Ho freddo.Ho paura.
Non riesco a respirare.
Dove sono?
Sento la testa dolorante e che vortica fastidiosamente.
Il mio petto sale e scende nel tentativo di incamerare ossigeno, ma l'aria sembra opprimente e pesante o forse è la paura che impedisce al mio organismo di funzionare come si deve.
Cerco di aprire gli occhi, ma sento ancora le palpebre pesanti e fatico a tenere la testa dritta.
Sembra che mi stia risvegliando da un sonno lungo e profondo. E spero proprio di risvegliarmi nel mio letto, ma la scena di quei due uomini incappucciati che mi afferrano con forza bruta mi ritornano alla mente con la stessa violenza di un pugno nello stomaco.
No! Non sono nel mio letto.
Sono seduta su una sedia scomoda e dura, con le mani legate dietro la schiena.
Cerco di farmi forza, anzi, devo farmi forza!
Apro le palpebre con fatica e la prima cosa che vedo sono le mie gambe.
Strizzo più volte gli occhi per mettere a fuoco, e la visuale sbiadita diventa nitida poco a poco.
I miei jeans sono sporchi di grasso e terriccio e c'è uno strappo sul ginocchio destro e una lieve ferita.
Sento i capelli scompigliati e appiccicati sulla fronte e sulle guance.
Devo essere stata trasportata fin qui da quel furgone sudicio e sporco.
Cerco di muovere i polsi, ma sono legati molto stretti e inizio anche a sentire dolore non appena faccio un tentativo in più di strattonare più forte. Sento qualcosa di ruvido e affilato che mi sfrega la pelle e emetto un grido di dolore.
L'ansia e la sensazione di panico inizia a crescere a dismisura.
Mi guardo intorno, ma è troppo buio per capire dove sono rinchiusa.
Respiro con più fatica e le lacrime ci mettono poco per inondarmi gli occhi.
Dove mi hanno portata?
Cosa vogliono farmi?
Una lampadina penzola dal soffitto posizionata dritta sulla mia testa. Mi illumina fiocamente, ma non illumina il resto della stanza.
Riesco a vedere appena il pavimento in pietra sporco e umido. La suola delle mie scarpe fa un rumore strano a contatto con questo schifo.
Deglutisco e chiudo gli occhi.
Mi fa male la testa e sento tutto il corpo indolenzito.
Tiro su col naso, mi guardo di nuovo intorno e inizio a gridare.
Cerco aiuto. Cerco di far strisciare la sedia sul pavimento. Cerco di capire dove cavolo sono rinchiusa, ma non vedo nulla!
La luce è troppo fioca e io sono praticamente impedita.
A furia di gridare mi fa male la gola e aumenta l'affanno. Respiro con più fatica sentendo un forte bruciore all'esofago e le lacrime continuano a cadere sul mio viso.
Ma all'improvviso sento il cigolio metallico di una porta. Mi guardo intorno, ma non riesco a capire da dove provenga. Non riesco a vedere praticamente nulla e poi la sento sbattere mentre si richiude facendomi sobbalzare
«Aiuto! Aiuto!» Continuo a gridare, ma una mano mi tappa la bocca con violenza.
Sgrano gli occhi dalla paura.
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Rapita - parte 1 [In Revisione]
Mystery / ThrillerRapita - Quando ami chi dovresti temere *La versione integrale è disponibile in eBook e cartaceo su Amazon e la storia è leggermente diversa da quella riportata su wattpad* La paura che ti scorre nelle vene. Il tormento che ti impedisce di respirar...