CAPITOLO 29

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Dopo aver passato la notte tra le braccia di Fede, ho sinceramente poca voglia di alzarmi e iniziare la giornata. Vorrei rimanere qui, tra le sue braccia, ancora per un po' ma è quasi ora di pranzo. A malincuore mi alzo, vado in bagno a lavarmi, sveglio Fede e vado in cucina per preparare il pranzo.
"No Azzurra, oggi ti porto a pranzo fuori" dice Federico non appena scende le scale e mi vede in cucina.
"Va bene, ma nel pomeriggio dobbiamo andare al supermercato. Devo prendere alcune cose, ti spiace accompagnarmi?"
"Affatto. Adesso però cambiati che usciamo. Anzi, ti vesto io" si avvicina e mi dà un bacio.
Saliamo subito in camera e Federico apre l'armadio scompigliando i vestiti che avevo ordinato la mattina precedente e scegliendo una minigonna di jeans e un crop top bianco.
"E non dimentichiamo il cappellino bianco".
"Ma Fede, avrò almeno altri 5 cappellini"
"Fa niente, quello bianco fa risaltare l'azzurro dei tuoi occhi" sorride Fede mentre si avvicina dandomi un bacio di quelli che ti fanno fermare il cuore per farlo poi battere all'impazzata.
"Fe" dico staccandomi da lui ma continuando a guardarlo negli occhi come fossero la cosa più bella che avessi mai visto.
Prima che possa succedere altro a cui non sono pronta, mi scanso subito e dico "Ok, ora tocca a me" dirigendomi verso la sua stanza.
Non accetta nessuna mia combinazione, finché non mi impongo perché indossi i pantaloni bianchi strappati, una maglia nera lunga sopra e le Adidas bianche.

Dopo il pranzo consumato in un adorabile locale dall'aria retrò in centro, andiamo al supermercato.
Lì compro shampoo e balsamo al gusto di vaniglia, insostituibile e immancabile, dei pacchetti di pasta, panna e piselli.
Quando stiamo per andare in cassa, Fede si avvicina al cesto dei palloni e chiamandomi, dice:" Vediamo quanti palleggi riesci a fare"
"Fede, no!" Sussurro guardandolo malissimo.
"Hai vinto medaglie e coppe e non sai palleggiare?" Dice a voce sempre più alta Federico.
Mi avvicino rubandogli la palla dalle mani e iniziando a palleggiare mentre Federico conta ogni tocco.
"1...2...3...4...5" così fino a 10 palleggi, quando prendo la palla in mano e la rimetto nel cesto.
Lo prendo per mano e lo trascino verso la cassa.
"Si può sapere che ti è preso?" Gli chiedo in tono sicuramente non adorabile.
"Niente, avevo voglia di sapere come avresti reagito. Mi piace un sacco metterti in imbarazzo" dice ridendo. "Comunque non sei per niente male anche come calciatrice"

All'uscita del supermercato incontriamo Benjamin.
Ci fermiamo a parlare del più e del meno e quello che più mi piace di lui è che nonostante ci siamo visti poche volte, è sempre carino con me.
"O vecchio, domani ci vediamo da me per quel lavoro?" chiede ad un tratto rivolgendosi a Federico.
Quando Federico conferma la sua presenza, Benjamin ci chiede se vogliamo partecipare ad una festa in casa sua la sera seguente.

"Se tu domani vai da Benjamin io che faccio, sto a casa da sola?" chiedo quando ormai sta posteggiando l'auto in garage.
Fede inizialmente non mi risponde, scende dalla macchina e apre il bagagliaio per prendere le buste della spesa.
Solo quando scendo anche io dall'auto, Fede mi dice "eh sì, ma starò via solo la mattina. Devo aiutarlo per una faccenda del trasloco a Milano"

Amore Wi-fi {FEDERICO ROSSI}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora