Des, all'improvviso, scosse la testa ridacchiando, si alzò e tese la mano:" Piacere, Desmond Styles "
Louis sorrise e rispose, stringendogliela:
" Louis Tomlinson "
" Non hai venticinque nomi e altrettanti titoli come tutti i nobili che si rispettino?" chiese Des.
" Sì, ma sarebbe troppo lungo dirli. Preferisco essere chiamato semplicemente Louis "
Detto questo, si sedette accanto a Harry che, subito, lo abbracciò cominciando a singhiozzare.
" Ehi, paperotto...non devi piangere ancora. I tuoi occhi sono troppo belli per essere pieni di lacrime e il tuo viso troppo dolce per non essere illuminato da un sorriso "
Harry annuì e Louis gli asciugò le lacrime con i pollici, posandogli poi un lungo bacio sulle labbra.
Dopo aver fatto ciò, osservò intensamente Des e lo sfidò con uno sguardo orgoglioso e fiero.
" Sei sempre così adorabilmente stronzo, Louis?" chiese l'uomo.
" Oh no, Des, so essere anche molto peggio, se mi metto d'impegno " rispose il conte a tono.
Il padre di Harry lo osservò ancora un istante e poi domandò di colpo:
" Tu vuoi bene davvero a mio figlio?"
" No, io amo tuo figlio. Lo amo come tu ami tua moglie, lo amo tanto da volerlo sposare e passare tutta la mia vita con lui " esclamò con enfasi Louis.
" Chi vi sposerà ?"
" Ci sposeremo nella mia casa di campagna nello Yorkshire e ho già contattato un pastore anglicano per officiare la cerimonia "
Des prese un respiro profondo e disse:
" No. Vi sposerete nella mia chiesa e io celebrerò il matrimonio. Poi potrai fare il rinfresco dove vorrai "
Anne lasciò cadere la tazza di tè che aveva in mano e questa andò in mille pezzi sul pavimento.
Louis rimase pietrificato sul divano ed Harry, tremando per l'emozione, si gettò su suo padre abbracciandolo e, nel farlo, rovesciò il tavolino di legno su cui erano stati posati i biscotti.
Il conte, Harry e i suoi genitori parlarono ancora un po' del matrimonio e si accordarono per vedersi a cena una delle successive sere.
Al momento di congedarsi Desmond abbracciò il figlio, accarezzò Pongo e, quando si trovò davanti la mano tesa di Louis, la ignorò.
Prese infatti il futuro genero per un braccio e lo strinse a sè.
Dopo un istante lo allontanò e disse:
" Mi piaci, conte, ma non ti montare troppo la testa "
Louis sorrise e, dopo aver baciato sulle guance Anne, mentre usciva, esclamò:
" Anche tu non sei male, Des, forse la tua zucca non è vuota del tutto "
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Una notte, all'improvviso....
FanfictionUna notte, all'improvviso, la vita può cambiare... Una notte, all'improvviso, Harry, un povero barbone con un cane malato, incontra un angelo con un cappotto rosso... Una notte, all'improvviso, Louis, un ricchissimo conte costretto su una sedia a ro...