Capitolo 40

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Seduti uno difronte all'altra nella vasca ricolma d'acqua e schiuma, sembra proprio che io e J abbiamo toccato il cielo con un dito.

«Stai ancora pensando a quell'uomo che uomo?» mi prende in giro.

Smetto di accarezzare la schiuma a pelo d'acqua e lo guardo «No... mi è solo sembrato strano. Tutto qua»

«Strano cosa?»

«Che sembrava esattamente la stessa persona che si appostava fuori la tua vecchia casa... Potrebbe essere stato lui a fare la spia su di noi» deduco pensierosa.

«Elinor, non dovrebbe fregarci un accidente di chi sia quell'uomo. Siamo qui adesso... e ti proteggerò da ogni cosa» mi accarezza il ginocchio piegato sul lato del suo fianco e sorrido per le sue dolci parole.

Resto per un po' in silenzio a lasciarmi accarezzare la gamba con delicatezza e poi alzo gli occhi su di lui.
È meraviglioso così rilassato nell'acqua con gli occhi chiusi e le labbra dischiuse. I capelli sconvolti e bagnati e i lineamenti del suo viso da mascalzone che insieme alla forma tonica delle sue spalle e delle sue braccia mi stregano completamente.

«A volte però ho l'impressione che questa nuova vita ti stia un po' stretta... se qualcosa non va, non farti problemi a parlarmene» gli chiedo avendo l'amara sensazione che non si senta adatto a questa vita tranquilla e spensierata potendo contare sul mio aiuto e su quello di mia madre che l'ha accettato come se fosse suo figlio.

Sospira e guarda il soffitto «Credo sia questione di abitudine, Elinor... non preoccuparti» mi strizza l'occhio e poi mi sorride per tranquillizzarmi.

Gli sorrido anche io per poi rilassarci ancora in quest'acqua tiepida e schiumosa con le goccioline che di tanto in tanto scendono giù dal rubinetto, riempiendo il nostro silenzio.

So che non è facile per lui. Che sta provando a vivere una vita completamente diversa da come l'ha sempre avuta lontano dalla strada e lontano dalle compagnie sbagliate.
E sono fiera di come stia cercando di cambiare e di rendermi felice.

«Stavo pensando...» inizia interrompendo i miei pensieri «Che potrei avviare qualcosa, non so... darmi da fare e tenermi occupato con l'apertura di qualche attività tipo un pub o un bar...» fissa gli occhi su di me aspettando che prenda bene la notizia.

Infatti sorrido contenta.
Ovviamente non posso chiedergli di non pensare a nulla e continuare a farci mantenere e finanziare da mia madre per ogni spesa.
Lui non è fatto così. E sono felice che abbia intenzione di tenersi occupato facendo qualcosa di utile «Ma è fantastico, J... potrei chiedere...»

«No, Elinor» mi interrompe all'istante «Non devi chiedere niente a nessuno. È una cosa che vorrei fare io. Da solo...» mi spiega con calma e convinzione.

Annuisco «Okay... ma ti servirà...»

«Sì, mi servirà del denaro» mi interrompe ancora anticipando le mie parole «Chiederò un prestito in banca» conclude.

Mi arrendo alla sua determinazione e gli sorrido «Sì, è un'ottima idea. Sono contenta di vederti così invogliato a fare qualcosa di buono...»

«È per noi, Elinor» aggiunge alzandosi col busto per avvicinarsi a me.
Mi prende le mani «Non potrò darti la vita spensierata che avevi prima di conoscere me, ma almeno farò in modo di non farci mancare nulla. Senza l'aiuto di nessuno»

Le sue parole cariche di promesse e felicità mi donano un leggero batticuore.

Più tempo passo con lui e più mi rendo conto di aver fatto la scelta migliore della mia vita.

Gli stringo il viso bagnato tra le mani e gli sussurro «Grazie» ad un centimetro dalle sue labbra.

«Sono io che devo ringraziare te» mi risponde posando le sue labbra sulle mie.

E cosa c'è di più bello di due labbra che si incontrano? Forse può esserci tutto o forse non può esserci nulla.
Per me non c'è niente di più bello.
Il suo bacio è aria. Mi fa bene.
Sono ormai dipendente dai suoi baci e dal loro sapore. Mi abbandono alla carne dolce e umida delle sue labbra, annullandomi completamente tra le sue braccia.
Potrebbe essere sbagliato farsi sopraffare dalle emozioni e donarsi così interamente a qualcuno senza avere la certezza di come andrà a fine questa storia, ma non posso ignorare i salti che fa il mio cuore ogni qual volta lui mi sfiora.

E allora mi lascio andare a qualsiasi emozione che J è capace di farmi provare. Senza fare ipotesi e senza pensare al futuro. Pensiamo solamente a vivere la vita come se fosse una torta, sporcandoci di felicità.


******
Buondì raga...
Volevo informarvi che la storia è quasi finita. Manca l'epilogo nel prossimo capitolo e nel sequel scopriremo chi sia l'uomo che spia Elinor e soprattutto se J riuscirà ad ottenere il prestito in banca per avviare una strada completamente diversa da quella sempre vissuta.

Grazie a tutti ❤❤
Buona giornata 😘

Rapita - parte 1 [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora