25. Il mio principe

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Louis era rimasto molto colpito dalle parole di Harry o, per meglio dire, era totalmente incredulo.

" Tu sei pazzo " sussurrò con fervore rivolgendosi al riccio " tu sei la creatura più dolce, perfetta e bella che io abbia mai conosciuto.
Mi hai fatto tornare alla vita e con te ho ricominciato a sorridere e ad apprezzare i piccoli piaceri di ogni giorno.
Quando te ne sei andato, credevo di non riuscire a sopravvivere senza le leccate di Pongo e, soprattutto, senza i tuoi occhioni verdi e le tue fossette.
Sono io che non ho niente da offrirti, Harry, se non il mio caratteraccio e il mio corpo storpio, ma, credimi, se tu mi vuoi, cercherò con tutto me stesso di farti sentire il principe che meriti di essere "

Harry sorrise con gli occhi lucidi, allungò una mano e accarezzò la guancia del malato.

" Accetto, conte, accetto volentieri di essere il tuo principe "

Louis voltò il viso e gli bació il palmo della mano con amore.

I due vennero, però, interrotti dall'arrivo di un infermiere che doveva cambiare la flebo al conte ed Harry fu costretto ad allontanarsi momentaneamente.

Uscì quindi dalla stanza e vide arrivare, dal fondo del corridoio, Maggie con una enorme borsa in mano.

Quando la donna si avvicinò, Harry non ebbe bisogno di chiedere a cosa servisse la borsa, dato che vide spuntare dalla cerniera semiaperta un orecchio peloso.

Il riccio scoppiò a ridere e Maggie si giustificò:

" Pongo continuava a vagare per la casa disperato cercando Louis...dovevo fargli vedere che stava bene, quindi l'ho portato qui "

" Sai che negli ospedali i cani non possono entrare?" chiese Harry con ironia.

" Ma scusa....fanno anche la pet therapy! Poi il conte ha una stanza privata e paga un sacco di soldi, quindi può ricevere chi vuole...
Comunque non ci faremo scoprire dai medici!" rispose sicura la donna.

Quando l'infermiere fu uscito, Harry entrò nella stanza con Maggie e Pongo, non appena sentì la voce di Louis, cominciò a mugolare nella borsa.

Il riccio prese in braccio il cane e lo avvicinò al conte che gli bació la testolina più volte.

" Il mio tesoro è venuto a trovarmi!" sussurrò Louis con una vocetta infantile.

" Credevo che tutti voi sapeste che gli animali non sono ammessi in un ospedale "

Tutti i presenti si girarono e si trovarono di fronte il medico che aveva operato Louis.

Una notte, all'improvviso....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora