Capitolo 17

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A svegliarmi ci pensa Amy con uno strillo acuto che lancia contro Mike.

«Hai mangiato la mia brioche a marmellata, stronzo!» grida lei.

«Che cazzo ne sapevo io che volevi mangiarla tu!» risponde lui, ignorando il fatto di averla fatta arrabbiare.

«Ma lo sai che la mangio sempre e solo a marmellata!»

Mi tappo le orecchie per non doverla sentire mentre la discussione va avanti per un po'.

«Oh mio Dio! La smettete?» interviene J sbuffando, ma Amy continua a protestare.

Con tutte queste grida non riesco più a riposare e mi conviene alzarmi dato che il mio stomaco ha ripreso a brontolare.

Mi quando scendo dal divano noto che sul tavolo non c'è più nulla con cui fare colazione.

«Oh, Elinor. Buongiorno. Mi dispiace, ma non c'è più nulla da mangiare» ride Amy, ma io come al solito la ignoro e mi verso del succo ad ananas.

Ma la persona che mi interessa vedere stamattina ovviamente non mi rivolge neanche uno sguardo.

J mi confonde sempre di più. Anche se avrei dovuto aspettarmelo che davanti ai suoi amici sarebbe ritornato il solito insensibile menefreghista.

Lo odio quando fa così. Eppure abbiamo condiviso dei momenti intimi. Sia sotto la doccia che su questo divano quando mi ha raccontato una parte del suo passato.

Però tra tutte le cose successe ieri sera di certo non mi dimentico la promessa che ha fatto di lasciarmi finalmente libera.

Quindi non perdo tempo a chiederglielo

«Avevi detto che sarei potuta tornare a casa mia» sbotto, guardandolo fisso.

Alza uno sguardo annoiato verso di me «Sì, l'avevo detto»

«E allora?»

Sorride e guarda per un attimo i suoi amici dopodiché riprende a guardare a me, ma la luce perfida che c'è nei suoi occhi non mi piace.

J è ritornato più stronzo di prima.

«Stavo scherzando» risponde, alzando le spalle e scoppiano tutti a ridere.

Ma a me la cosa non fa ridere per niente e inizio ad incazzarmi di brutto perché non mi piace proprio l'idea di essere il suo pagliaccio.

«Cosa?... J, non puoi fare lo stronzo. Mi hai fatto credere che non volevi più tenermi qui!» mi impunto rossa dalla rabbia. E le risa insistenti di questi due stronzi mi fanno perdere la pazienza.

Ma J si accende una sigaretta con un'espressione insondabile.

Non riesco a capire cosa gli stia passando per la testa.

Perché vuole ferirmi continuamente?

«Sì, hai ragione. Te l'ho fatto credere per avere quell'extra sotto la doccia... Non te la prendere, principessa» mi fa un sorriso da stronzo ed io vado praticamente in escandescenza.

Mike per poco non strozza per le risate mentre gli dice di essere un gran stronzo figlio di puttana con un tono fastidiosamente divertito. Invece Amy non sembra per niente contenta di aver appena appreso questa indecente notizia e smette totalmente di ridere.

Sono profondamente irritata che quasi temo di scoppiare in una crisi isterica.

Quindi quello che è successo è stato tutto finto?

Non ci posso credere che mi abbia raggirata in questo modo disonesto!

In preda alla rabbia e alla delusione prendo il bicchiere col succo d'ananas, che mi ero precedentemente versata, e glielo butto su quella faccia da stronzo sexy che si ritrova bagnandogli viso, capelli e maglietta.

Rapita - parte 1 [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora