40. Mi dispiace...

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Anne si alzò e seguì Louis, cercando di rimediare ai danni fatti dal marito, mentre Des, incapace di reggere più a lungo lo sguardo di Pongo, si mise in piedi.

Osservò il figlio che piangeva con le mani sul volto e quella immagine si sostituì con quella di un Harry bambino, che lo seguiva tutti i passi e che gli diceva che era il suo eroe.

Qualcosa si sciolse nel gelo del cuore di Des e l'uomo, allora, si sedette accanto al figlio.

Harry si irrigidì e cominciò a tremare, ma il padre lo stupì nel momento in cui gli mise un braccio intorno alle spalle e lo attirò a sè.

" Mi dispiace " sussurrò a bassissima voce.

" Mi dispiace per quello che ti ho detto prima, mi dispiace per averti cacciato di casa anni fa e mi dispiace per non essere venuto a cercarti.
So che non riuscirai mai a perdonarmi, ma io ti ho sempre voluto bene, nonostante le apparenze...solo che il mio orgoglio e la mia stupidità mi hanno portato a nascondere questo sentimento.
Il tuo cane, oggi, con quei suoi occhietti...non so cosa mi ha fatto..."

Harry sollevò lo sguardo e fece un timido sorriso, subito seguito da Des.

I due si fissarono per lunghi istanti, finché l'uomo, con mano un po' incerta, non cominciò ad accarezzare i ricci del figlio.

" Mi sei mancato tanto, Harry e so che non mi crederai, ma ho pregato sempre Dio affinché ti aiutasse e ti proteggesse.
Spero che un giorno riuscirai a perdonarmi, lo spero davvero..."

" Papà " rispose il riccio " io ti perdono, ma accetterai ciò che sono? Accetterai il fatto che sposerò un uomo ?"

Des chinò gli occhi, prese un profondo respiro e disse:

" Avrei preferito vederti insieme ad una bella ragazza, ma se il tuo conte ti rende felice e ti fa stare bene, io...io me ne farò una ragione "

Harry spalancò gli occhi incredulo e si asciugò le lacrime dagli occhi.

" A parte il fatto che non oso pensare che opinione si sia fatta di me il caro conte " borbottò Des.

" Penso che lei sia il più grande stronzo bipolare e cretino che abbia mai conosciuto " disse Louis, ricomparendo nella stanza insieme ad Anne.

" Cosa hai detto?" chiese Des incredulo.

" Ho detto le esatte parole che ha sentito, ma se vuole posso spiegarle il concetto con parole tali che possano essere comprese dalla sua mente ristretta " sibilò Louis.

I due si guardarono in cagnesco e nella stanza calò il gelo.

Una notte, all'improvviso....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora