23. Ricordati...

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                                                                  Tre mesi dopo

Louis indossava già il camice operatorio e stava aspettando che un infermiere lo venisse a prendere per l'intervento.

Aveva paura, aveva davvero paura...

Tutto si era susseguito rapidamente in quei mesi per lui...la visita dal medico che l'avrebbe operato, la data fissata per il suo ricovero in ospedale e il rapporto con Harry che diveniva, giorno dopo giorno, sempre più stretto e profondo.

Il riccio era diventato indispensabile per lui e una vita senza i suoi occhi verdi e le sue fossette sarebbe stata ormai impossibile da vivere.

Harry lo faceva ridere, gli dava sicurezza e, grazie a lui, aveva riscoperto il piacere di uscire e di godere ancora dei piaceri di cui si era volontariamente privato dopo l'incidente.

" Sei pronto?"

La stretta alla mano che ricevette lo distolse dai suoi pensieri e fece specchiare i suoi occhi blu in quelli verdi del riccio, che aveva appena sfiorato le sue dita.

" Sì, sono pronto " rispose allora " anche se ho paura, ma non tanto per l'intervento, quanto per la sua non riuscita.
Non sopporterei di risvegliarmi ed accorgermi che tutto è esattamente come prima..."

" Non essere pessimista! Il medico ti ha detto che hai più del 60% di possibilità di recuperare l'uso delle gambe e di tornare a camminare !" cercò di rincuorarlo Harry.

" Lo so, ma ciò che mi spaventa è quel 40%, quel 40% di insuccesso " sussurrò Louis, cercando di essere forte e di sorridere.

Harry gli strinse più forte la mano e non disse più nulla, consapevole che, in quei casi, un silenzio carico di sottintesi valeva più di tante parole che lasciavano il tempo che trovavano.

Dopo circa un quarto d'ora la barella che l'avrebbe portato in sala operatoria venne a prelevare Louis.

Due infermieri stesero il conte sul lettino e si assentarono alcuni istanti per recuperare le sue cartelle cliniche.

Harry, approfittando del momento di solitudine, si avvicinò alla barella, prese fra le mani il volto di Louis e gli accarezzò gli zigomi con i pollici.

" Vedrai che andrà tutto bene! Tu tornerai a camminare, perché io, te e Pongo dobbiamo fare tante cose insieme...andare al mare, in piscina, a fare viaggi o anche solo al parco.
Ricordati che io ti aspetto qui e ricordati....che io senza di te non posso più vivere..."

Detto questo, si chinò e posò un bacio leggero sulle labbra di Louis, il cui cuore cominciò a battere all'impazzata.

Una notte, all'improvviso....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora