26. Tutto come prima...

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Louis rispolverò il suo tipico sguardo da nobile supponente e disse al medico:

" Pongo non è un cane qualsiasi, ma un cane addestrato per persone con disabilità, quindi può venirmi a trovare.
Inoltre pago una cifra spropositata per questa camera e, per questo, penso di aver diritto a ricevere tutte le visite che voglio.
Mi devo ricredere su questa struttura e mi dispiace, perché, indipendentemente da come sarà il mio percorso sanitario, volevo fare ad essa una donazione..."

Il dottore mutò subito espressione e, facendo finta che il cane non ci fosse, si accinse a visitare Louis.

Harry, Maggie e Pongo uscirono dalla camera e il riccio, non appena furono fuori dalla portata delle orecchie del dottore, disse:

" A volte mi fa schifo vedere come i soldi cambino le persone "

" Hai ragione tesoro, ma, francamente, spero che quel medico, pur essendo avido, sia riuscito a guarire il conte " rispose Maggie.

Il dottore uscì poco dopo dalla stanza di Louis e Harry si precipitò subito all'interno.

" Cosa ti ha detto?" chiese concitato.

" Ha detto che dovrei già sentire un formicolio nelle gambe, segno che esse stanno ritornando in vita, ma io, purtroppo, non sento nulla " rispose triste Louis.

Harry cercò di consolarlo, ma il ragazzo dagli occhi blu si chiuse in un ostinato silenzio e Maggie e Pongo se ne andarono poco dopo.

Il riccio, invece, si sedette accanto al letto del malato e gli prese una mano:

" Stanotte sto a dormire qui con te, c'è un letto accanto al tuo "

Louis voltò il viso ed Harry vide che aveva gli occhi pieni di lacrime.

" Lo sapevo che non sarebbe servito a niente farmi operare, lo sapevo..." singhiozzò disperato.

Harry gli prese il volto fra le mani e gli bació la fronte.

" Facciamo una prova? Mi lasci tentare?"

Louis annuì perplesso, allora Harry si alzò, chiuse la porta della camera, tornò al letto e scostò le coperte.

Il conte indossava il camice dell'ospedale e le sue gambe erano nude.

" Da dove non avevi la sensibilità ?" chiese Harry.

" Da sotto l'inguine, da lì...." rispose Louis a bassa voce.

Il riccio, allora, cominciò ad accarezzare le cosce, i polpacci e i piedi del conte, prima dolcemente e poi più vigorosamente.

Louis scosse la testa rassegnato, non sentiva nulla, tutto era esattamente come prima.

Una notte, all'improvviso....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora