21. Involontarie confidenze

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Alcune settimane dopo Pongo correva felice nel parco e Louis lo osservava con il sorriso sulle labbra.

Harry era andato a comprare delle bottigliette d'acqua e Louis continuava a guardare il punto da cui sarebbe dovuto spuntare il suo riccio, perché, dentro di lui, c'era ancora la sottile paura che qualcuno avrebbe potuto portarglielo via nuovamente.

Suo...

Louis sapeva benissimo che Harry non avrebbe mai ricambiato i suoi sentimenti, ma, anche solo averlo accanto come infermiere, a lui andava bene, o meglio, se lo faceva andare bene.

Del resto chi si sarebbe potuto innamorare di uno storpio come lui?

Oltre tutto aveva anche un carattere pessimo e una simpatia non travolgente, insomma non era certo il compagno ideale per nessuno.

Venne distolto dai suoi pensieri da Pongo che gli saltò in braccio con la pallina in bocca.

" Tu mi vuoi bene invece, vero?" chiese Louis e il cane scodinzolò facendo capire di aver inteso le sue parole.

" A te non interessa se sono su una sedia a rotelle o se non sono sempre affabile, a te piaccio per come sono e vorrei che anche il tuo padrone mi volesse bene, lo vorrei davvero tanto...
Non vorrei essermi innamorato di lui, Pongo, lo vorrei davvero...."

Louis continuò ad accarezzare il cagnolino, ignaro del fatto che Harry avesse ascoltato tutto.

Il riccio attese alcuni minuti prima di raggiungere i due e, quando lo fece, atteggiò il volto alla più totale indifferenza.

" Ho preso gli orsetti gommosi, ne vuoi uno?" disse tendendo a Louis il pacchetto di caramelle.

Il conte scosse la testa ed esclamò:

" Mi è venuta fame piuttosto, andiamo a mangiare da qualche parte?"

" Va bene, facciamo una pizza?" propose Harry con un sorriso.

" Vada per la pizza, ma, prima o poi, riuscirò a portarti in un vero ristorante di classe " borbottò Louis con un viso quasi schifato.

Mezz'ora dopo i tre erano seduti ad un tavolo all'aperto e stavano consumando il loro cibo.

Pongo era accucciato accanto al conte e, ogni tanto, riceveva in bocca un pezzo del petto di pollo che il conte aveva fatto appositamente cucinare per lui.

" Louis, stiamo parlando di tutto, ma non mi hai ancora detto perché non hai chiamato l'ospedale per l'intervento " disse ad un certo punto Harry.

Il conte attese alcuni minuti poi sussurrò:

" Avevo chiamato e avevo fissato una visita. Te lo volevo dire il giorno in cui mi hai detto che te ne andavi con Kevin.
Poi ho annullato tutto, non ce l'avrei fatta a sopportare tutto quanto da solo "

Harry lo guardò con determinazione e disse:

" Quando torniamo a casa, chiama....adesso io sono qui con te "

Una notte, all'improvviso....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora