CAPITOLO 48

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Il locale è molto grande e forse un po' di design per essere una discoteca. Il piano bar è molto moderno e completamente in vetro, con le bottiglie di moet chandon illuminate da una luce viola sul fondo del bancone.
I divanetti sono posti tutt'intorno la pista da ballo e la console del Dj è sopraelevata al lato opposto del piano bar.
"Che posso offrirti?" Mi chiede Francesco, allontanandomi dallo studio del locale.
"Oh, ehm... un mojito, grazie" rispondo sedendomi su uno degli sgabelli.
"Ti piace qui?" Mi chiede mentre sorseggiamo il nostro drink.
"Sì, molto... moderno" rispondo timidamente.
Rimaniamo al bancone per poco perché ho voglia di ballare e poi non voglio bere troppo, quindi è meglio allontanarsi dal piano bar.
Sulla pista, Francesco si mostra un ballerino piuttosto bravo e quando glielo faccio notare, mi racconta di aver ballato hip-hop per anni.
"Che figata! Anche a me piacerebbe imparare a ballare, ma col lavoro sono sempre impegnata"
"E io un insegnante molto flessibile" dice avvicinandosi e dandomi un bacio sulla guancia mentre continuiamo a ballare.

Dentro il locale cominciava a mancarmi l'aria, così con la scusa di voler fumare una sigaretta sono uscita. Con me è venuto anche Francesco che fuori dal locale ha incontrato alcuni suoi compagni di corso, con cui ha iniziato a parlare, mentre io mi sono isolata approfittandone per guardare il telefono.
*Ei😘* Federico.
*Ciao Fe, scusa se ti rispondo ora ma sono fuori* rispondo, anche se comunque gli avevo detto che sarei uscita.
*Sì, lo so. Ti diverti?*
Bella domanda.
*Certo, domani ti racconto☺️*
*Più o meno di quando eri con me?*
*Tu sei un festaiolo, se non ci si diverte con te bisogna che ti fai qualche domanda*
Mi stupisco di come sia capace di eludere le sue domande ultimamente.
"Azzurra, rientriamo?" Mi chiede Francesco, cogliendomi alla sprovvista.
"Si si, tanto ho finito di fumare"
Mentre stiamo per rientrare, mi chiede scusa per avermi esclusa, "ma sai, parlavano di università e non mi sembrava il caso di coinvolgerti troppo. Era noioso per me e.."
"Tranquillo, non preoccuparti" lo interrompo spiegandogli che lo capisco benissimo. "Sentir parlare di lavoro quando ci si sta divertendo, è davvero noioso." Ride e io con lui.
Ci avviciniamo al bancone e ordino una tequila, mentre Francesco prende una coca cola perché poi dovrà guidare.
Sulla pista rimaniamo in disparte perché Francesco cerca di insegnarmi qualche passo base e scopro di essere più negata di quanto pensassi. "Ci vuole tempo, ma non sei male" dice trattenendo le risate.
"Guarda che puoi benissimo dire che non sono capace, guardami!" dico ridendo al pensiero di come posso risultare goffa.

Il locale sta per chiudere, si è fatto mattina e nemmeno me ne sono accorta. Per fortuna domani è sabato, e zia mi ha concesso i week end liberi, così potrò riposarmi.
Francesco mi riporta a casa e mi saluta con un abbraccio, promettendo di chiamarmi.
Appena arrivata in casa, mi strucco, infilo il pigiama e mi getto esausta sul letto.

Amore Wi-fi {FEDERICO ROSSI}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora