J sfreccia veloce lungo la galleria che termina con un cancello malandato e arrugginito.
Accelera con potenza e mi tengo allo sportello non appena intuisco che ha intenzione di schiantarsi contro il cancello.
Lancio un grido non appena un rumore metallico mi stordisce e chiudo gli occhi mentre vengo sballottata a destra e sinistra per l'impatto.
Sento le ruote surriscaldarsi e una puzza intensa di frizione, ma J riesce a mettersi in strada facendo slittare l'auto con una curva di 180gradi.
Quasi non sono più abituata alla luce del giorno.
Strizzo gli occhi cercando di riprendermi e capire quello che sta per succedere.J inizia a correre veloce per le strade sorpassando il traffico e immettendosi in stradine a me sconosciute.
Ovviamente diamo nell'occhio con questa guida spericolata e due volanti della polizia, con tanto di sirena accesa, iniziano a seguirci.
Ho l'adrenalina a mille e prego che J riesca a seminarli.
Vorrei dirgli qualcosa ma non so quali parole usare.
È estremamente concentrato con il labbro tra i denti mentre cambia marcia, alterna i piedi sui pedali e saetta lo sguardo tra la strada e lo specchietto retrovisore.Seguo il percorso, ma non riconosco il posto dove siamo. Però lui sembra seguire di proposito alcune stradine, come se già sapesse dove siamo diretti.
Mi fido di lui e spero solamente di uscire indenni da questa folle corsa.
Il suono della sirene sembra allontanarsi.
Inizio a respirare un po' più rilassata, ma il destino sembra non voler collaborare con noi perché un'altra auto della polizia sbuca da un vicoletto venendoci praticamente addosso, e urtandoci il lato destro del bagagliaio.Ci manda fuori strada e J batte un pugno sul volante.
«Cazzo!» Sbotta, ma non si ferma.Continua la sua corsa spericolata cercando di seminare anche quest'altra volante.
Sono terrorizzata.
Il non sapere cosa sta per succederci mi manda in crisi.«J... Fai di tutto per seminarli» dico con il cuore in gola.
Non mi risponde, ma accelera ancora di più inoltrandosi in una stradina talmente stretta che gli specchietti laterali dell'auto si spaccano e si staccano.
Mi tengo forte e chiudo gli occhi, riaprendoli solamente quando smetto di sentire il rumore assordante dell'auto che struscia contro i muri laterali.
Ma J ne intraprende subito un'altra e poi un'altra ancora che sbuca su di una strada desolata e costeggiata da un campo coltivato e da alcune casette di legno.Non riconosco praticamente nessuna di queste strade, ma mi rilasso un pochino nell'accorgermi che non sento più le sirene della polizia.
J inizia a rallentare e svolta sul retro di una casa posando l'auto in un garage già aperto.
Mi guardo intorno confusa e lo vedo scendere dall'auto per andare a chiudere la saracinesca.
Diventa tutto buio e J apre la portiera del mio lato. Si china verso di me e mi accarezza la guancia «Aspettami qui. Non siamo ancora al sicuro»
Annuisco e lo vedo allontanarsi verso una porta all'interno del garge.
Ma un uomo sulla sessantina in tenuta da meccanico lo precede e apre la pronta dall'intero prima che la apra J.L'uomo sgrana gli occhi nel trovarsi J davanti, ma poi gli sorride contento di vederlo «J... Che ci fai qui? Ti sei messo in un altro guaio?»
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Rapita - parte 1 [In Revisione]
Mystery / ThrillerRapita - Quando ami chi dovresti temere *La versione integrale è disponibile in eBook e cartaceo su Amazon e la storia è leggermente diversa da quella riportata su wattpad* La paura che ti scorre nelle vene. Il tormento che ti impedisce di respirar...