CAPITOLO 36

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Per fortuna i miei sono partiti per quella crociera, così ho qualche giorno di tempo per stare da sola e al loro ritorno sarò pronta a fingere di essere felice.
La prima cosa che ho intenzione di fare è sicuramente dormire, così mi distendo sul letto, metto le cuffie nelle orecchie e chiudo gli occhi, promettendomi di chiamare Ale al mio risveglio per avere delle spiegazioni sulla faccenda.

Ho dormito fino alle prime luci dell'alba e mentre aspetto che il sole sia alto nel cielo, riguardo le foto che io e Fede ci eravamo scattati nella settimana più intensa della mia vita. Non ho il coraggio di cancellarle, siamo così felici e soprattutto ha delle facce buffissime.
Mi incanto a guardarne una in cui Fede mi sta dando un bacio sulla guancia mentre io sfoggio il mio sorriso più vero.
La mia testa è affollata di domande e dubbi che rimarranno insediati lì finché non lo dimenticherò, finché non mi mancherà più. Non se ne andranno mai.

Quando penso che Ale possa essere sveglia, la chiamo e non appena risponde, le chiedo di spigarmi dall'inizio che sia successo a Milano.
"Azzurra, ma che ti prende? Sono le 9:00 del mattino"
"Ale, rispondimi e basta. Sei stata tu a mandargli gli audio?"
"Non possiamo parlarne tra qualche ora?" Mi risponde assonnata e questo mi fa salire ancora di più la bile al cervello.
"No, ne parliamo ora perché è ora che io sappia la verità!"
Così inizia a raccontare confermando la storia che Fede mi aveva raccontato il giorno prima, sostenendo quello che lui stesso mi aveva detto. "È solo una canzone, per cosa te la prendi?"
"Per cosa me la prendo? Me la prendo perché nessuno ha chiesto il mio parere, perché la mia migliore ha fatto tutto il contrario di come le avevo raccomandato di fare" sento lei che sta sbuffando e così riprendo con ancora più rabbia. "Lo sai benissimo che non volevo circolassero quegli audio, lo sapevi." Quando non sento nulla dall'altra parte del telefono, decido di interrompere la telefonata terminandola con un "vaffanculo".
Me lo sarei aspettata da tutti, ma non da lei, dalla mia compagna di vita.

I giorni prima che tornino i miei li passo senza distinguere il giorno dalla notte, dormendo quando la testa è troppo affollata dai pensieri e guardando la TV quando il sonno scompare. Cerco di rimanere il meno possibile al silenzio perché lo sanno tutti che è il momento in cui i pensieri più brutti ti assalgono.

I miei sono tornati nel tardo pomeriggio, così mentire facilmente dicendo di essere tornata la mattina e di aver avuto così il tempo di sistemare la valigia, dalla quale manca il cappellino bianco che devo aver lasciato a casa di Benjamin.
"Allora tesoro, come è andata? Ti sei divertita?"
"Certo mamma, ci siamo promessi di rivederci non appena sarà possibile" dico cercando di non farmi sopraffare dalle emozioni.
"Bene, mi fa piacere che ti sei divertita, poi quel Federico sembra davvero un tipo a posto."
Mi limito a rispondere con un semplice "già" mentre infilzo dei maccheroni con la forchetta.

Amore Wi-fi {FEDERICO ROSSI}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora