pieni di roba, compresi croccantini e biscotti.
Harry mise a Pongo il guinzaglio nuovo e, dopo aver fatto sedere Louis sul sedile, gli pose in braccio il cane e caricò la sedia a rotelle nel bagagliaio.
" Allora, signore, dove dobbiamo andare?" chiese Harry, tornando a dare del lei al conte e avviando la macchina.
" Dammi pure del tu e chiamami per nome, riccio. Ti do io le indicazioni, andiamo nei negozi dove mi recavo di solito, quando stavo...stavo bene..." rispose Louis.
" Cosa ti è successo alle gambe? Se...se posso chiedere " sussurrò il riccio.
Il conte rimase zitto e volse lo sguardo al paesaggio fuori dal finestrino.
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Una notte, all'improvviso....
FanfictionUna notte, all'improvviso, la vita può cambiare... Una notte, all'improvviso, Harry, un povero barbone con un cane malato, incontra un angelo con un cappotto rosso... Una notte, all'improvviso, Louis, un ricchissimo conte costretto su una sedia a ro...