39. Des

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Des strinse la mano sul braccio del figlio con rabbia, ma poi incrociò gli occhi del cane e qualcosa cambiò...quello strano animale sembrava tranquillizzarlo, farlo ragionare...

Allora si staccò da Harry e bofonchiò:

" Tua madre ha fatto il tè. Se tu e il tuo...il tuo...se tu e quell'altro volete berlo lo sta servendo "

Detto questo se ne andò, chiaramente in imbarazzo.

" Tuo padre è bipolare?" chiese Louis.

" No, è sempre stato ben convinto delle sue idee, ma credo che qui ci sia qualcuno che sappia sciogliere un po' anche i cuori più duri, o sbaglio?" rispose Harry, accarezzando Pongo che scodinzolava felice.

Alla fine i tre occupanti della vettura scesero e si diressero nella casa da cui erano appena usciti.

Dieci minuti dopo erano seduti sul divano di fronte ai genitori di Harry in un imbarazzantissimo silenzio.

" Allora, signor conte, com'è la regina?" chiese Anne, cercando di intavolare una conversazione.

" Mi chiami Louis, per favore e mi dia del tu " rispose il ragazzo dagli occhi blu.

" Comunque la regina è simpatica, ma non troppo ed è un po' troppo fedele all'etichetta per i miei gusti. Suo fratello era il nonno di mio padre " aggiunse poco dopo.

" E i tuoi genitori sono..." sussurrò Anne.

" Sono morti entrambi da parecchi anni. Sono figlio unico e non ho parenti diretti. Ho solo Harry e Pongo " disse accarezzando la guancia del riccio.

Des, dopo aver fatto una smorfia disgustata, sbottò:

" Allora suppongo che tu non debba nemmeno lavorare per vivere, conte dei miei stivali "

" No, ho abbastanza soldi per vivere decine di vite. Non so....vuole esaminare i miei conti ?" sibilò Louis.

" Oh non mi serve, mi fido. Quindi, fammi capire, la faccenda è così...Harry si fa scopare da te e tu lo mantieni.
È una specie di puttana personale, no?"

Anne spalancò gli occhi inorridita dalle parole del marito, mentre il riccio chinò gli occhi e cominciò a piangere in silenzio.

Louis divenne rosso per la collera, si alzò e uscì dalla stanza senza dire una parola.

Aveva paura, infatti, che se avesse iniziato a parlare, sarebbero volate offese troppo pesanti e non voleva far stare male ancora di più Harry.

Pongo guardò il suo padrone che piangeva e poi fissò i suoi occhietti neri sul volto di Des il quale, per la prima volta nella vita, si sentì in imbarazzo, in imbarazzo per lo sguardo di un animale.

Una notte, all'improvviso....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora