Sobbalzo nel sentire la porta sbattere.Ho il fiatone e non so perché i miei occhi si riempiono di lacrime.
Perché fa così?
Prima mi fa cedere e poi si tira indietro. Uffa, non lo capisco. Cosa vuole esattamente?
Mi servo di qualche minuto per riprendermi mentalmente e darmi una sistemata dopo il suo bacio rovente che mi fa ancora galoppare il cuore.
Le sue labbra e la sua lingua sono divine. Sento ancora il suo sapore nella mia bocca e il calore del suo corpo sul mio. E non posso di certo ignorare il modo in cui manipola le mie emozioni. Dapprima riesce a farmi volare leggiadramente sopra le nuvole e poi di colpo mi fa precipitare, fino a schiantarmi al suolo. Ma ora sono seriamente combattuta nel rannicchiarmi qui sul letto a deprimermi oppure correre di là e affrontarlo faccia a faccia per capire una volta per tutte quali siano le sue reali intenzioni nei miei confronti.
Ovviamente decido per la seconda opzione è ritorno in quella specie di salotto, ripulito e ordinato grazie a me, e vedo J insieme a Mike ed Amy a mangiare una pizza sul divano. E come al solito stanno guardando il notiziario che non smette di parlare del mio rapimento.
«Ciao, Elinor. Come va la guancia?» Chiede Amy con sarcasmo.
«Ciao, Amy. E a te come va la cute con le ciocche mancanti?» Sorrido sprezzante e lei mi risponde con una smorfia strappando poi un morso alla pizza.
La lascio perdere e rivolgo poi lo sguardo a J che mi guarda per un attimo e poi distoglie lo sguardo per prendere una bottiglia di birra da sopra al tavolino ai suoi piedi e ne fa un lungo sorso.
Sono tutti e tre stravaccati sul divano e non credo che mi permetteranno di sedermi.
Quindi mi siedo a terra accanto al tavolino e prendo un pezzo di pizza senza chiedere il permesso a nessuno.
Sono stufa di questi permessi e sono anche troppo debole per la fame.
Prima mangio e mi metto in forza e poi obbligo J ad avere un confronto con me una volta per tutte.
In TV parlano di alcune svolte del caso e inquadrano una foto di Ed.
Parlano del suo arresto e di una possibile banda che abbia organizzato il sequestro.
«Sono sicuro che quello stronzo parlerà» interviene Mike.
«Ed non lo farà mai» aggiunge Amy mentre
J sembra pensieroso.
«J, scarichiamola da qualche parte e lasciamola perdere!» Continua Amy avvicinandosi un po' troppo a lui.
Drizzo le orecchie e li guardo.
«Non se ne parla!» Sbotta Mike «Non ho fatto tutto questo casino per non ottenere nulla»
«E come cazzo facciamo, genio? C'è la polizia che sorveglia ogni angolo della città. E suo padre sta girando con la scorta!» Amy risponde saccente.
«Prendiamo quel damerino del suo fidanzato... Ce li facciamo dare da lui i soldi» Mike sembra trovare la soluzione.
«Ma sei stupido o cosa?» Strilla Amy.
«Sta zitta. Tu non hai fatto un bel niente finora!» Mike infierisce.
Amy fa uno scatto verso di lui e J l'afferra per i fianchi.
«State un po' zitti tutti e due. Per adesso non facciamo proprio nulla... Lasciamo calmare un po' le acque e poi decideremo» conclude J e al notiziario riprendono mia madre che esce di casa col viso leggermente coperto e due valige.
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Rapita - parte 1 [In Revisione]
Mistero / ThrillerRapita - Quando ami chi dovresti temere *La versione integrale è disponibile in eBook e cartaceo su Amazon e la storia è leggermente diversa da quella riportata su wattpad* La paura che ti scorre nelle vene. Il tormento che ti impedisce di respirar...