CAPITOLO 46

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Quando Fede mi scrive *Buongiorno😇* io ho già fatto metà giornata di lavoro, così gli rispondo *Buongiorno a te. Comunque vale lavorare ogni tanto😜*
Blocco il telefono e ricomincio a lavorare.
Ad un certo punto, entra Francesco, il ragazzo che ho conosciuto ieri.
"Buongiorno Azzurra" mi dice con i suoi occhi neri in netto con la carnagione chiara.
"Buongiorno, che posso offrirti?"
"Un panino farcito e una bottiglia d'acqua"
"Mangi al tavolo o porti via?" Chiedo pronta per impacchettare il pranzo nel caso dovesse andare via.
"In realtà, mangerei qui al bancone"
"Come vuoi" dico servendogli il suo ordine in un piatto.
"Lavori qui da molto?" Mi chiede rompendo il silenzio che si era creato.
"Da qualche mese, la proprietaria è mia zia"
"Capisco. E studi anche o lavori e basta?"
Inizio a raccontargli della mia scelta di non proseguire gli studi dopo aver passato 5 anni terribili al liceo, dal quale sono uscita per grazia divina e di come il lavoro al bar mi sia stato offerto più come minaccia che come libera scelta.
"Hai fatto bene, l'università mette un sacco ansia" mi risponde mentre sta finendo il suo panino.
"Tu, invece? Che facoltà fai?"
"Legge. Sogno fin da piccolo di diventare giudice"
"Figo! Io forse avrei fatto conservatorio o qualcosa legato alla moda e al design" rispondo in tutta sincerità.
Nonostante il suo panino sia ormai finito, rimane seduto al bancone parlandomi dei suoi sogni di bambino e chiedendomi dei miei.
"Pensa che io da piccola volevo diventare una calciatrice professionista, ma poi ho dovuto smettere perché non riuscivo a portare avanti tutti i miei impegni."
"Tu sai giocare a calcio? Sei l'unica ragazza che conosco che sa giocare" mi chiede stupito.
"Ma perché è così strano che una ragazza giochi a calcio? Comunque sì, io adoro il calcio. Da piccola me ne vergognavo, perché mentre le mie compagne ballavano o giocavano con le bambole, io vivevo nel campetto da calcio" rido.
Effettivamente è sempre stato così. Non sono mai stata troppo femminile, sì amo vestirmi bene e truccarmi, ma non mi sento una principessina. Mia mamma mi ha sempre rimproverato e lo fa tutt'ora il fatto di essere un maschiaccio, maldestra e poco femminile, nonostante le abbia dimostrato in 18 anni di esistenza che non posso essere altrimenti.
"È tardissimo, devo andare Azzurra. Ci vediamo domani?" Mi chiede Francesco, mentre raccoglie la sua borsa da terra.
"Mi trovi qua" sorrido gentile mentre gli faccio lo scontrino.

Prendo il telefono in un momento di pausa e vedo che Fede mi ha inviato una foto.
Lui e Benjamin sono a casa di Fede, nella sala registrazioni, e Benjamin ha la chitarra in mano. Sotto la foto un messaggio *che fai?* al quale rispondo con un *pausa pranzo. Come viene il mash-up?*
*Ci stiamo lavorando. Benjamin è in paranoia ahaha*
*Quando dovete presentarlo?*
*Un mese esatto*
Tranquillizzo Fede cercando di convincerlo che verrà sicuramente un bel lavoro e dopo qualche messaggio, gli chiedo se potrò assistere al provino.
*Vedremo😘*

Il bar è affollato e direi che l'affluenza massima è proprio nell'ora dell'aperitivo.
Vedo rientrare nel bar Francesco che ordina uno spritz con delle patatine, come il giorno precedente.
"A che ora smonti?" Mi chiede mentre cambio la playlist nello stereo.
"Alle 20:00, non farmici pensare!"
"Ti va di uscire stasera?"

Amore Wi-fi {FEDERICO ROSSI}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora