Capitolo 34

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Una settimana è passata.

Con J sto vivendo giorni unici ed emozionanti, alla scoperta di nuove e intense emozioni mai provate finora.
Sembra che la mia vita stia iniziando adesso, con lui.

Frank e Evelin vengono ogni mattina a portarci da mangiare e ad aiutarci nei lavori domestici.
Abbiamo cercato di riparare un po' la casa e di rimetterla in ordine.
Adesso è decisamente meglio di quando siamo arrivati.

La notte è sempre un incubo.

J dorme con una pistola sotto il cuscino e due sul comodino.
Teme che qualche losco ubriacone possa cercare di entrare in casa, oppure che qualcuno abbia scoperto dove stiamo.

La notte non è affatto un posto sicuro.
Qui fuori è una guerra. Ritrovo tra gang, spacciatori e ubriaconi.
Dobbiamo tenere sempre le luci e la TV spente, fare meno rumore possibile, sbarrare la porta e restarcene chiusi in camera al piano di sopra per stare al sicuro e tenere la situazione sotto controllo.

Sembra una corsa alla sopravvivenza, anche se noi dobbiamo solo cercare di restare il più nascosti possibili.
Anche se, sono due giorni che vedo sempre lo stesso uomo che passa tre volte al giorno fuori da questa casa.
La mattina alle 10:00. Il pomeriggio alle 16:00. E la sera alle 23:00.
Mai l'avevamo visto prima d'ora.
Si apposta fuori casa nei tre orari di punta, fuma una sigaretta e poi si allontana a piedi.

Ho il sospetto che mi abbia vista dalla finestra.

«Eccolo. Di nuovo alla stessa ora» dico guardandolo dalle fessure dalle persiane a battenti senza farmi notare.

«Allontaniamoci dalla finestra. Non dobbiamo dargli il sospetto che qui dentro ci abiti qualcuno» mi prende per mano e mi allontana da lì.

«Secondo te chi potrebbe essere?» Mi siedo sul bordo del letto.

Alza le spalle «Non ne ho idea. Spero non qualcuno che sappia che siamo qui nascosti»

Solo a sentire queste parole mi agito. Ed ho il cuore che inizia ad accelerare nel petto per la paura.

J percepisce quello sto provando e mi prende le mani per farmi alzare e mettermi difronte a lui.

Mi sorride «Con questo vestito sembri mia nonna» e scoppia a ridere.

Abbasso lo sguardo sul vestito scuro a fiori che mi ha dato Evelin «Era di Evelin quando era ragazza... Non ho altro da mettere. Quindi, devi fartelo piacere!» Puntello il suo petto con l'indice e mi tira a sé.

«Qualunque cosa indosserai mi piacerà sempre di più quello che c'è sotto» mormora ad un centimetro dalle mie labbra con voce profonda.

È capace di farmi sciogliere all'istante. Anche con dei gesti innocui e delle semplici parole.

«J, lo sai che questi complimenti hanno uno strano effetto su di me» ancheggio legata al suo bacino e circondo il suo collo con le mie braccia.

Le sue mani scivolano sui miei fianchi e la sua bocca si posa sulla mia.

Adoro i suoi baci e il sapore che hanno. Adoro la morbidezza delle sue labbra che cercano le mie e i leggeri ansimi che fa non appena faccio scivolare le mie mani sui suoi addominali.

Il suo respiro si fa più pesante e profondo. Passa una mano nei miei capelli facendomi rabbrividire.

Le mie dita risalgono verso i suoi pettorali e gli divoro la bocca facendo diventare affamati i miei baci, con la lingua che si avvolge avidamente attorno alla sua.

Rapita - parte 1 [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora