Una notte, all'improvviso....

19. Un cuoco molto speciale

Kevin, con un ghigno malefico dipinto sul volto, estrasse dalla tasca un coltellino e fece scattare la lama.

" Vediamo un po' come possiamo iniziare il nostro divertimento !" disse a bassa voce.

" Muoviti anche solo di un millimetro e ti sparo, idiota "

Kevin si bloccò, si girò leggermente e si trovò accanto un uomo di colore enorme, vestito da cuoco e con una pistola in mano.

" Pongo è venuto in cucina, si è messo ad abbaiare e io ho subito capito che qualcosa non andava.
Sono un ex militare, bello mio e so sparare molto bene.
Ho sentito tutto ciò che hai detto e tutte le minacce che sono uscite da quella fogna che hai per bocca e le ho anche registrate sul cellulare.
Tutti i polizieschi che vedo in TV e l'avere un fratello poliziotto mi hanno aiutato.
Ah, per inciso, sta arrivando ed è grosso più di me "

Come detto dal cuoco, la polizia giunse dopo pochi minuti, interrogò Maggie e Louis e poi se ne andò portando via Kevin e Harry, il primo per arrestarlo, il secondo per essere sentito in modo più dettagliato.

Louis rimase così, solo nella sua stanza, sotto lo sguardo di due occhi canini che lo osservavano tristi.

" Non preoccuparti, il tuo padrone torna tra poco " disse il conte.

Pongo mosse leggermente la coda e saltò sul grembo di Louis accucciandosi sul suo petto.

L'uomo gli accarezzò il pelo e sussurrò:

" Mi sei mancato così tanto, Pongo, così tanto...."

Il cane sembrò capire e cominciò a uggiolare di felicità.

Harry tornò a casa dopo molte ore, quando la villa era immersa nel buio tranne la finestra della cucina dell'appartamento di Maggie e quelle della camera di Louis.

Il riccio entrò, si sedette a tavola e mangiò il panino che la donna gli aveva preparato.

Quando ebbe finito, la baciò sulla guancia e andò in camera ad infilarsi il pigiama.

" Pongo è in camera del conte, Harry e dovresti andare anche tu...." sussurrò Maggie, guardando con le lacrime agli occhi il braccio del ragazzo costellato di lividi.

Harry ci pensò un attimo, poi fece quanto gli era stato suggerito.

Entrò nella stanza del conte senza bussare e lo trovò a letto sveglio intento a leggere un libro.

I due si fissarono a lungo negli occhi, finché Harry non chinò lo sguardo e cominciò a piangere.

Louis voleva mantenersi arrabbiato, ma non ci riuscì, allora allargò un braccio e disse:

" Vieni qui...."